Marina Mandara – founder e direttore creativo del brand – racconta il suo concetto di knitwear.
La maglieria: così rassicurante, così perfettamente legata alla tradizione, al costume, a quello stile ed estetica – e visione personale – che puntano in primis sul “fatto a mano”.
“Fatto a mano” che significa cura, rigore, lavoro e quell’occhio attento quasi clinico, delle magliaie di una volta che raccontano – attraverso la tessitura – quei capolavori e quelle creazioni che ognuno di noi in un modo o nell’altro, ha poi scovato – dopo anni – nei bauli delle proprie nonne.
Il knitwear così bon chic – bon genre da essere sempre attuale, il knitwear così plasmabile da poter combinare la sua innata classicità con linee, volumi e proporzioni differenti che cavalcano trend e stagioni.
Marina Mandara – classe 1973, founder e direttore creativo di Les Boules Colorees – la maglieria, la tocca, la plasma, la combina, la coccola, proiettando la sua passione per il knitwear su forme nuove che nei suoi modelli rieccheggiano a volte i 70 ed altre gli 80.
Tutto nelle sue collezioni è interamente realizzato a mano. Il protagonismo del Superkid Mohair tanto amato dalla designer e filato, materiale eccellente, morbido e leggerissimo, si accende spesso di colori energici tracciando al meglio l’impatto e la filosofia del marchio.
Così come le combinazioni ad hoc – quasi un divertissement – lasciano libero spazio al guizzo creativo della designer che gioca in alcuni modelli – in edizione limitata – anche con la seta e il macramè.
Il marchio ha già presentato con successo la collezione a Firenze, Milano e Roma.
Per Fashion Times incontriamo Marina Mandara la sua fondatrice e creative director.
Come nasce l’idea di creare una collezione knitwear e perché un’attenzione speciale al superkid mohair? Ho sempre avuto un amore speciale per la maglieria. Il “fatto a mano” e l’idea delle magliaie che lavorano con passione e cura maniacale a dei capi unici mi ha sempre affascinato. Da tutto ciò nasce Les Boules Colorees, che non vuole essere però solo un richiamo al passato, alla tradizione ma invece anche una combinazione di classicità e nuove proporzioni, la maglieria come connubio tra filati di altissimo livello, proprio per questo ho puntato sul Superkid Mohair e tocchi di linee e proporzioni che in qualche modo smorzano il concetto knitwear indossato fino ad oggi.
Quali sono i tratti che caratterizzano le collezioni-capsule Les Boules Colorees? Il focus è sicuramente su un concetto knitwear costruito su due elementi. Da un lato desidero che Les Boules Colorees possa essere indossato da ogni tipo di donna di qualunque età, perciò ho lavorato su un Dna del marchio dove in ogni collezione la classicità e quell’aspetto anche rassicurante della maglieria sia sempre presente. Ciò significa che gli azzardi di stile, con magari capi dal trend di stagione troppo accentuato e passeggero saranno sempre rivisti in modo da diventare dei timeless pur mantenendo la tendenza proposta in quel momento dal mercato. Dall’altro invece ho voluto dare l’accento sui colori, giocare con le forme e proporzioni che a volte richiamano per esempio i 70, gli 80 o 90 anni da me molto amati.
In occasione di queste Feste ha appena lanciato una Holiday Capsule, qual è il mood della collezione? Le Feste sono da sempre un momento speciale… sono dei giorni particolari dove si cerca il regalo giusto, diverso dal solito e che magari non trovi durante il resto dell’anno. La Holiday Capsule è stata pensata proprio con questo intento. La maglieria gioca sul rosso… rosso come festa, rosso come il Natale, rosso come energia e positività.
La maglieria Les Boules Colorees è interamente realizzata a mano, in laboratori specializzati ma soprattutto con le magliaie … proprio come si faceva una volta. Pensa che oltre all’eccellenza di un capo handmade siamo sempre più diretti verso un ritorno all’artigianalità e alla couture? Credo che ci sia un ritorno al bello e ben fatto a mano proprio come una volta. Penso che le donne oggi vogliano un capo – a prescindere dalla maglieria e dai filati – che le rappresenti che sia il segno estetico della loro personalità. Proprio per questo motivo preferiscono puntare sull’handmade sul fatto su misura per loro e sul ritorno alla tradizione… e se ci si pensa bene per certi aspetti, il ritorno del vintage dimostra come si voglia tornare ad un passato a volte più rassicurante, più couture.
A proposito di couture e di “bello e ben fatto a mano” chi sono le sue clienti tipo e la donna che veste Les Boules Colorees? Una donna indipendente, self confident, che non si adegua a nessun trend di stagione che ama il passato e lo rielabora a modo suo con la quotidianità di oggi mentre guarda aventi verso il futuro. Il mio concetto di Knitwear può essere definito: “The tradition of the future”.
Quali sono i suoi prossimi progetti che ci può anticipare? Abbiamo appena presentato la collezione Les Boules Colorees prima a Firenze, poi a Milano e a Roma. Il resto lo scoprirete piano piano durante questo 2023 che sarà a colori e rigorosamente di Superkid Mohair!