Abiti, stoffe, accessori, borse, scarpe, chi più ne ha più ne metta. Il mondo della moda è così vasto e così poliedrico che potrebbe definirsi come un’infinita fabbrica di creatività che è sempre in continua evoluzione.

Tuttavia è anche vero che questo settore è fatto anche di equilibrio tra creatività e business. L’Italia di può dire che sia la patria di grandissimi stilisti, i quali vengono acclamati in tutto il mondo e che portano il loro tratto distintivo  in giro per i continenti, alimentando il lustro e la fama del Made in Italy. Tanti giovani vorrebbero avere contatti con le grandi maison d’alta moda, ma spesso tutta la grinta e l’entusiasmo che possiedono non sanno verso quale figura professionale dirigerli.

Le figure più gettonate sono sicuramente:

  • Il fashion designer, che è colui che ispira le collezioni e ne propone i concept cavalcando le ultime tendenze, rimanendo fedele però al proprio stile.
  • Il cool hunter, ovvero la figura che ricerca le tendenze, osservando e studiando i trend di mercato e che è sempre alla ricerca di nuove ispirazioni.
  • Lo sviluppo del prodotto racchiude le figure che hanno le competenze per sovrintendere il ciclo di produzione dei vari pezzi di moda, sia a livello di stile che di correttezza a livello tecnico, infatti queste figure si interfacciano con gli uffici generali delle maison e con i fornitori.
  • Il modellista, che invece si colloca a metà tra lo stilista e il prodotto: infatti ha il compito di sviluppare più nel concreto le idee del fashion designer, basandosi anche sugli aspetti tecnici che il cliente richiede.
  • Il fashion stylist, che è sempre a contatto con redazioni, stilisti e celebrità, ma che è anche la figura che valorizza le idee del designer tramite scelte estetiche che trasmettono un determinato stile distintivo.
  • Il fashion illustrator, ossia quel ruolo professionale che si muove agevolmente negli ambiti della moda, dell’arte e della comunicazione. Grazie alle sue capacità le maison riescono a racchiudere in delle immagini tutti i valori e le idee dietro a dei capi.

Fino ad adesso abbiamo visto quali sono le figure professionali all’interno delle case di moda; ma lavorare con la moda potrebbe significare anche aprire il proprio fashion showroom a Milano, una città che vive di moda e che in tutto il mondo è associata a prestigiosi stilisti e marchi. Ovviamente fondamentale sarà individuare la giusta location e soprattutto avere locali delle giuste dimensioni, in base al business plan che avremo già redatto. Se la tua idea è quella di aprire un fashion showroom il miglior consiglio è quello di guardare quello che già c’è e di trarre ispirazione dai casi di successo, magari osservando quello che ha funzionato all’estero e che ancora non è molto presente in Italia.

Indubbiamente se la tua passione per la moda è incontenibile potresti abbinare allo showroom anche altri servizi, magari consulenze da personal shopper, per dar sfogo alle tue visioni sugli altri, oppure servizi come riparazioni di abiti, magari non in modo convenzionale o creazioni sartoriali dove sarà possibile esprimere tutta la tua creatività e magari poter esporre all’interno del negozio anche tue creazioni.

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