La cucina, luogo della cura e della convivialità all’italiana per eccellenza, è anche una grandissima fonte di stress per clienti e progettisti. Eletta ormai a status symbol delle abitazioni, la cucina è forse l’ambiente che più di ogni altro genera notti insonni e infiniti ripensamenti.

Tutto deve essere esteticamente sorprendente per lasciare a bocca aperta gli ospiti, ma anche pratico e funzionale, perché sarà soggetto a uso intenso. Per correre in soccorso di interior designer e clienti disorientati, ecco una piccola guida ai 5 elementi da non trascurare nella progettazione delle cucine.

Rivestimenti cucina: cosa scegliere e perché

Originalità, resistenza nel tempo, facilità nella pulizia, ma soprattutto forte impatto estetico: sono questi i requisiti che un rivestimento per la cucina moderno deve soddisfare.

Vediamo insieme cosa non dimenticare quando si progetta una cucina:

1. Resistenza e durabilità

Essere resistente all’usura e durare: da qui nasce l’esigenza di un materiale in grado di rispondere a queste necessità, valorizzando gli ambienti e allo stesso tempo riducendo tempi e costi di manutenzione sul lungo termine.

Tra i materiali classici per i rivestimenti in cucina ci sono il marmo, lussuoso, ma estremamente delicato e costoso, e il legno, accogliente, bello da toccare, ma che richiede moltissime attenzioni per mantenersi sano e pulito. La scelta di questo elemento richiede molte riflessioni: bisogna considerare il budget e anche i propri desideri, non solo estetici ma quotidiani.

Un’alternativa sempre più popolare è oggigiorno, che risponde perfettamente alle necessità di resistenza e durabilità, è quella del gres porcellanato, una scelta che permette di coniugare le esigenze estetiche più ambiziose con la serenità di una gestione quotidiana senza stress. Sicuramente la combinazione ineguagliabile tra caratteristiche chimiche e fisiche e la straordinaria resa estetica. Questo materiale infatti è altamente resistente a urti e graffi, non si deforma se esposto a variazioni anche importanti di temperatura e non è poroso; quindi, non è soggetto a infiltrazioni di acqua e alle macchie causate dalla caduta di liquidi. A tutto ciò, poi, unisce una riproduzione fedele e dettagliata dei materiali esteticamente più amati, come il legno, la pietra o il marmo.

2. Un layout bello ma funzionale

Il secondo focus necessario è sul layout, che non dovrebbe mai prescindere dal cosiddetto triangolo ergonomico, quello formato da frigorifero, lavello e fuochi. Il percorso tra questi tre punti, infatti, dovrebbe essere il più agile e veloce possibile, per ottimizzare i tempi e rendere confortevoli le operazioni in cucina.

3. Progettazione cucine: l’importanza della luce

La combinazione ideale prevede sfruttare al massimo la luce solare e integrare con luce artificiale strategica. Comunque sia, in cucina bisogna vedere bene quello che si fa.

Si può giocare all’infinito con strisce LED per i dettagli di design e luci soffuse, ma la base deve essere la garanzia di un’illuminazione sufficiente a operare in sicurezza e con comfort visivo.

È bene, quindi, scegliere luci alte e perpendicolari al piano, per tagliare, impastare, pulire e muoversi in sicurezza e senza stancare lo sguardo.

4. Spazio per stoccare

Uno degli errori più frequenti quando si progetta una cucina, forse perché difficile da anticipare, è prevedere e organizzare sufficiente spazio di stoccaggio.

Stoviglie, pentole, utensili e piccoli elettrodomestici richiedono spazio e facilità di accesso, altrimenti rischiano di essere dimenticati. Occorre prevedere quindi cassettoni estraibili, anche su più livelli, e sfruttare anche gli angoli, fonte di spazio inaspettato.

5. Lo studio degli elettrodomestici

Sembra un consiglio banale, ma è bene ribadire l’importanza di approfondire davvero la riflessione sugli elettrodomestici da installare in casa.

È bene, infatti, acquistare solo ciò di cui si ha davvero bisogno e che sia compatibile con il proprio stile di vita e le proprie esigenze.