Il mondo del cinema non ha mai tenuto nascosta la sua fascinazione per il sesso e l’erotismo in tutte le sue forme. Anche se il porno vive in un universo parallelo e la cinematografia di massa deve sottostare a – giustificate – restrizioni su quanto esplicitamente può mostrare scene d’amore e di passione, i registi si avventurano regolarmente nel territorio nebuloso dei softcore porn movies, ovvero dei film in cui il sesso è trattato e mostrato, ma non fino in fondo.
8 softcore porn movies da vedere in streaming
Ad andare in scena non sono dunque l’atto sessuale completo o la masturbazione, o almeno non in maniera diretta, ma tutto ciò che ad essi ruota intorno, dalle relazioni amorose alla tensione sessuale, fino a toccare temi come il tradimento e la perversione. In questo elenco troverete 8 softcore porn movies da vedere in streaming sulle principali piattaforme disponibili in Italia. Siete avvisati: la temperatura si farà bollente in men che non si dica.
Filmografia thriller: 7 film psicologici da brividi da vedere
Basic Instinct – Prime Video
Un vero e proprio cult del cinema americano degli anni ’90, nonché il film che ha lanciato Sharon Stone nell’Olimpo delle donne più desiderate al mondo. Diretto da Paul Verhoeven e uscito al cinema nel 1992, Basic Instinct è un thriller neo-noir erotico che racconta la torbida relazione fra Nick Curran, ombroso detective della polizia di San Francisco interpretato da Michael Douglas, e Catherine Tramell, psicologa e scrittrice sospettata di aver ucciso un amante con un punteruolo da ghiaccio durante un amplesso.
Le scene di sesso del film sono numerose e spesso violente, ma il momento che è entrato di diritto nell’immaginario collettivo è quello in cui Catherine Tramell, interrogata dalla polizia e fasciata da un iconico vestito bianco, scavalla le gambe davanti agli agenti mettendo in mostra la completa assenza di biancheria intima.
365 giorni – Netflix
Un film che ha fatto discutere di recente, e non sempre in termini positivi, 365 giorni (2020) è l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Blanka Lipińska. Uscita in Italia direttamente su Netflix, la pellicola segue il giovane capo mafioso Massimo Torricelli (Michele Morrone) nella sua crociata di ben 365 giorni per far innamorare la bella Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka), ragazza che gli ha rapito il cuore durante uno scontro a fuoco. I metodi del corteggiamento di Massimo verso Laura sono decisamente inusuali, e comprendono imprigionare la giovane donna, legarla ad un letto e costringerla a guardarlo mentre altre donne gli praticano una fellatio.
Il film ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico (ma non di critica, che lo ha addirittura accusato di fomentare la violenza contro le donne), tanto che sono in cantiere addirittura due sequel.
Eyes Wide Shut – Prime Video
Un altro cult del genere, nonché ultimo film girato dal maestro Stanley Kubrick. Come tutti gli altri film di Kubrick, anche Eyes Wide Shut (1999) è un ‘opera stratificata e ricca di significati metaforici, in questo caso ammantati da una vena di erotismo che spesso si avvicina alla scabrosità. I protagonisti sono Bill e Alice, rispettivamente Tom Cruise e Nicole Kidman, giovani sposi membri della borghesia newyorkese e piuttosto annoiati. Tutto cambia quando Bill finisce invischiato in una setta orgiastica composta da personaggi dell’alta società, aprendo un vaso di Pandora fatto di desideri repressi, fantasie oniriche violente, giri di prostituzione e droghe.
Diverse leggende ruotano intorno alla realizzazione di questo film, una su tutte quella del divorzio fra Cruise e Kidman, causato (o forse solo spinto definitivamente) dall’atmosfera torbida e dai temi troppo scottanti del set.
Secretary – Starz
Non sono molti i film di successo che affrontano sesso e perversioni con toni da commedia senza però perdere in erotismo. Uno di questi è sicuramente Secretary (2002), diretto da Steven Shainberg e interpretato da Maggie Gyllenhaal e James Spader. Il film esplora con passo giocoso ma mai irrispettoso le dinamiche BDSM fra un avvocato e la sua segretaria, toccando temi come l’autolesionismo e la sottomissione. L’immagine della segretaria Gyllenhaal che porta una lettera a Spader tenendola in bocca e camminando a quattro zampe non è facile da dimenticare.
Cinquanta sfumature di grigio – Netflix, Prime Video, NOW TV
Impossibile non nominare in questa lista uno dei più grandi successi commerciali dell’ultimo decennio, responsabile di aver risvegliato l’interesse del grande pubblico per la letteratura e la cinematografia erotica (anche se declinata in chiave pop). Tratto dall’omonima saga di romanzi di E. L. James, Cinquanta sfumature di grigio (2015) narra le vicende di Christian Grey (Jamie Dornan) e Anastasia Steele (Dakota Johnson): lui è un giovane e potente magnate con fantasie di dominio e controllo, lei la studentessa di letteratura che diventerà ben presto la sua ossessione.
Non senza controversie – una su tutte: quella sulla stereotipizzazione dei ruoli da dominatore e sottomessa che pervade film e libro – Cinquanta sfumature è diventato un caso mediatico ed un successo planetario, così come i suoi due sequel.
La chiave – NOW TV
Se si pensa al cinema erotico italiano ed europeo del XX secolo, un nome balza subito in mente: Tinto Brass. La chiave è la pellicola con cui, nel 1983, il regista nostrano esordì in questo genere, raccontando la storia di un anziano professore e della moglie che, nella Venezia alle porte della dominazione fascista, si confessano a vicenda le proprie scandalose fantasie tramite dei diari custoditi sotto chiave. Il film di Brass consacrò Stefania Sandrelli come icona di sensualità e bellezza dell’epoca, e portò sullo schermo uno degli incubi di molti (Spoiler!): essere colpiti da un ictus nel bel mezzo di un amplesso.
La vita di Adele – Netflix
Tratto dalla graphic novel Blue is the warmest color di Julie Maroh, La vita di Adele (2013) è il ritratto poetico e ad alto tasso di erotismo di un’adolescenza vissuta fra incertezze, pressione sociale e amore appassionato. La Adele del titolo, interpretata da Adèle Exarchopoulos, si innamora perdutamente di una ragazza androgina dai capelli blu, Emma (quella Léa Seydoux che anni più tardi sarebbe diventata una Bond Girl al fianco di Daniel Craig). Nonostante la passione carnale che le lega, Adele ed Emma appartengono a mondi diversi, e la loro storia è destinata ad essere turbolenta e drammatica.
Il film è uno dei pochissimi softcore porn movies ad aver vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes, ed è ancora oggi considerato un piccolo gioiello. Le scene di sesso fra le due protagoniste sono realistiche e bollenti, al punto che un giornalista di Variety ha dichiarato che la pellicola contiene “le scene di sesso lesbo più esplosivamente grafiche degli ultimi anni“.