Con i primi cambiamenti di temperatura è facile avere a che fare con i primi raffreddori. Naso chiuso e tosse sono tra i principali disturbi che dobbiamo combattere e per far ciò è un ottimo alleato il farmaco mucolitico. Tra i più conosciuti e utilizzati troviamo il Fluimucil mucolitico bustine, contenente il principio attivo N-acetilcisteina, che appartiene al un gruppo di medicinali espettoranti – mucolitici. Grazie a questi medicinali sarà più veloce l’eliminazione del muco dalle vie respiratorie.
I raffreddori accompagnati da tosse grassa sono quelli più fastidiosi e lunghi da trattare. Nello specifico la tosse è un atto riflesso che serve come meccanismo di difesa per liberare le vie respiratorie. Quella grassa è una forma di tosse accompagnata da secrezioni di muco nei bronchi. Generalmente è la conseguenza di una infezione di tipo batterico a carico delle vie respiratorie.
Quando usare il Fluimucil
Fluimucil bustine è indicato per il trattamento delle malattie dell’apparato respiratorio a seguito di un consistente aumento della produzione di muco denso e viscoso. Bisogna sempre far riferimento al proprio medico curante che saprà dare la giusta terapia. Attenzione soprattutto alle allergie alla N-acetilcisteina, a sostanze simili o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale che ritroviamo sul bugiardo.
Ad inizio trattamento potrà sembrare di avere un peggioramento delle condizioni mediche, con un aumento del volume del muco bronchiale, cosa assolutamente normale e che indica proprio che il medicinale sta facendo effetto. Se avviene in modalità eccessiva, far riferimento al medico che saprà indicare la giusta modalità per eliminare ed espettorare le secrezioni bronchiali attraverso un drenaggio posturale o la broncoaspirazione.
Normalmente basta assumere una bustina di Fluimucil al giorno, sciolta in un bicchiere con poca acqua. Il sapore gradevole d’arancia renderà più facile l’assunzione che dovrà proseguire per circa 5-10 giorni in base alla gravità. Il medicinale è disponibile in diverse tipologie per assunzioni differenti come sciroppo, bustine e compresse. Secondo le indicazioni va assunto la sera, dopo i pasti.
Come si presenta la tosse grassa?
La tosse grassa si manifesta con differenti modalità: può seguire una prima fase di tosse secca e stizzosa, o essere direttamente in forma produttiva. Può anche presentarsi con disturbi differenti.
È sempre bene intervenire prontamente poiché quando diventa insistente si rischia di andare in contro a patologie che si cronicizzano. Si avrà così un ulteriore disturbo legato proprio alla qualità della vita: si possono avere problemi legati alla concentrazione, al benessere, alle relazioni sociali, come anche alla vita lavorativa e scolastica fino ad arrivare a complicanze anche gravi come traumi alla laringe, strappi muscolari, insonnia, vomito, cefalea, bradicardia, aritmie cardiache, emorragie nasali, incontinenza urinaria sporadica.
Un eccesso di muco, soprattutto se particolarmente denso e viscoso, si deposita lungo le vie aeree e non sarà possibile eliminarlo attraverso le normali funzioni di trasporto mucociliare. La tosse stessa si attiverà per andare a favorire l’eliminazione del muco, ma non sempre basta. I farmaci mucolitici, mucoregolatori e gli espettoranti agiscono proprio per andare a favorire e migliorare questo processo. Il catarro verrà così sciolto per aiutare l’eliminazione attraverso la tosse.
La tosse grassa, con presenza quindi di catarro, avremo la cosiddetta tosse “utile” proprio perchè è quella che andrà ad espellere il catarro in eccesso. Spesso sto tende a cercare soluzioni che eliminino la tosse, perchè fastidiosa e che va a togliere sonno e benessere generale. Ma questa strada è sicuramente quella più sbagliata e che porterà ad allungare il decorso della malattia. La tosse, infatti, va aiutata con l’uso di farmaci espettoranti e mucolitici come il Fluimucil Mucolitico che proprio un “pro-tussivo”, ipoichè andando a sciogliere il catarro potrà aiutare l’eliminazione del muco in eccesso dalle vie respiratorie.
Quando è necessario rivolgersi al proprio medico curante?
Avvisare il proprio medico è sempre una buona norma. Se poi la patologia perdura in modo eccessivo o si hanno conseguenze come quelle che indichiamo di seguito, è necessario consultarlo nuovamente e procedere con un controllo alle vie respiratorie senza aspettare eccessivamente:
- Se la tosse dura per più di tre giorni o comunque si ripresenta ciclicamente
- Quando la tosse è accompagnata da febbre o mal di testa persistente
- Se la tosse produce un suono acuto ed intenso. Potrebbe indicare una laringite e bisognerà quindi procedere con una posologia aggiuntiva
- Quando la tosse assume un suono convulso, indicando la presenza di pertosse
- Fischi o rantoli, causati probabilmente da un corpo estraneo nelle vie respiratorie o da una infezione alle corde vocali.
Buona norma è quella di controllare anche la form del muco una volta espettorato. In base alla fluidità, al colore e alla consistenza, si potrà meglio identificare il tipo di malattia o il punto in cui ci si trova nel decorso della malattia stessa.
Se al momento dell’espulsione il catarro ha un colore molto scuro, o troviamo presenza di striature di sangue è meglio fare una visita medica più approfondita. Attenzione anche a quanto può affiancarsi alla tosse: affanno, dolori al petto, tosse ricorrente di notte, febbre e sudorazione, improvvisa perdita di peso sono campanelli di allarme ed è sempre indicato rivolgersi al proprio medico curante che prescriverà indagini più approfondite.