Eloise è un brand nato dall’aspirazione di creare gioielli che uniscano bellezza, energia e versatilità.
La fondatrice, Maria Claudia Miller Bergerie, profondamente influenzata dalle sue radici peruviane e dal suo percorso multiculturale in Europa, ha fuso tradizione e modernità per offrire pezzi unici, realizzati artigianalmente e arricchiti da pietre naturali.
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Questa intervista esplora le ispirazioni dietro il brand, la filosofia che lo guida e la passione per l’artigianato italiano, con l’obiettivo di far rivivere il valore dei gioielli fatti a mano in un mondo sempre più orientato al digitale.
Intervista a Maria Claudia Miller Bergerie, fondatrice del brand di gioielli Eloise
Qual è stata l’ispirazione dietro la creazione del brand Eloise? Eloise nasce con un sogno, quello di offrire gioielli con pietre naturali dal gusto contemporaneo, ricchi di energia e colore, ma che possano essere indossati tutti i giorni. Dietro al brand, c’è la mia storia che è una storia multiculturale. Mi sono trasferita in Europa a 17 anni e l’incanto di questo continente, il suo artigianato, le sue diverse lingue e il suo progressismo mi hanno cambiato, lasciando però intatte le mie radici peruviane. Sono nata in Perù, un paese ricco, pieno di contrasti, di colori, e questo si riflette nei gioielli Eloise. Le ispirazioni sono tante, Eloise è un gioiello intimo, ma continuamente in viaggio, gioielli dall’impronta moderna, versatile e cosmopolita. L’ispirazione dietro Eloise è in continua evoluzione: si basa sulle emozioni, sui sentimenti suscitati dall’osservazione e dalle contemplazioni di paesaggi, forme della natura, conversazioni e scambi multiculturali, momenti che nella vita ti colpiscono, lasciando un ricordo indelebile. C’è chi documenta la sua vita tramite i social, a me piace l’idea di raccontarsi attraverso gioielli.
Come descriverebbe la visione e la missione del suo brand di gioielli? Eloise ha come missione la creazione di gioielli con pietre naturali dal design contemporaneo, lavorati in modo artigianale, ricchi di energia e colore, offrendo il lusso di indossare autentiche gemme colorate e preziose tutti i giorni. La nostra vision è quella di offrire una gioielleria di alto livello, da tramandare fra generazioni, a prezzi che rispecchiano a pieno la qualità dei prodotti, lavorata a mano in Italia, sostenendo l’artigianato locale. Gioielli che trascendono l’età e il tempo, che evidenziano la bellezza del lavoro manuale, dove ogni orafo lascia la sua impronta, simbolo di distinzione e unicità, e ogni pezzo racconta una storia. Non solo accessori, ma veri custodi di ricordi e costante invito a vivere la vita così com’è: Perfectly Imperfect.
Ci sono elementi particolari che caratterizzano le sue collezioni rispetto ad altri brand di gioielli? Se parliamo unicamente a livello di design, dobbiamo menzionare sicuramente l’utilizzo della finitura opaca nei gioielli, simbolo di raffinatezza delle nostre creazioni. Questo effetto lavorato manualmente rende ogni gioiello decisamente versatile e facile da indossare sia a chi ama l’effetto gold che non. I nostri sono gioielli da scoprire, pieni di dettagli rigorosamente lavorati a mano. Un semplice castone, può essere ricco di micro sfaccettature, un brillante pavé di pietre, può nascondere un complesso incastro di gemme di varie dimensioni. I disegni giocano spesso con angoli, curve, forme geometrie e sinuosità. Ricordo sempre quando per il motivo moon dei nostri gioielli, cercavamo di realizzare una sfera, e la mia orafa mi disse “non sono Giotto”, la forma sarà irregolare, e io sono rimasta più che contenta di abbracciare questa irregolarità che rende ogni sfera unica. Inoltre parliamo di gioielli ultra versatili e dinamici, concepiti per elevare dai look