Creato dai mindset coach Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, il manifesting è un processo che si basa sul potere dei pensieri e ha come obiettivo quello di raggiungere ciò che si desidera, superando gli ostacoli insiti in noi e i condizionamenti esterni.
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Il manifesting, quindi, coinvolge mente, corpo ed emozioni, sviluppandosi in un modo che va oltre la meditazione, perché si basa sull’immagine creativa, partendo dalla “cultura del fare”. Da qui nascono l’intenzione focalizzata e la creazione di obiettivi, lasciando fuori ciò che sono le convinzioni limitanti.
Si tratta di riuscire a influenzare se stessi riuscendo così a raggiungere i propri obiettivi, attirando esperienze e accadimenti positivi.
Il metodo influencing è applicabile nella vita quotidiana e può accompagnare ogni individuo attraverso un percorso di crescita personale, verso il raggiungimento della felicità, diventando influencer della propria vita e riuscendo così a influenzare la realtà in maniera positiva.
Metodo manifesting: come funziona l’influencing di se stessi
Il metodo influencing prevede 5 step:
1. Identificare ciò che non desideriamo più.
2. Trasformare in favore ciò che si desiderano.
3. Eliminare i paradigmi che condizionano la nostra vita e che diminuiscono l’autostima.
4. Visualizzare concretamente, immergendosi nella sensazione profonda di aver già raggiunto l’obiettivo, attirando circostanze favorevoli.
5. Agire e osare per fare qualcosa di diverso, uscendo dalla comfort zone e superando le paure.
Per fare ciò è fondamentale la tipologia di linguaggio che utilizziamo verso noi stessi, perché le parole possiedono un certo peso e possono creare la realtà desiderata: lo scopo è rivolgersi al proprio Io in modo positivo, importante per generare un futuro di successo e soddisfazioni.
“È importante fare attenzione agli pseudo coach che si improvvisano esperti e millantano formule magiche per raggiungere risultati concreti. Considerare il manifesting come una magia o un insieme di rituali occulti è errato e riduttivo: questa pratica si basa su una solida combinazione di neuroscienze, coaching e psicologia” affermano Alessandro Da Col e Alessandro Pancia.