Abbiamo incontrato Chiara Parisi, Training Crew Experience Director di Costa Crociere per parlare di formazione e lavoro.
Che cos’è Villa Figoli? Villa Figoli è una meravigliosa villa settecentesca che si trova nel comune di Arenzano in provincia di Genova ed è sede della fondazione ITS Accademia Italiana della Marina Mercantile. Qui, in partnership con noi di Costa Crociere, è nata l’Accademia Ospitalità Italiana Crociere, che organizza corsi di formazione di eccellenza, finanziati dal Fondo sociale europeo, rivolti al personale Hotellerie per il mondo marittimo. Vengono proposti corsi per animatori, addetti all’accoglienza, addetti alle escursioni, tecnici audio e suono e fotografi. Abbiamo un grande focus su cucina, pasticceria e panetteria, perché all’interno di Villa Figoli abbiamo delle cucine che sono state realizzate secondo gli standard più alti delle navi.
Quindi vuol dire che tutte le persone che sono a bordo della nave Costa Crociere hanno dovuto superare questi corsi di formazione? Sì, la maggior parte del personale italiano della cucina proviene da Villa Figoli; poi c’è anche una formazione dislocata sul territorio, ma Villa Figoli è il nostro centro di eccellenza per la formazione pre-imbarco in Italia e poi per il mondo cucina, pasticceria e panetteria. A Villa Figoli ospitiamo percorsi di pasticceria che possono essere della durata di circa 500 ore, oppure ITS (Istituto Tecnico Superiore) della durata di 2 anni, fatto di formazione in aula e stage a bordo direttamente della nostra flotta e che rilascia il titolo equipollente a una laurea, ma con un risvolto tecnico. Sono corsi di alto livello perché i docenti sono maestri di pasticceria, come Riccardo Bellaera, Corporate Pastry Chef & Baker di Costa Crociere. Abbiamo anche programmi costruiti in base ai prodotti e alle tecniche più avanzate, che prevedono formazione in aula e formazione esperienziale nelle nostre cucine.
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È alta la percentuale di persone che riescono a entrare così nel mondo del lavoro? Sì, è altissima. Abbiamo un tasso di occupazione che va oltre il 90%. La modalità formativa con il percorso finanziato è davvero vincente, perché i ragazzi hanno la possibilità di frequentare questi corsi praticamente gratuitamente, con tanto di possibilità di vitto e alloggio all’interno della Villa e perché l’azienda ha un obbligo occupazionale: l’azienda forma le persone secondo quelli che sono i propri standard di contenuti fornendo un’alta possibilità di occupazione sul territorio.
Oltre al talento, quali sono le caratteristiche umane di cui si ha bisogno per riuscire ad arrivare sulle navi di un certo livello? Sicuramente ci vuole una certa predisposizione al lavoro in squadra e ci vuole una certa flessibilità, nonché una naturale attitudine verso l’ospite. Poi ci vogliono anche requisiti più tecnici che riguardano la conoscenza della lingua inglese e, per la professione di cuoco, almeno un diploma in scuola alberghiera. Quello che richiediamo comunque sono passione, entusiasmo, energia e voglia di imparare e scoprire.
La maggior parte delle persone che lavorano a bordo delle navi Costa Crociere sa perfettamente l’inglese? Sì, perché è la lingua ufficiale di lavoro a bordo e poi perché gestiamo, a livello di ospiti, circa sei nazionalità principali, tutte le persone che sono a contatto con l’ospite parlano inglese e anche altre lingue straniere.
Tra tutte le professioni, quali sono le più delicate, a cui dare maggiore importanza? Io parlo per quel che riguarda l’hotel, ma devo dire che curiamo ogni ruolo con molta attenzione, perché ognuno ha le proprie caratteristiche e i propri aspetti delicati e soprattutto la propria importanza. Sicuramente quelle al contatto diretto con l’ospite hanno un ruolo particolarmente delicato.
In linea di massima quanti studenti avete in un anno? Possiamo dire che formiamo una media di 120 persone all’anno a Villa Figoli e i profili sono vari: cuochi, pasticceri, animatori, addetti all’accoglienza, addetti alle escursioni, tecnici audio e suono e fotografi. Organizziamo davvero molti corsi in Villa.
Chi lavora a bordo di una nave da crociera, cosa non deve assolutamente fare in accoglienza? Direi non essere cortese e disponibile. Si deve sempre essere gentili e accoglienti, ascoltando l’ospite e mettendosi a disposizione. È poi fondamentale lavorare come una squadra, altrimenti non si riesce a lavorare nel modo migliore.