Abbiamo incontrato Morena Porta, Marketing & Communication Director di Wiko South of Europe, per scoprire la nuova View3 Collection del brand franco-cinese.
Parliamo dei prodotti che avete presentato oggi. Che particolarità hanno? Perché dovrebbero attirare il pubblico? La View3 Collection è la collezione che rappresenta il DNA dell’azienda Wiko, noi siamo il lusso democratico. Cosa facciamo? Normalmente andiamo a vedere quelli che sono i trend tecnologici del momento e quelli più desiderati dal pubblico e li democratizziamo, portandoli ad un prezzo più accessibile al pubblico. Con la View3 Collection abbiamo democratizzato la tripla fotocamera presente si View3 e su View3 Pro, con uno schermo full screen di dimensioni considerevole: in base al modello ci aggiriamo sui 6 pollici di grandezza. Oggi a Milano introduciamo View3 Lite, che va a completare la collezione presentando un displey full screen con una doppia fotocamera. La batteria caratterizza tutta la collezione, garantendo la durata di due giorni ad uso intensivo. Smartviser ha testato i prodotti e ha segnalato 59 ore di utilizzo e di durata della batteria. Il design è un altro cavallo di battaglia di View3, si tratta di un design estremamente piacevole caratterizzato da colorazioni di tendenza, il tutto ad un prezzo estremamente interessante. In questo momento, all’interno della loro fascia prezzo, sono prodotti che rappresentano una scelta molto molto positiva.
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Non pensate che questa vostra politica di prezzi possa creare uno svantaggio agli occhi di chi va a comprare uno smartphone, che potrebbe pensare di acquistare un prodotto meno valido proprio perché meno costoso? Assolutamente no. I dati ce lo confermano. Il nostro è un mercato maturo quindi un mercato che registra un segno negativo: vendiamo meno pezzi. Il prezzo medio si sta alzando, ma i numeri maggiori di vendita si registrano intorno ad un prezzo che si aggira sui 200 euro; più della metà dei prodotti venduti copre la fascia che va da zero a 200 euro. È proprio lì, all’interno di quella fascia di prezzo, che Wiko opera il suo business, proponendo un prodotto competitivo con device della stessa fascia prezzo.
State pensando, in futuro, di andare nella direzione di altri brand, magari con smartphone pieghevoli o altre tecnologie? Se il mercato lo richiederà sì. Ci tengo a sottolineare che Wiko è un’azienda nata per democratizzare la tecnologia, noi non siamo degli innovatori. Noi vediamo quali sono le tendenze che il mercato richiede e le andiamo a democratizzare, rendendole accessibili alla massa ad un prezzo assolutamente vantaggioso. Lo facevamo in passato e lo facciamo ancora.
Voi vi sentite più francesi o più cinesi? In realtà abbiamo una doppia anima. Siamo nati in Francia a Marsiglia e da subito ci siamo appoggiati, per ingegnerizzazione e produzione dei prodotti a una holding (gruppo Tinno) proprietaria di Wiko, che ha comunque deciso di lasciare a Marsiglia tutto l’aspetto legato al design del prodotto. Conserviamo un cuore più lifestyle che è europeo, dato appunto dalla presenza dell’headquarter ancora a Marsiglia, è poi abbiamo un cervello tecnologico dove andiamo a ingegnerizzare e sviluppare che ha base a Schenzhen. Doppia anima e doppio passaporto.
Le difficoltà che stanno avendo altri brand legate a note situazioni politiche, che ripercussioni possono avere sul mercato e di conseguenza su di voi? Sul mercato in questo momento mi riservo di non commentare, perché non ci sono strumenti per poter fare una previsione abbastanza attendibile. Per quanto riguarda Wiko posso invece dire che di recente siamo sbarcati negli Stati Uniti con una partnership con il quarto operatore statunitense che è Sprint. Siamo confortati dal fatto che, in questo momento, gli Stati Uniti, per noi, non rappresentino alcun tipo di barriera.
Quale sarà la prossima mission di Wiko? La prossima mission verosimilmente sarà il 5G, che andrà di nuovo a muovere il mercato e ci potrà far avere nuovamente una crescita. Il 5G è ipotizzabile che diventerà di massa nel corso del 2020, ma in questo momento noi ci stiamo già lavorando, pensando a tutto un ecosistema che ruoterà attorno a questa nuova tecnologia.
Fonte foto: Wiko Italia