Per tanti anni ho sempre guardato con sospetto le persone che affidavano la propria vita a terzi. Una cosa superflua, uno sfizio inutile, forse. Poi? Poi sono cresciuta. Sono maturata ed è inutile precisare che non sono più quella (ahimé) dei miei 20 anni. Ogni tanto rimpiango quella sensazione di avere una vita intera da costruire. Di essere padroni della propria vita e allo stesso tempo di non esserne mai soddisfatti.

Perché affidare la propria vita e il proprio stile personale ad un coach?

Oggi sono cresciuta, e tra le mie prime vere consapevolezze c’è quella che “ad ognuno il proprio mestiere“. Sembra una frase di una banalità disarmante eppure forse non lo è così tanto. Oggi come oggi, spesso e volentieri, si fa a meno del parrucchiere: i capelli dei bambini si tagliano a casa. La ceretta si fa da soli, al massimo con l’aiuto di un’amica.

Complice la pandemia abbiamo persino imparato a fare il pane tanto da snobbare il panettiere sotto casa.

E se pensiamo quindi di poter padroneggiare tutto ciò che ci circonda materialmente nella vita di tutti i giorni, figuriamoci se potremmo mai prendere in considerazione il fatto di affidare a qualcuno la parte più segreta, intima, talvolta nascosta di noi stessi. Mente, paure, debolezze e soprattutto insicurezze.

Avete mai avuto la sensazione di sentirvi persi in voi stessi?

Di essere bloccati tra due personalità, tra il ricordo di ieri e la voglia di domani? Di cercare la vostra comfort-zone e allo stesso tempo sentirla stretta? Di aver voglia di cambiare e paura allo stesso tempo?

Ecco, questa sono io, dicembre 2021.

“Ho io la persona che fa per te” mi disse un’amica. Tu, prova.

Perché la consulente d’immagine non basta?

Ho fatto un primo incontro “introduttivo” con Tania Mazzoleni, Style & Happiness Life Coach su Zoom. Prima di partire con un percorso mirato, mi ha dato tutta una serie di compiti, alcuni test per scoprire e capire la mia personalità, le mie insicurezze e i miei punti forti, ma anche il mio stile personale e quello del mio armadio – lo sapevate? (Spoiler) A volte non combaciano!

Tania Mazzoleni (ph: Claudia Frijio)
Tania Mazzoleni (ph: Claudia Frijio)

“Bingo, adoro i test” mi sono detta immaginando la me di 20 anni fa in spiaggia con i test delle riviste femminili.

Il compito, ve lo devo svelare, è stato più complesso del previsto. In primis perché rispondendo a semplici domande ho capito già da me alcuni aspetti di me stessa che probabilmente, già conoscevo ma ignoravo volontariamente.

Un aspetto della mia vita si è poi rivelato chiaro, lampante: la mia mente e il mio armadio sono in realtà simili. E no, non intendo che ho uno stile che rispecchia alla perfezione il mio essere e il mio carattere.

Cosa dice di te il tuo armadio?

Si tratta solo di un “gran casino”. Aprendo il mio armadio si troveranno abiti comprati anni fa, ancora col cartellino. Pezzi di abbigliamento di varie taglie. Alcuni troppo grandi e “adattati in qualche modo”. Altri adatti ad una me stessa di 20 anni fa (a volte anche di più) e riadattati in qualche modo, spesso traballante.

C’è un ampio, enorme spazio dedicato ai ricordi. Uno spazio ingombrante, prepotente. Che spesso mi impedisce di “aggiungere il nuovo”.

Ci sono colori amici, qualcuno, altri nemici di cui faccio fatica ad allontranarmi, e poi ci sono loro, gli alleati del quotidiano. Pochi ma buoni, quelli con cui mi nascondo, sui quali rimpongo ogni sicurezza evitando di sbocciare.

Il tuo armadio deve lavorare per te” mi disse Tania durante il nostro primo incontro dedicato al percorso.

Una frase che risuona, ogni qual volta mi dirigo verso l’armadio. Posso dire che oggi sia così? No, ma ci stiamo lavorando.

Il tuo armadio è un po’ bipolare, è come se al suo interno ci fossero due Elise, due personalità“.