più casual a quelli più eleganti con un solo dettaglio. Infine, i gioielli Eloise sono realizzati alla Casa dell’Orafo di Firenze, palazzo storico vicino al Ponte Vecchio dove esperti artigiani lavorano con metodi di oreficeria tradizionali per offrire gioielli unici da secoli. Altri importantissimi elementi distintivi sono i nostri materiali. Attualmente il mercato della gioielleria è, da un lato saturo di gioielli low cost privi di valore, dall’altro lato troviamo brands che utilizzano pietre naturali preziose e colorate, ma posizionati unicamente in cima alla piramide, escludendo una grande fetta di mercato. I gioielli Eloise sono realizzati unicamente in metalli puri. Ogni creazione è offerta sia in oro 18k che in argento sterling 925. L’oro 18k è rigorosamente pieno. Oggi giorno, i gioielli in oro sono spesso vuoti e molto deboli. Per i gioielli in argento placcati oro, usiamo una tripla placcatura con 3 micron d’oro 18k, molto spessa e resistente, superiore alla media del mercato. Abbiamo deciso inoltre di usare pietre naturali, autentiche, dove l’una è diversa dall’altra, scelte da me personalmente e incastonate a mano in Italia. Gioielli di valore dove ogni pietra è apprezzata per la sua rarità, irregolarità con le sue inclusioni e imperfezioni, ottenendo gioielli irripetibili e mai uguali.
Può parlarci della sua collezione più recente? Quali sono i temi o i motivi predominanti? La nuova collezione, in uscita fine settembre si chiama Oasis. Frutto di una profonda ricerca sul presente, Oasis incarna l’essenza della bellezza naturale, dove design ed emozione si fondono in perfetta armonia per trasmettere tranquillità, gioia e speranza. La collezione è un omaggio alla semplicità e all’eleganza del minimalismo che incontra la natura in tutte le sue manifestazioni più incantevoli, da tranquille oasi a tramonti infuocati riflessi in acque cristalline, fino alla danza delle dune di sabbia. Ispirata alle forme fluide e sinuose di affascinanti paesaggi desertici, la collezione Oasis è un’espressione di design contemporaneo e ricercato, caratterizzata da giochi scultorei di pieni e vuoti dall’effetto materico. I gioielli presentano così, superfici con incavi intercalati in modo asimmetrico, tutti rigorosamente fatti a mano; impreziositi da giocosi e luminosi micro pavé di diamanti bianchi e diamanti cognac. Ogni elemento è studiato per offrire bellezza visiva e una sensazione tattile di splendore e artigianalità. La collezione presenta la collana Oasis dalle curve delicate e forme organiche. L’anello Mirage con un design eclettico, realizzato per infondere calma e relax, permettendo di esplorare forme senza affaticare occhi e mente. Il bracciale Sahara, modello bangle ultra versatile che unisce proporzioni equilibrate e superfici tattili. E infine gli orecchini Eden, modello huggie dalle forme scultoree, che abbraccia il lobo con un un inaspettato twist finale, abbinando l’eleganza con un tocco di ironia.
Quali materiali e tecniche vengono utilizzati nella creazione dei gioielli Eloise? Ogni creazione è offerta sia in oro pieno 18k che in argento sterling 925. Per i gioielli in argento usiamo una tripla placcatura con 3 micron d’oro 18k, molto resistente, superiore alla media del mercato. Abbiamo deciso inoltre di utilizzare autentiche pietre preziose e colorate unicamente naturali, dove l’una è diversa dall’altra, selezionate da me personalmente e incastonate a mano in Italia. Siamo inoltre felici di annunciare che dalla nostra prossima collezione tutti i diamanti saranno conflict-free, conformi al Kimberley Process. Le tecniche di lavorazione prediligono il non utilizzo di strumenti digitali, gioielli slow. Fra le tecniche usiamo l’antico metodo della fusione a cera persa e il brossaggio manuale per dare l’effetto opaco ai nostri gioielli.
