Il brand verte sul concetto di Made in Italy, è anche legato a manifatture locali? Può farci degli esempi? Il modello di business di Cruna è a corto raggio, interamente organizzato in Italia e sostanzialmente nel Veneto. Abbiamo strutturato un’organizzazione operativa ed una supply-chain vicina al nostro headquartier di Vicenza con la volontà di impiegare le competenze del nostro territorio e con il desiderio di alimentare e sostenere i luoghi a noi vicini e cari, così ci siamo organizzati con facilities produttive ubicate tra Verona e Treviso passando per i Colli Berici. Crediamo che la ricchezza del nostro territorio e delle nostre maestranze sia la chiave per la vera sostenibilità, dove i caposaldi sono la qualità, lo stretto legame con i fornitori, la velocità e la flessibilità produttiva.
Già con l’evolversi della pandemia e ancor più oggi si sta assistendo ad una riallocazione degli assetti produttivi passando dal offshore al nearshore, noi invece, siamo e siamo sempre stati orgogliosi di essere italiani e di produrre in Italia, con un modello logistico-produttivo onshore. Così come il nostro sistema produttivo è Made In Italy anche i nostri principali fornitori di tessuti lo sono, alcuni dei tessutai italiani con cui collaboriamo sono Marzotto, Loro Piana, Vitale Barberis e Carvico. Sempre con questi obiettivi si è creata e consolidata la collaborazione di Cruna con Marzotto Fabrics, eccellenza manifatturiera del Made in Italy e Made in Veneto, che prosegue da più stagioni nella realizzazione a quattro mani di capsule collection di tessuti dedicate alle nostre collezioni. Da questa partnership nascono i tessuti creati in esclusiva per la Spring Summer 2022 di Cruna: ricercati e realizzati attraverso processi produttivi selezionati insieme al team di sviluppo di Marzotto Fabrics, rappresentano la nostra continua ricerca verso l’eccellenza, la qualità e l’innovazione.
Dopo gli anni di grande affollamento del mercato street l’Uomo torna ai valori di un casualwear più raffinato?
Ormai da più di qualche stagione l’abbigliamento casual e si è imposto nel guardaroba maschile. Il Cruna ’Elevated Casual si fonda sulla reinterpretazione di capi iconici del manswear, anche quelli di origine più casual, elevandoli in una nuova sfumatura di piacevolezza e combinando la continua ricerca verso l’innovazione delle forme all’arte del saper fare tipica del nostro territorio. Vestiamo l’uomo dinamico, contemporaneo e ricercato, esprimendo la sua innata eleganza in ogni momento della sua giornata.
Il grande successo del nostro modello più iconico, il Mitte, è testimone di quanto la rilettura dei canoni tradizionali del menswear in chiave casual e contemporanea sia riconosciuta dai mercati e dal consumatore finale. Nello sviluppo di questo modello, abbiamo reinterpretato un classico fit carotato con una pence, inserendo elementi di ispirazione activewear.
La produzione local è uno dei pilastri della produzione sostenibile, è un tema che percorrete anche sotto altri punti di vista? Oggi si parla molto di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e assistiamo al continuo sviluppo di best practices in ambito ESG. Condividiamo l’importanza di dare spazio a queste tematiche ma spesso ci capita di rilevarne un uso scorretto. Il nostro settore, dominato da grandi conglomerati che vanno dal fast fashion all’alto lusso, è stato tra i primi a portare queste tematiche in evidenza e a tracciarne le azioni nei bilanci. Abbiamo sentito parlare di riciclo, riduzione dei consumi di acqua, impatti di CO2, origine della manodopera, etc. Oggi il nostro settore è chiamato a fare un passo in più, a rendere maggiormente tracciabile e precise le pratiche ESG, secondo il mantra “ciò che è tracciabile è gestibile”.
Il valore di un capo non può più essere legato unicamente al valore del suo brand, ma è necessario che risponda anche ad un proprio valore intrinseco e ad un’etica di produzione che risponda ai principi di tutela dell’ambiente, di tutela dei lavoratori e di equo profitto. In Cruna abbiamo il vantaggio di essere giovani ed aver creato la nostra azienda attorno ad una mentalità sostenibile, basata sui principi della qualità, del Made in Italy, di una filiera corta e tracciabile e sul rispetto di tutti i nostri stakeholder.
La nostra catena di fornitura si concentra in un’area di circa 100km: vediamo nascere i tessuti, dialoghiamo quotidianamente con i nostri fornitori che sono diventati partner dello sviluppo dell’azienda. Stiamo sperimentando strumenti per la certificazione dei nostri prodotti, che ci hanno portato, tra le altre, a lanciare una linea denominata “Natural Wonders”, volta proprio ad attestare l’origine naturale dei tessuti e l’impiego di tecniche produttive a basso impatto ambientale. Siamo un’azienda costituita per il 75% da donne e per il 90% da under-35, come si suol dire “essere (sostenibili) è più facile che apparire”.
Può indicarci quali sono i vostri capi must have? Esiste un capo iconico? Il nostro percorso inizia come brand specializzato nel segmento dei pantaloni da uomo. Vestibilità aggiornate e anticipazione dei trend sono i principali fattori di riconoscimento per le nostre collezioni. Nello sviluppo del nostro modello più iconico, il Mitte, abbiamo reinterpretato un classico fit carotato con una pence, inserendo elementi di ispirazione activewear, come l’elastico in cintura e la coulisse a scomparsa, che garantiscono grandi proprietà di comfort senza rinunciare a un look ricercato.
La declinazione del Mitte nell’ampia selezione di tessuti in cui è proposto, ne elevano il valore intrinseco rendendolo un pantalone passe-partout da portare in ogni occasione: perfetto da indossare insieme ad una giacca per un set-up elegante e aggiornato, o più semplicemente insieme a una maglia per un look informale, in perfetto stile Cruna Elevated Casual. Dai più versatili cotoni, fino ai pregiati blend di lana cashmere, seta e lino, passando per l’innovazione dei migliori tessuti tecnici disponibili sul mercato, il Mitte si riconferma stagione dopo stagione come il modello più apprezzato dai nostri clienti.
Anche la nostra overshirt Monti è un modello continuativo di grande successo. Di ispirazione workwear anni ’50, questa camicia è reinterpretata in un capo versatile dai richiami urban che può essere indossato da solo, oppure sopra una maglia come capospalla dal fit confortevole e leggermente oversize. I suoi volumi rilassati e le tasche utility rendono la overshirt Monti un capo contemporaneo di grande comodità e stile. In queste immagini è proposta nella sua declinazione in lana bottonata ammorbidita e in velluto rocciatore 750 righe di cotone organico.