Ecco, questa forse una delle frasi che mi ha colpito subito. Perché è spesso così che mi sento. Imprigionata tra due personalità che spesso e volentieri litigano tra di loro. Quella che sono e quella che vorrei essere. A volte dipende anche dai giorni. Posso sentirmi audace, o romantica. Posso voler indossare minigonna in pelle e blusa trasparente, e un’ora dopo un lungo abito a fiori di stile boho.

Ma tutto questo, è davvero incompatibile?

Devo davvero rinunciare ad una parte di me stessa, o in realtà posso fare combaciare entrambe in qualche modo armonico?

Come riorganizzare l’armadio?

In realtà, forse ecco il significato della frase cui sopra “Il tuo armadio deve lavorare per te”. L’armadio deve proporre soluzioni facili, armoniose, che possano vestire una silhouette, e allo stesso tempo, una personalità.

 

Deve offrire una selezione di abbigliamento e accessori che rispondano ad alcuni criteri. Criteri che saranno come “cuciti addosso ad una personalità, ad una persona”. In questo caso, io.

Questo primo incontro con Tania, che a prima vista sembrava essere rivolto unicamente al mio stile personale e a ciò che “mi sarebbe stato bene” in realtà si è rivelato essere molto, moltissimo di più.

Ho capito che uno stile non è mai soltanto una questione di outfit e accessori. Non è solo legato ad una parte materiale ma è molto più di così. Lo stile personale corrisponde, appunto, ad una propria personalità.

Un po’ come se ti venisse creata una ricetta fatta apposta per te. Soluzioni di look, outfit, anche molto diversi tra loro, che possano però abbracciare tanti aspetti. Colori, forme, esigenze, carattere, aspettative.

E per fare in modo che tutto questo funzioni alla perfezione, non bisogna solamente concentrarsi sugli aspetti materiali legati al look. Ancora una volta, tutto parte dall’interno, dalla voglia di cambiare, dalla forza di volontà. In poche parole, da noi stessi.

Mi è stato fatto notare che nella mia lista personale delle “persone importanti per me” mancava una persona. Ci ho messo un po’, leggendo e rileggendo e non capendo.

Manca te stessa” mi suggeriva Tania.

Amare o ritrovare sé stessi: autostima o narcisismo?

Vero, non mi sono mai veramente messa al primo posto. Mi prendo cura di me “quando c’è tempo”. Alla base di tutto, ecco l’errore.

A mia discolpa, vediamo le cose nel loro insieme: per molto tempo ci è stato fatto credere che l’amore per sé stessi fosse in qualche modo sbagliato, legato a concetti negativi come narcisismo, o egoismo. “Guarda questa persona, si ama molto”. Quante volte abbiamo detto/sentito questa frase? Sono pronta a scommettere che ogni volta che è successo, non era mai in chiave positiva.

Amarsi tanto è sbagliato, bisogna pensare prima agli altri. Ma è davvero così?

Ad onore del vero, questo concetto me lo ripete da anni anche un mio amico, che un giorno mi disse “prenditi cura di te stessa prima, per poi poterti occupare degli altri, per esempio dei tuoi figli. Ricorda, in aereo durante i consigli di sicurezza ti insegnano che devi, nel caso, mettere la maschera dell’ossigeno a te stessa per prima, per poi occuparti di chi ti sta intorno al meglio. Nella vita, è la stessa cosa“.

Un concetto che mi è stato detto anche da Tania Mazzoleni.

Oggi so che in parallelo al lavoro sul mio stile, per sentirmi più sicura di me stessa, dovrò lavorare molto anche su quest’altro aspetto.

Pensare a me stessa, imparare ad amarmi davvero e darmi l’importanza che merito.

E soprattutto, liberarmi dai sensi di colpa, in qualche modo.

Ce la farò?

Nel prossimo articolo vi condividerò qualche tips legati alla mia forma e ai miei colori. Sono Summer Soft, sono un triangolo e sono “petite“.

Ero convinta di sapere come valorizzarmi. E invece…

Tania Mazzoleni è una Style & Happiness Life Coach, ideatrice del percorso Stylefulness® che aiuta le donne a ritrovare sé stesse e a sbocciare con consapevolezza. Condividerò con voi ogni tappa di questo mio percorso.

Tania Mazzoleni (ph: Claudia Frijio)
Tania Mazzoleni (ph: Claudia Frijio)