Come sceglie i materiali per le sue collezioni? Li scelgo in prima persona, avvalendomi di fornitori di fiducia 100% Italiani. Lavoro con piccole realtà. Offrire gioielli artigianali italiani ci permette di usare oro riportato a puro, non oro estratto ex-novo dalle miniere che invece si usa per ad esempio componenti industriali. Per quanto riguarda le pietre naturali, abbiamo anche in questo caso fornitori nella città di Firenze, aziende familiari, esperte in gemmologia da generazioni. Le gemme sono sempre scelte da me in modo scrupoloso, optando per i colori più brillanti e i tagli migliori. Spesso le collezioni partono da un’idea, dopodiché scegliamo subito le pietre, per poi continuare con la progettazione dell’idea, poiché le gemme per me sono parte fondamentale e non accessoria. Siamo inoltre felici di annunciare che dalla nostra prossima collezione tutti i diamanti saranno conflict-free, conformi al Kimberley Process.
Come avviene il suo processo creativo, dall’idea iniziale al prodotto finito? Il processo creativo è atipico, e con un utilizzo limitato di strumenti digitali per dare ancora più originalità al prodotto. Si parte dalle emozioni, poi declinate in un immaginario collettivo e un’idea precisa di forma che può essere tramite uno schizzo o una modellatura con materiali di recupero. Le idee vengono poi discusse insieme alla mia orafa, persona fondamentale e protagonista nella progettazione, che permette di trasformare il tutto in un campione. Il campione non è mai perfetto, e viene quindi testato e sdiffettato cercando un buon bilanciamento tra forma, peso, tridimensionalità, visibilità delle pietre e anche importantissimo il prezzo finale che si vuole mantenere per un determinato gioiello. Questa parte è spesso la parte più lunga, e che molte volte cambia per adattarsi alle caratteristiche delle pietre naturali. Le pietre sono scelte in base alle loro caratteristiche di colore, in linea con l’idea di collezione, ma anche in base alle loro caratteristiche tecniche. I gioielli Eloise non hanno dimensioni enormi e per questo, lavorare con pietre naturali in tagli piccoli è una vera sfida, poiché si deve cercare il più possibile una uniformità di colore, spessore e taglio. Una volta ottenuto il campione definitivo, attraverso la tecnica della cera persa, si crea la matrice in gomma, dopodiché si procede alla fusione di ogni pezzo che compone il gioiello. Subito dopo inizia la fase di montaggio, parte molto complessa. I pezzi della fusione sono davvero grezzi, e quindi c’è tanto lavoro prima di poterli montare. Si procede solo dopo all’incisione e punzonatura e infine alla delicata incastonatura manuale delle pietre. Stiamo molto attenti a questa fase poiché ogni incastonatore ha la sua mano. La fase finale è la brossatura e pulitura del gioiello manualmente e con ultrasuoni. Se il gioiello è in oro 18k allora è pronto per passare il controllo qualità. Altrimenti se il gioiello è in argento placcato, questo viene inviato ad Arezzo da ditte esperte di placcatura, dove si applicano 3 micron d’oro 18k. Il gioiello poi ritorna a Firenze per un ultimo controllo qualità.
Quali sono le sfide principali che incontra durante la creazione di una nuova collezione? Le sfide sono diverse quando si è un brand piccolo. Dalla ricerca di fornitori esperti, ma soprattutto affidabili, impegnati e aperti ad abbracciare nuovi brand. In merito alle pietre, anche questo è un topic ogni volta per i tempi di fornitura, e la ricerca di una continuità e uniformità, per quanto possibile, sui tagli e soprattutto i colori. Il mondo delle pietre naturali non è un mondo semplice.
