Brevi cenni… su uno degli accessori che “volenti o nolenti” non passerà mai e poi mai di moda… perché in un modo o nell’altro, riesce sempre a toccare (e ad attraversare vincente) ogni tipo di “giro e rigiro” della moda.
Le bretelle – lasciando decisamente un segno – non hanno infatti mai guardato tendenze di stagione – abbracciando invece una pura visione dello stile senza tempo.
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Nulla è sfuggito e… sfugge… a questo accessorio che veste: l’intellettuale e l’alternativo, l’hipster e il classico, il vecchio e il nuovo, il leggero e l’impegnato e tutto in una continuità di tinte, larghezze, incroci sulla schiena – ad X o ad Y – e agganci con le clip o le asole a sostegno (fin dai tempi della Rivoluzione Francese) dei pantaloni maschili e perché no … negli anni, anni, anni e anni anche femminili.
Dai modelli inventati e venduti nel 1822 a Londra da Albert Thurston fino al cinema con le bretelle sullo schermo indossate da Cary Grant e Gary Cooper.
Ma anche sulle passerelle della moda internazionale dove si allargano anche alla donna e al suo guardaroba. Ecco allora le bretelle dare alla silhouette femminile, un tocco garçonne o scegliere di essere abbinate agli shorts e alla canotta ma non solo… per poi venire plasmate e trasformate verso soluzioni nuove.
Quali? Tra queste per esempio indossarle al contrario non con l’intreccio sulla schiena quindi… ma invece sul davanti come le propose in una sfilata Emporio Armani. Soluzioni inusuali che solo un accessorio così impregnato di storia e modernità può rendere tali.
Fonte foto: SplitShire da Pixabay