Un film di Anna Novion. Con Ella Rumpf, Clotilde Courau, Jean-Pierre Darroussin, Julien Frison e Sonia Bonny.
Titolo originale “Le Théorème de Marguerite”. Drammatico, durata 112 minuti – Francia, Svizzera 2023 – Wanted uscita giovedì 28 marzo 2024.
Il film racconta le vicissitudini di Margherita Hoffman (Ella Rumpf), mente brillante del corso di matematica alla Scuola Normale Superiore. Durante l’esposizione del proprio lavoro, alla presenza di diversi ricercatori, si rende conto di aver commesso un errore a causa dell’intervento di Lucas (Julien Frison), nuovo arrivato da Oxford e preferito dal professor Werner (Jean-Pierre Darroussin), relatore di entrambi.
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Questo evento fa crollare il castello di certezze e razionalità di Margherita, permettendole di uscire dal suo isolamento sia fisico che intellettuale. Il cambiamento la porta a vedere per la prima volta il mondo vivo e palpitante della giovinezza che le appartiene. Grazie alla sua nuova amica Noa (Sonia Bonny), con la quale condivide l’appartamento, Margherita osserva una realtà spontanea e sensuale che la attrae e la aiuta a sentirsi più a suo agio nel mondo circostante.
Il film mette in risalto le strette connessioni tra razionalità ed emotività, mettendo in evidenza l’impossibilità della presenza dell’una senza l’altra. Razionalità matematica costituita da ragionamenti e letture, difficili senza la presenza di una grande passione che spinge alla ricerca della verità sia nella dimostrazione del teorema, che nella verità su di sé. Margherita si rende conto della presenza della matematica nella vita quotidiana e questo la porterà alla periferia di Parigi, tra partite clandestine di Mahjong e ristoranti cinesi dandole la possibilità di mettere in pratica le proprie capacità e conquistando sicurezza e autostima.
Un tema non di poco conto che viene messo in risalto durante il film è la difficoltà per una donna, all’interno di un ambiente prettamente maschile, di avere le stesse possibilità e la stessa considerazione che potrebbe ricevere, nelle stesse circostanze, un uomo. Questa condizione accentua la fragilità della protagonista e una percezione del fallimento come irrecuperabile.
Anche per chi, come me, non capisce molto di matematica è facile intuire la bellezza e l’emozione del ragionamento grazie all’ottima interpretazione dell’attrice protagonista (vincitrice ai César Awards 2024) e alla capacità della regista di dare il giusto ritmo alla storia mantenendo viva l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film.