Quanto è importante la sostenibilità nella produzione dei suoi gioielli? Importantissimo. Facciamo parte del settore della gioielleria artigianale italiana e utilizziamo quindi oro riportato a puro, mai oro estratto ex-novo. In questo momento storico, il marketing nella gioielleria è più potente che mai, ma anche più vago e meno veritiero. L’oro che utilizziamo in Eloise è reperito da fornitori Italiani dedicati esclusivamente al saggio e alla raffinazione dell’oro. Certo il recupero dell’oro ha sempre un suo impatto, ma non parliamo di danni a livello di estrazione e mineraria. In Eloise ci siamo posti l’obiettivo di aiutare il nostro pianeta. Alcune fra le nostre iniziative includono l’utilizzo di packaging fatto da legno certificato,compostabile e biodegradabile. Il nostro impatto in termini di CO2 è inferiore agli standard del settore poiché l’intera catena di produzione è situata in Italia. Inoltre,piantiamo un albero per ogni acquisto, sostenendo vari progetti di riforestazione in tutto il mondo. Infine, collaboriamo con esperti gemmologi per garantire che tutte le nostre pietre siano 100% naturali e provenienti da fonti affidabili.
Sta esplorando nuove tecnologie o approcci innovativi nel design e nella produzione? Teniamo d’occhio metodi di lavorazione innovativi, qualora la progettazione di qualche forma o parte di una forma che potremmo fare in futuro lo possa richiedere. Ad ogni modo, sono proprio i metodi di lavorazioni tradizionali e manuali che si stanno perdendo e teniamo a cuore trasmettere il valore di tutto questo, che rende i gioielli davvero unici, una bellezza che si trova ormai solo nei gioielli vintage.
Qual è il tipo di cliente a cui si rivolge principalmente il suo brand? Amante dei gioielli handmade, amanti delle pietre naturali, amanti dei gioielli di nicchia, non di massa, amanti dei gioielli da intenditori. Persone che amano raccontarsi attraverso i gioielli in modo sussurrato, dove ogni pezzo è significativo e profondo, non scontato.
Come ritiene che i suoi gioielli si inseriscano nel guardaroba di una persona moderna? Questa è una domanda facile, si inseriscono in modo naturale. I gioielli sono come una seconda pelle. Ogni gioiello Eloise è pensato per essere versatile, questo è un punto fondamentale per me. A volte scarto gioielli poiché troppo summer, troppo sera, troppo specifici per qualche momento della giornata. Per me se un gioiello ti piace, devi poter usarlo day to night, con un little black or long dress e con un paio di jeans e canottiera, ed è così come lo vediamo nei nostri clienti.
Ha piani per espandere il marchio in nuovi mercati o introdurre nuove linee di prodotto? Si, al momento ci stiamo focalizzando in far conoscere il brand ed entrare in negozi multimarca online e offline. Ci interessa molto l’America, abbiamo già iniziato a fare dei test lato digital marketing in questo mercato.
Quali sono le sue aspirazioni per il futuro del brand Eloise? Attualmente esistono soprattutto in America brands che puntano ad una gioielleria chiamiamola demi-fine, il che dimostra la domanda per questo tipo di prodotti. Ma nessuno di questi è Made in Italy ed è handmade nel cuore della città di Firenze da orafi esperti. Ecco la nostra grandissima opportunità. Concorderete con me che è assurdo che in un paese come l’Italia, con la quantità di marchi di lusso a cui ha dato vita e la grande tradizione artigiana, non sia fra i primi paesi ad esportare questo genere di gioielleria. Ecco il potenziale incredibile di Eloise, con un processo di lavorazione artigianale, atipico e antico meno digitale, più slow, ma cool e che trasmetta valore alle nuove generazioni.
Ci sono designer o artisti che ammira e che influenzano il suo lavoro? Si, mi piace l’aspetto whimsical di Irene Neuwirth e la voglia di esplorazione di Ileana Makri. Amo l’arte contemporanea astratta e ammiro molto l’artista peruviano Alejandro Fernandez, che attraverso l’uso materico del colore e diverse tecniche di pittura, mixa forme geometriche, racconti personali orizzonti e paesaggi mentali che ricostruiscono un mondo interiore in modo atemporale.
Può condividere un consiglio per giovani designer che desiderano entrare nel mondo della gioielleria? Einstein diceva “ogni forma che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”. Ci rimane che godere della bellezza della natura, e trovare cosa smuove il nostro cuore in modo viscerale. Partendo da questo presupposto, creare gioielli diventa un modo spontaneo di esprimersi.