Com’è nata l’acquisizione del brand? Acquisirlo non è stato semplice dato che si trovava all’interno di una situazione “ingarbugliata” creatasi fuori dall’Italia, a Stoccolma.
Sentivo che avrei potuto provarci e accettare la scommessa. Ho deciso di seguire le indicazioni dei miei legali e partecipare all’asta internazionale che ho vinto davanti ad altre offerte importanti. Riportare in italia il brand è stata una grande soddisfazione.
Cosa ti ha affascinato della storia di questa azienda? Ho sempre ammirato questo marchio per lo stile provocatorio e sensuale oltre all’heritage, l’uso del colore e la combinazione tra materiali diversi. A settembre celebreremo il 25° anniversario dalla fondazione del brand, una ricorrenza importante che vogliamo festeggiare riportando il brand sui mercati internazionali e ai piedi delle celebs che da sempre lo hanno apprezzato.
Quali sono i valori e la filosofia del brand che avete fatto anche vostri? Per prima cosa abbiamo mantenuto l’intero processo in Italia, dall’ideazione del prodotto fino alla produzione. Tutta la filiera è “made in Italy” e di questi tempi non è stato semplice. Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo, sullo stile eccentrico, la qualità e la calzata delle nostre scarpe che risultano essere estremamente comode. In ultimo anche la suola fuxia è un altro elemento di continuità e distintivo che abbiamo voluto riprendere, dato che Luciano Padovan ha iniziato a usarla nel 2005.
Quali sono state le prime cose che hai fatto? La prima cosa è stata la trascrizione del trademark a nome della nuova società che è stata costituita. Questa pratica si è conclusa nel giro di 6 mesi, essendo il marchio registrato in oltre 50 Paesi al mondo. Nel frattempo ho sondato e scelto le persone che avrei inserito nel progetto e di cui ho massima fiducia come l’head of design, la responsabile prodotto, la responsabile finanziaria e il commerciale. Ho fatto alcuni sondaggi e test con aziende produttrici e rivisto la strategia di sviluppo e crescita conseguente alla situazione pandemica e geopolitica. Credo che adesso siamo ben strutturati e abbiamo una visione più chiara e precisa.
Parliamo di produzione: dov’è basata? La nostra produzione è in Italia, nelle Marche. Abbiamo la manifattura migliore del mondo nel nostro Paese.
Parliamo di stile: chi si occupa del prodotto? Il nostro punto forte è lo stile dove lavoriamo e sperimentiamo tanto. Devo ringraziare Riccardo Polidoro, nostro head of design per aver creato, insieme a Silvia Scaramucci (nostra responsabile prodotto), una collezione apprezzata e innovativa.
Dove possiamo comprare le scarpe di Luciano Padovan? Attualmente abbiamo una distribuzione di 38 negozi multi-brand e il nostro mercato di riferimento è la Francia. Siamo presenti in Italia a Milano, Bologna, Napoli e altre città. Lo shop online rappresenta un accesso pratico e veloce all’acquisto dei nostri prodotti. Per richieste specifiche siamo sempre disponibili a dialogare con i nostri consumatori attraverso email e telefono.
Parliamo della nuova collezione? Volentieri! La prossima PE è la collezione che ci rappresenta maggiormente. Stiamo aggiungendo e implementando l’offerta anche attraverso una proposta sneakers e borse esclusive. Il focus è sempre sui tacchi, i colori e le nostre rouches. Non svelo altro.
Oltre alle scarpe, state pensando di ampliare la proposta? Ci è stato chiesto di creare accessori di piccola pelletteria in modo da completare la collezione. Come anticipato inizieremo dalla prossima PE ad offrire una piccola ed esclusiva scelta di borse. Valuteremo se creare anche cinture e portafogli, che al momento non sono previsti.
Chi è il vostro cliente ideale? E’ sempre stata la donna forte, decisa delle proprie scelte e indipendente. Una figura che non rinuncia alla propria femminilità e al gioco della seduzione.
Abbiamo questa immagine nelle nostre menti.
Il brand ha sempre avuto un ottimo rapporto con le celebrities, intendete continuare con questa strategia? Certamente ed è imprescindibile. L’elenco dei personaggi che hanno indossato le nostre scarpe è molto lungo e ci rende orgogliosi. Solo per citarle alcuni nomi: Penelope Cruz, Jessica Biel, Briteny Spears, Lucy Liu, Kate Hudson e tante altre.
Prossimi progetti? Ogni giorno troviamo spunti per migliorarci e il primo progetto è ridare ai nostri clienti un prodotto di qualità e dal design riconoscibile e unico.
Spingendo lo sguardo oltre l’ostacolo dell’attuale situazione geopolitica dove tutti auguriamo un futuro diverso e più pacifico, abbiamo il desiderio di aprire a Milano il primo monomarca. Credo ci metteremo ancora due anni per tagliare questo traguardo.