Le vetture elettriche si diffondono velocemente in tutte le città italiane e con esse anche i furti di batterie al litio, fruttando milioni di euro alle bande criminali.
Sono sempre di più i veicoli elettrici che girano per le città italiane e il loro uso impatta positivamente sui portafogli di chi li usa, con benefici anche a livello climatico. Tuttavia, è in continua crescita un fenomeno criminale arrivato dagli Stati Uniti e che si sta velocemente diffondendo in tutte le città italiane. Stiamo parlando del furto delle batterie al litio contenute nella maggior parte dei veicoli oggi in circolazione e a farne le spese sono proprio quei luoghi più virtuosi, come Roma e Milano, che contano una grande concentrazione di bici elettriche, e-scooter e macchine ibride.
In questo articolo vedremo come operano queste bande criminali e come funziona il mercato nero delle batterie al litio.
Furti di batterie: i “ladri del litio” agiscono in pochi minuti.
I veicoli elettrici nelle città italiane sono in continua crescita e il loro uso comporta un beneficio enorme sia in termini ambientali che economici. E-bike, automobili e scooter elettrici sono sempre più comuni tra le strade, ma il valore che le loro batterie frutterebbero sul mercato fanno sempre più gola alle bande criminali. Sono infatti in crescita i casi di furto di quelle agli ioni di litio che sono normalmente contenute nei mezzi elettrici. Questo fenomeno, nato negli Stati Uniti, si è poi velocemente diffuso arrivando anche in Italia, dove ha registrato numeri importanti nel corso degli ultimi 2 anni. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i “ladri di litio” agirebbero in maniera molto rapida: una volta individuata la vettura parcheggiata in strada, in pochi minuti sarebbero infatti in grado di smontare e rubare la batteria che verrà poi successivamente ricondizionata e rivenduta. Secondo quanto evidenziato, i quartieri romani sarebbero particolarmente colpiti da questi furti, con casi sempre più numerosi soprattutto tra le strade periferiche del capoluogo.
Si tratta di un fenomeno che si sta però lentamente diffondendo in tutta Italia, colpendo in maniera peggiore le città con le più alte concentrazioni di veicoli elettrici. La polizia ha rilevato che il modus operandi per le automobili è sempre lo stesso: i ladri entrano forzando le portiere posteriori e smontano i sedili per rubare le batterie che sono installate lì sotto. Una volta rivendute, le batterie genererebbero tra i 5.000 e i 10.000 euro. Si tratta di un vero e proprio mercato nero che frutterebbe ai malviventi grossi guadagni: verrebbero infatti poi rimesse sul mercato a prezzi molto più alti del loro effettivo valore.
Il fenomeno è in continuo aumento e, in generale, il consiglio è di fare attenzione a dove si parcheggia il proprio veicolo elettrico: la maggior parte dei furti avviene infatti in strada e in luoghi isolati, con un numero ridotto di casi che si verifica invece all’interno dei box privati. Assicurare la propria auto contro il furto di batteria agli ioni di litio potrebbe poi essere un altro modo per prevenire i danni derivanti dalle azioni dei malviventi.
Il caso di Cityscoot: la compagnia di scooter sharing ha subito danni per un milione di euro.
Il fenomeno dei furti di batterie dai veicoli elettrici è ormai esteso in tutta Italia, con numeri che però possono variare anche in modo sostanziale da una zona all’altra. Milano è la città che sembra essere stata colpita più duramente e la Polizia ha recentemente arrestato 12 persone facenti parte dello stesso gruppo criminale. La banda si sarebbe resa colpevole di almeno 700 furti colpiti tra il 2019 e il 2021. Il riciclaggio di batterie avveniva principalmente a danno della società di scooter sharing Cityscoot, che ha subito perdite per almeno un milione di euro a causa dell’operato della “banda del litio”. A Milano si contano in totale circa 4000 scooter elettrici e il 40% di questi appartengono proprio alla società francese Cityscoot. Le indagini, andate avanti per circa un anno, hanno portato alla luce le attività criminali della banda che riusciva a rubare le batterie in tempi rapidissimi per poi rivenderle ai ricettatori ad un prezzo di circa 100 euro. Queste, una volta rigenerate, venivano poi rimesse in vendita fruttando migliaia di euro per unità.
Tra le grandi città, Bologna sembrerebbe invece non evidenziare grossi problemi da questo punto di vista e, secondo la Polizia stradale, seppure siano stati evidenziati alcuni casi di furti, in realtà il fenomeno criminale del furto di batterie al litio è ampiamente sotto controllo, contando poche denunce nell’arco degli ultimi tre anni.
Box auto e garage aiutano a prevenire i furti di batterie al litio
Il furto, la ricettazione e il riciclaggio delle batterie al litio rappresenta un giro criminale che frutta ogni anno milioni di euro alle organizzazioni di malviventi, diventando paragonabile a quello di autoradio a cui si è assistito negli anni Ottanta. I ladri sono in grado di agire velocemente, smontandole e rubandole con facilità soprattutto se i veicoli si trovano in zone isolate e periferiche. Sembrerebbero essere invece più sicure le zone chiuse come i garage e i box auto, sebbene anche questi luoghi più riparati non siano però in realtà immuni da furti. Prima di acquistare un mezzo green a batteria, dalle automobili ibride alle bici elettriche di Botteroski.com, sarebbe meglio considerare dove si andrà a parcheggiarlo, prevendo uno spazio dove possa essere tenuto al sicuro da questo genere di criminalità.
In ogni caso, il numero di mezzi elettrici nelle città sembrerebbe destinato ad aumentare sempre di più nel corso dei prossimi anni e, nonostante siamo certi che si affineranno anche le tecniche dei malviventi, sarà verisimile sperare in un miglioramento anche dei sistemi di antifurto.