Abbiamo incontrato Franco Baresi, leggenda del A.C. Milan e storico Capitano della Nazionale Italiana Vice Campione del Mondo a USA94, che ci ha parlato del suo progetto nel Metaverso.
Intervista a Franco Baresi: leggenda del Milan e storico capitano della Nazionale Italiana.
Per approfondire sull’universo NFT e Metaverso abbiamo parlato anche con Francesco Biacchi, CEO e Co-founder Apeiron Technologies.
Come si spiega ad un bambino cosa sono gli NFT? Gli NFT, ovvero non fungible token, spiegati in modo estremamente semplice, sintetico e non esaustivo, sono delle informazioni registrate sulla tecnologia Blockchain che attestano la proprietà e l’unicità di un bene digitale (come per esempio un’immagine, un video, una canzone o anche un post di instagram) . Gli NFT sono pezzi unici: non possono, cioè, essere replicati né sostituiti.
E il metaverso? Stiamo parlando di realtà virtuale o molto di più? Il metaverso rappresenta sicuramente molto di più di un semplice spazio virtuale. Indubbiamente alcuni degli usi più immediati, sia per attuazione che per semplicità di comprensione, potranno essere dei luoghi di incontro digitali, dove tenere mostre, fiere ed eventi (esempio, un concerto, una mostra d’arte e addirittura un matrimonio). Ma se analizziamo lo sviluppo che ha avuto la tecnologia negli ultimi anni appare chiaro come il concetto di metaverso che stiamo ora osservando rappresenta forse l’uno percento del suo vero potenziale, destinato a svilupparsi nell’immediato futuro.
Perché se ne parla sempre di più e quanta responsabilità ha il ruolo di Facebook? Quello del metaverso non è un concetto nuovo: vi sono stati innumerevoli tentativi, prevalentemente nel mondo del gaming (basti pensare al fenomeno di Second Life) ad anticipare i tempi presentando “metaversi” concettualmente molto simili a quanto ad oggi realizzato. Facebook ha rappresentato quella che io chiamo “l’opzione nucleare” all’adozione globale dell’idea di metaverso: cambiando addirittura il nome della propria azienda (da Facebook a Meta) l’azienda di Zuckerberg ha tracciato quello che rappresenta il fulcro e la direzione del web 3.0, ovvero una realtà completamente immersiva e rivoluzionaria. Questo ha indicato chiaramente la direzione al mercato, spingendo istantaneamente sempre più aziende, brand e personaggi famosi a costruire infrastrutture e servizi digitali fino ad oggi difficili da immaginare, e destinati a cambiare radicalmente il web come lo conosciamo.
Oltre all’arte, quali settori può coinvolgere e su quali, invece, ci sarà un’impossibilità di attuazione? È molto difficile prevedere quali saranno i settori non toccati da questo fenomeno: con l’avvento dei primi e-commerce nessuno avrebbe mai acquistato un capo di abbigliamento online, ritenendo il non poterlo provare prima una barriera insormontabile: ora la vendita di abbigliamento online rappresenta uno dei settori più redditizi e in crescita nel mondo dell’e-commerce. Pertanto possiamo immaginarci un ingresso altrettanto pervasivo e radicale in tutti i settori, al pari di quanto accaduto negli anni 2000, ma con strumenti ancora più efficaci e all’avanguardia.
Quando parliamo di investimenti in questi settori, stiamo parlando anche ai piccoli risparmiatori? Dobbiamo sempre ricordare che la tecnologia blockchain nasce con lo scopo di rendere disponibile a tutti il concetto di trasferimento di valore. Pertanto i piccoli risparmiatori sono in realtà i primi a beneficiare delle nuove potenzialità offerte.
Com’è stato l’incontro con Franco Baresi e com’è nato il suo progetto? Il progetto di Franco Baresi, promosso da Innomaco, società che ne cura i diritti di immagine, ci è stato presentato da Visionarylab e Merzel Communication, due realtà che si occupano di marketing e comunicazione anche nel digitale, con le quali stiamo collaborando su più fronti.
L’incontro con Baresi ha rappresentato un connubio fra il nome storico per eccellenza del calcio italiano, e le moderne tecnologie in grado di potenziare e valorizzare un messaggio (rappresentato dai Valori che hanno portato Franco ad essere lo sportivo e l’uomo che è) ora facilmente rappresentabile e diffusibile in modo pervasivo. Insieme al suo staff e a lui in persona abbiamo studiato le modalità più adatte per valorizzare la fusion tra arte e sport che lui aveva in mente mentre realizzava, insieme all’artista digitale Panenous, le sette opere che sono state trasformate in NFT.
Che scopi ha un progetto NFT di questo tipo? Sicuramente lo scopo alla base di questo progetto da parte di un personaggio che ha fatto la storia del calcio a livello internazionale è quello di ispirare i giovani a saper sviluppare dei valori nella vita che possano accompagnarli nel tempo. Un modo quindi per trasmettere certi ideali lasciando il segno. L’impegno nel sociale di Franco Baresi è noto, tanto che una parte del ricavato della vendita degli NFT verrà devoluto a sostenere alcune iniziative di Fondazione Milan.