Da sempre, andare a vivere da soli rappresenta una tappa davvero molto importante nella vita di una persona, dato che è l’importantissimo primo step verso l’indipendenza dai propri genitori e verso il raggiungimento dei propri sogni e obiettivi di vita.
Talvolta, la prima sistemazione indipendente è quella condivisa con altri coinquilini, in altri casi si va a convivere con la persona che si ama e, in altre situazioni ancora, la propria situazione economica permette di vivere completamente da soli.
In questo articolo, pertanto, esamineremo dei consigli utili per chi ha intenzione di andare a vivere da solo.
La scelta della casa
Un primo step molto importante riguarda la scelta della casa in base ad una serie di fattori, come:
- le proprie disponibilità economiche;
- la posizione rispetto al luogo di studio o di lavoro;
- la grandezza dell’appartamento e lo spazio che serve per le proprie esigenze;
- i costi da sostenere.
Qualora l’appartamento dei propri sogni sia irraggiungibile solamente con le proprie finanze, si potrebbe considerare l’idea di condividerlo con altri inquilini, esterni o parte dei propri legami affettivi, in modo tale da dividere le spese.
Il trasloco e l’arredamento della casa
Un ulteriore aspetto fondamentale riguarda la scelta dell’arredamento: per far sì che venga adempiuto in modo saggio, è utile considerare nel dettaglio ciò che si ha intenzione di portare con sé considerando la grandezza dell’appartamento e le sue caratteristiche.
In molti casi, infatti, esso è già arredato; in caso contrario, si devono valutare i mobili e gli oggetti che più aderiscono ai propri gusti e che si desidera continuare a vedere e ad utilizzare durante la nuova quotidianità.
Inoltre, è fondamentale gestire lo spazio a disposizione progettando ogni singola posizione di ciascun oggetto, in modo tale da personalizzare al massimo il nuovo appartamento.
L’intestazione delle utenze
Un passaggio burocratico imprescindibile è l’intestazione delle utenze. È necessario, infatti, recarsi presso i fornitori di energia per l’erogazione di acqua, luce e gas, per intestare tutto a proprio nome.
L’allaccio e la voltura sono delle procedure che vengono eseguite a seconda della presenza di un nuovo contatore installato nell’abitazione o del solo cambio dell’intestatario, in modo tale da iniziare a ricevere correttamente le bollette.
Inoltre, vi è anche il subentro tra le possibilità da optare, il quale prevede il ristabilimento delle utenze dopo una loro interruzione: ciò prevederà, ovviamente, la riattivazione del contatore.
Il cambio residenza
Uno step burocratico molto particolare è il cambio residenza, il quale prevede che il nuovo proprietario si rechi al Comune di riferimento per compilare gratuitamente o dietro una piccola spesa un modulo dove andranno inseriti i dati anagrafici.
Non esistono requisiti particolari, a parte la maggior età, l’iscrizione all’Ufficio Anagrafe e il possesso di un documento d’identità; tuttavia, è importante sapere che la richiesta del cambio residenza va inoltrata entro 20 giorni dallo stabilimento nel nuovo appartamento.
Inoltre, è necessario informare la Motorizzazione e la propria banca del cambio di residenza, dato che essi dovranno sostituire il vecchio indirizzo con il nuovo.
Risparmiare sulle spese
Una volta eseguite tutte queste procedure, è importantissimo stare attenti alle entrate e alle uscite indipendentemente dal contratto di affitto o di possesso della casa.
È necessario considerare le varie spese legate, ad esempio, alle utenze: in questo caso, è opportuno valutare la possibilità di cambiare fornitore scegliendo un operatore come VIVI energia, che consente di risparmiare sulla bolletta di luce e gas con le sue tariffe.
Oltre alle utenze, bisogna altresì tenere a mente le spese riguardanti il cibo, il telefono, Internet, il canone d’affitto o il mutuo e le spese del veicolo, come l’assicurazione, il bollo, la manutenzione e il rifornimento, oltre alle spese extra. Solo pianificando attentamente i costi fissi ci si potrà togliere qualche sfizio durante i mesi a venire.