Come è nato il brand? Nel 2017 lavoravo a Milano nella comunicazione di una famosa azienda di moda, e tra una riunione in modalità ‘salvavita’ e l’altra, ho capito che avrei voluto creare qualcosa che avesse un impatto vero e reale nella vita delle persone. Un viaggio in Africa nello stesso anno è stato poi l’ultima spinta che mi serviva per decidere di mollare tutto e provare a dare vita all’idea che avevo in mente.
Endelea nasce così nel 2018 da questo desiderio di fare la differenza, di creare un progetto veramente etico e sostenibile in un mondo come quello della moda dove questi valori sono ancora troppo spesso messi in secondo piano, o utilizzati per pure finalità di marketing. Fin dall’inizio, la mission di Endelea è stata chiara: generare un cambiamento positivo nel mondo della moda, mettendo le persone al centro della nostra proposta di valore. L’obiettivo di ogni collezione è di creare valore non solo per le nostre clienti finali, ma anche per tutte le comunità coinvolte lungo la value chain.
Come si riesce ad imprimere la filosofia di non arrendersi mai in una collezione? Creando abiti in cui poterci sentire al 100% noi stesse e che riescano a tirare fuori la ‘bold dreamer’ che si nasconde in ognuna di noi – grazie a stampe coloratissime e alla combinazione di volumi e contrasti, con una vestibilità che è nel contempo femminile, pratica, contemporanea e gioiosa.
Quali aspetti uniscono Europa e Africa nella collezione? Tutte le collezioni Endelea sono frutto dell’unione tra la competenza del design italiano e l’artigianalità della sartoria africana. I capi di abbigliamento femminile e accessori per la casa vengono infatti disegnati a Milano da una stilista italiana, Alessandra Modarelli, e poi realizzati con stoffe africane da giovani sarte tanzaniane a Dar es Salaam, dove Endelea investe il 3% dei ricavi lordi in progetti non profit dedicati agli studenti e alla comunità locale.
Ma è soprattutto la ricerca sui tessuti la componente chiave del nostro messaggio, e le collezioni in kikoi, Maasai e Tingatinga dimostrano come il dialogo tra moda italiana e cultura tessile africana possa portare a esiti sorprendenti.
Rapporto tra arte e moda nella nuova collezione? Endelea Supports Black Art è la capsule collection pensata per dare voce e visibilità agli artisti africani attraverso la moda.
Lo stretto rapporto tra arte e abbigliamento in Endelea, iniziato già nel 2021, continua e si rafforza quest’anno grazie alla nuova collezione Tingatinga, nata in occasione della Swahili Fashion Week e trasformatasi nel progetto di punta di questa stagione. Camicia, gonna e abiti della capsule sono dipinti a mano in questo stile tradizionale unico nel mondo: il Tingatinga è un genere di pittura nato negli anni Sessanta in Tanzania e caratterizzato da colori brillanti e soggetti naïf ispirati alla natura e alla vita africana.
I capi di questa capsule Endelea Supports Black Art sono realizzati solo su richiesta e vengono dipinti a mano dall’artista Amos Ashee Mtambala a Dar es Salaam. Il suo lavoro è retribuito equamente e per ogni acquisto una percentuale viene corrisposta alla Tingatinga Arts Cooperative Society, di cui Endelea è ora partner ufficiale.
Per quale target è pensata questa collezione? Il concept di tutte le nostre collezioni è quello di una femminilità pragmatica: gli abiti devono avvolgere il corpo seguendone i movimenti e offrendo nello stesso tempo comfort, versatilità e quella sensazione “speciale” di quando indossi qualcosa di unico, con una storia che viene da lontano. Ci teniamo a disegnare vestiti per donne normali e vite vere, e cerchiamo di trasmettere questa idea anche con la nostra comunicazione. Endelea parla a una donna determinata e positiva, che crede nei propri sogni e nelle proprie capacità, e che cammina indipendente e ottimista verso il prossimo viaggio.
Dove è venduta? Le nostre collezioni sono vendute principalmente online tramite il nostro canale e-commerce endelea.it e attraverso alcuni marketplace selezionati. I capi Endelea si trovano anche offline, nei temporary shop che organizziamo a Milano (ce n’è uno in arrivo per Maggio 2022!) e grazie a una rete di negozi che ci scelgono, in Italia e in Europa, che sta crescendo molto: nel 2022 puntiamo a vendere tramite i negozi più del 20% dei nostri capi.
Prossimi progetti? Tantissimi! Siamo già al lavoro sulla collezione invernale e sulle prossime collaborazioni. Facciamo moltissima ricerca, anche in altri paesi, e l’idea è di coinvolgere sempre di più altri progetti etici e sostenibili presenti sul territorio africano, sia per offrire al nostro pubblico più prodotti autentici e di qualità, ma anche per aumentare sempre di più il nostro impatto sulle comunità locali. In quest’ottica, già tra pochissimo lanceremo un piccolo progetto esclusivo nato in collaborazione con Artisan Fashion in Kenya, coordinato da Ethical Fashion Initiative dell’ONU.