Vivere con autostima, o meglio, avere un “livello in cui le qualità e le caratteristiche contenute nel proprio concetto di sé sono percepite come positive,” come affermato dall’American Psychological Association, è un traguardo ambizioso per molti. L modo in cui percepiamo noi stessi influisce direttamente sulla nostra visione del mondo circostante.
Secondo lo psicoterapeuta Nathaniel Branden, la chiave per costruire un solido fondamento di autostima include vivere consapevolmente, accettarsi, essere responsabili e sicuri di sé, essere assertivi, essere positivi, porsi degli obiettivi e possedere integrità personale.
La nostra autostima è il risultato di una complessa interazione tra fattori interni, come il nostro auto-giudizio, pensieri, emozioni e comportamenti, e fattori esterni, come gli eventi e i giudizi altrui. Quando questa interazione è negativa, si instaura un atteggiamento passivo verso la vita, rendendo difficile la guarigione delle ferite emotive e degli shock del passato.
Per Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, mindset coach e fondatori di Accademia Crescita Personale Meritidiesserefelice “il primo passo da fare è individuare i sintomi, come se si trattasse di una malattia fisica, iniziando un percorso interiore. Una bassa autostima si traduce in insicurezza, vergogna, sensi di colpa, ansia, pessimismo, scarso spirito di iniziativa, paura del giudizio altrui, dismorfismo, dipendenza dagli altri e senso di inadeguatezza. Questi sintomi si amplificano quando la persona deve abbandonare momentaneamente la propria zona di comfort per affrontare situazioni stressanti che la mettono a disagio, come occasioni di lavoro in cui viene confrontata con colleghi e competitor oppure situazioni extra lavorative di tipo sociale”.
Fatto questo primo grande passo, occorre mettere a fuoco le cause che hanno determinato una bassa autostima.
“Un’infanzia difficile avrà un impatto negativo in età adulta, soprattutto se, tra i banchi di scuola e in famiglia, gli insegnanti non tengono conto delle peculiarità dei singoli alunni e i genitori non accettano i propri figli per come sono, risultando assenti e severi – dichiarano Alessandro Da Col e Alessandro Pancia – non dobbiamo dimenticare, infatti, che un bambino ipersensibile sarà maggiormente traumatizzato da una critica eccessivamente negativa e da episodi di trascuratezza rispetto ad uno che non lo è. Altre cause scatenanti possono essere il bullismo, l’emarginazione, le cattive compagnie, le esperienze traumatiche come i lutti e gli abusi psicologici e/o sessuali, l’appartenenza a gruppi sociali particolari o minoritari, l’autosuggestione sul proprio aspetto fisico e psicologico ed obiettivi di vita irrealistici che provocano frustrazione”.
Consigli per un’autostima positiva
- Uscire dalla zona di comfort: Prendere decisioni autonome, essere curiosi e sperimentare nuove abitudini aiuta a superare la zona di comfort che, seppur protettiva, a lungo andare può limitare il benessere.
- Evitare il confronto: Ogni individuo è unico, con tratti distintivi. Il confronto con gli altri è tossico e genera energia negativa. Concentrarsi sul proprio percorso è essenziale per costruire un’autostima solida.
- Individuare la propria qualità primaria: Riconoscere e valorizzare la qualità distintiva che può essere sfruttata sia nella vita professionale che in quella privata.
- Imparare a dire no: Non compiacere continuamente gli altri e imparare a dire no quando necessario aiuta a stabilire confini sani.
- Autoelogiarsi: Mettere in evidenza le proprie qualità positive è un passo importante verso la costruzione di un’autostima positiva.
- Esprimere l’insicurezza: Mostrare l’insicurezza è il primo passo per diventare propositivi e affrontare le sfide in modo costruttivo.
- Riconoscere le emozioni: Imparare a riconoscere e affrontare le emozioni contribuisce alla crescita personale.
- Circondarsi di persone autentiche: Le relazioni positive con persone autentiche che apprezzano chi siamo sono fondamentali per il benessere emotivo.
- Prendersi cura di sé: Praticare attività fisiche, consultare uno psicologo o seguire un percorso di mindfulness contribuisce al benessere fisico e mentale.
- Inseguire obiettivi realistici: Evitare aspettative eccessivamente alte per ridurre la discrepanza tra le aspettative e la realtà.
Esercizi proposti dagli “Ali del web”
- Praticare l’auto-compassione: Essere gentili e generosi con sé stessi, evitando auto-giudizi severi.
- Scrivere una lettera a sé stessi: Raccontare chi siamo, le nostre qualità e successi passati, concludendo con parole di sostegno.
- Tenere un diario di gratitudine: Appuntare quotidianamente cose positive nella propria vita per sviluppare un atteggiamento positivo.
Il percorso verso un’autostima positiva richiede quindi impegno e consapevolezza, ma seguendo questi consigli e esercizi, è possibile intraprendere un viaggio significativo verso la scoperta e il potenziamento del proprio valore personale. Provare per credere!