, ma prima di poterci finalmente sedere in sala è bene fare chiarezza su Peter Parker e sulle sue varie trasposizioni cinematografiche.
Tutti i film più importanti di Spider-Man
Ecco i nostri preferiti
La trilogia di Sam Raimi: Spider-Man (2002)
Iniziamo dal principio, ovvero dalla trilogia di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire. Se siete dei millennials come me, anche per voi Tobey rimarrà per sempre il vero e unico Uomo-ragno: nel lontano 2002 i film sui supereroi erano ancora visti come un qualcosa di nicchia, dedicato solo ai nerd (e fidatevi, all’epoca non era usata con accezione positiva) appassionati di fumetti. Questa concezione è cambiata solo grazie alla pellicola di Raimi, che ha di fatto contribuito a lanciare la moderna era dei supereroi. Il Peter Parker di Maguire incarna perfettamente l’adolescente irrequieto dei primi anni 2000: ma non solo.
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Questo film ha il grandissimo pregio di riuscire a bilanciare le parti comiche con quelle serie, qualcosa da cui i film di supereroi più moderni dovrebbero davvero prendere ispirazione. Se ciò ancora non bastasse, questa pellicola non solo ci ha presentato uno dei migliori antieroe di sempre, ovvero il Goblin di Willem Dafoe, ma ci ha anche regalato uno dei baci più famosi della storia del cinema (c’è chi ammette di aver cercato almeno una volta di ricreare il bacio fra Spider-Man e Mary Jane sotto la pioggia, e chi mente).
Spider-Man 2 (2004)
All’epoca non si pensava che Raimi potesse fare di meglio…almeno fino all’uscita di Spider-Man 2 nel 2004. Incentrato sull’umano e non sul supereroe, questo secondo capitolo vuole rispondere ad una domanda ben precisa: e se Peter Parker non volesse i grandi poteri di Spidey, o la grande responsabilità che ne deriva?
Anche qui ritroviamo un cattivo di tutto rispetto, stiamo parlando si Doc Oc, interpretato dal bravissimo Alfred Molina. Ok, forse Molina non è esattamente all’altezza del Goblin di Dafoe (sinceramente nemmeno le successive interpretazioni di Dafoe ne sono all’altezza quindi c’è poco da lamentarsi), ma il resto della trama compensa ampiamente questa mancanza: la scena della sala operatoria rimane assolutamente agghiacciante 17 anni dopo e anche la sua battaglia con Spidey sulla metro è una gioia per gli occhi. Ma Spider-Man 2 è anche uno di quei rarissimi film d’azione con dialoghi intelligenti, probabilmente grazie al romanziere e amante dei fumetti Michael Chabon, che ha contribuito alla sceneggiatura.
Spider-Man 3 (2007)
Passiamo alla nota dolente, ovvero Spider-Man 3. Sono passati e io ancora non riesco a capire il perché Sam Raimi abbia deciso di far diventare Peter Parker un emo: ok che il colore di Venom è il nero, ok che tira fuori il peggio da Peter, ok tutto ma per favore, il balletto con tanto di ciuffo sugli occhi no. Imperdonabile. Ma il problema principale di questo terzo capitolo è, in sintesi che il troppo stroppia: Spider-Man contro Sandman, Spider-Man contro Venom, Spider-Man contro Harry, Spider-Man contro sé stesso…e decidiamoci! Così di fatto si è fatto un calderone con mille cattivi senza azzeccarne mezzo.
Ma gli anni sono stati gentili con questo film, in parte grazie alla miniera pressoché infinita di meme che ci ha regalato. Nessun film – tranne forse Il Signore degli Anelli o la trilogia prequel di Star Wars – è stato responsabile di tante GIF e meme come Spider-Man 3.
