La 34ª edizione della 080 Barcelona Fashion si è conclusa con grande successo, confermando il suo impegno verso la sostenibilità e promuovendo l’internazionalizzazione. Questo evento ha registrato un notevole aumento rispetto alla precedente edizione di aprile, con oltre 17.500 partecipanti accreditati, tra cui giornalisti, influencer, visitatori e professionisti del settore.
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080 Barcelona Fashion: una piattaforma internazionale di riferimento
Con la partecipazione di 552 giornalisti e content creator, di cui 100 provenienti da paesi come Italia, Francia, Regno Unito e soprattutto Stati Uniti, la 080 Barcelona Fashion si è affermata come una delle vetrine di moda più importanti a livello internazionale.
L’evento ha inoltre ottenuto una forte copertura digitale, con la trasmissione degli show in streaming su Instagram e YouTube, raggiungendo un vasto pubblico globale.
Impegno per la sostenibilità: il progetto 080 Reborn
La sostenibilità è stata uno dei pilastri centrali di questa edizione, con l’iniziativa 080 Reborn che è tornata in passerella per il terzo anno consecutivo. Questa iniziativa, supportata dall’Agència de Residus de Catalunya e Girbau LAB, ha presentato una collezione realizzata interamente con abiti recuperati da centri di smistamento dei rifiuti tessili e negozi di seconda mano.
L’obiettivo è stato quello di promuovere il riciclo e il riutilizzo nel settore della moda, mettendo in luce nuove possibilità creative.
Le sfilate dell’ultima giornata
L’ultimo giorno dell’evento ha visto protagonisti designer di spicco come Zoe Oms, Alvar Merino, Gau, Reveligion, Habey Club, Paolo Leduc e 080 Reborn.
Zoe Oms ha presentato la collezione “Ribbons & Ruffles”, una reinterpretazione dei canoni di bellezza imposti alle donne, con capi bianchi dal tocco di romanticismo oscuro e nostalgia.
Alvar Merino ha debuttato con la collezione “Cicatrius”, che esplora il rapporto tra l’individuo e la sua “copertura” esterna, utilizzando tessuti e tonalità che evocano elasticità e vulnerabilità.
Gau, nato in Uruguay e attualmente a Valencia, ha portato in scena “Néctar”, una collezione che celebra la natura e l’artigianato, con forme geometriche e volumi ispirati alle strutture greche.
Reveligion ha sfilato con “The Bloom”, una celebrazione della speranza e della luce nei momenti bui, con tessuti in tulle e tocchi floreali di gioielli realizzati in collaborazione con la designer Esther Amo.
Habey Club ha presentato “Obsessed”, una riflessione sull’ossessione per il lavoro e il suo impatto sulla vita quotidiana, con capi che esplorano la routine e la fatica inconscia.
Paolo Leduc ha chiuso la giornata con “Sons of Tailoring”, una collezione ispirata alle sue origini spagnole e francesi, che gioca con la distorsione delle forme classiche e l’uso di stampe digitali.
Un impegno verso la moda circolare
Con il motto “Fes que la moda duri” (fai durare la moda), la 080 Barcelona Fashion ha ribadito il suo impegno verso la moda circolare, promuovendo il riutilizzo dei tessuti per ridurre gli impatti ambientali legati alla produzione di nuovi capi. Gli stilisti Fermín + Gilles hanno curato 31 look interamente realizzati con materiali di recupero.