The Amazing Spider-Man (2012)
Dopo soli 5 anni dalla fine del progetto di Raimi, la Sony ha deciso di rilanciare il suo supereroe di punta, visto soprattutto il successo delle pellicole Marvel dopo Ironman. Il problema principale di Amazing Spider-Man è proprio la vicinanza con la prima serie di film: le uniche vere novità sono la sostituzione di Mary Jane per una precedente fiamma di Peter Parker, Gwen Stacey e il mistero relativo alla morte dei genitori di Peter, servito solo a farci perdere tempo. L’unica vera nota positiva è stato il protagonista, Andrew Garfield: più spiritoso e seducente di Maguire e con un fascino in grado di sostenere da solo l’intero film. Il resto del film è, sfortunatamente, del tutto dimenticabile
The Amazing Spider-Man 2
Nonostante il tiepido successo di questo reboot, ecco arrivare The Amazing Spider-Man 2. Tutto il lavoro che The Amazing Spider-Man ha fatto per impostare Peter come uno Spider-Man che ancora doveva trovare la sua bussola morale, buttato per aria. Peter diventa più loquace e sicuro di sé, combattuto tra il trascinare Gwen nel suo dramma e riaccendere a caso le sue passate amicizie (non c’è da stupirsi che Harry fosse confuso quando Peter si è presentato alla sua porta, fossi stato in lui neanche gli avrei aperto).
Non voglio neanche parlare del Goblin di questo film, meglio cancellarlo dalla nostra memoria e continuare a pensare alla versione di Dafoe. Sempre rimanendo in tema villain, Jamie Foxx diventa un simpatico puffo che, in teoria, dovrebbe essere Electro e Paul Giamatti arriva praticamente a fine film nei panni di Rhino. È evidente che il problema di Spider-Man 3 riguardo il sovraffollamento di cattivi non era stato ben capito, ed ecco che un altro Spider-Man deve pagarne le conseguenze…
Spider-Man: Homecoming (2017)
L’ultimo riavvio del franchise di Spider-Man con Tom Holland è un “ritorno a casa”: Homecoming è la prima collaborazione tra Sony e Marvel Studios da quando Sony ha acquistato i diritti di Spider-Man dalla Marvel negli anni ’90. Per fortuna ci viene risparmiato il terzo racconto sulle origini dei poteri di Peter: il risultato è qualcosa di più leggero e divertente dei precedenti capitoli, questo Spider-Man è un ragazzino spiritoso che ha ancora molti trucchi da imparare dal suo mentore Iron Man. Per quanto l’angoscia sia incorporata nel DNA di Spider-Man insieme a quei frammenti di ragno, Tom Holland ha creato un Peter Parker più leggero, quasi irritante e vivace, come l’energico fratellino che non puoi fare a meno di amare. Ammettiamolo, forse scegliere un attore effettivamente adolescente e non di 30 anni forse è servito a qualcosa.
Spider-Man: Far From Home (2019)
In un mondo post-blip, questo film di Spider Man si concentra sì sulla storia d’amore tra Peter e MJ, ma soprattutto sulla crescita di Peter dopo la morte di Tony.
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Gli effetti speciali sono impressionanti e Jake Gyllenhaal è un’aggiunta carismatica al franchise, ma ciò a cui teniamo di più sono Peter e i suoi amici, ed è questo il punto di forza di questo film: Peter potrà anche avere abilità da ragno e salvare occasionalmente il mondo, ma è anche un ragazzo delle superiori con una cotta folle per la sua compagna di classe. Vederlo affrontare questo insieme a un cattivo che controlla gli elementi deciso a distruggere il mondo e il dolore per la morte del suo mentore è puro intrattenimento.
Spider-Man: No Way Home (2021) – Anticipazioni
Tom Holland riprende nuovamente i panni di Peter Parker e per la prima volta sul grande schermo il nostro amichevole eroe di quartiere è stato smascherato e non può più separare la sua vita privata dalle grandi responsabilità di essere un Supereroe. Quando chiederà aiuto a Doctor Strange, la posta in gioco si farà sempre più rischiosa e lo porterà a scoprire cosa significa realmente essere Spider-Man.
Il motivo per cui No Way Home è così popolare tra i fan, in questo momento, è abbastanza semplice: sarà il film di Spider-Man, Tobey Maguire e Andrew Garfield, più ambizioso mai realizzato, principalmente a causa dell’indiscrezione secondo cui i precedenti attori di Spider-Man dovrebbero tornare ad interpretare i loro iconici ruoli in No Way Home.