Il rabarbaro – il cui nome deriva dal greco Rha, che può voler dire letteralmente sia pianta che Volga, che sarebbe il fiume presso il quale fu coltivato per la prima volta – è una pianta erbacea perenne simile al sedano, ma ciò che la differenzia e contraddistingue sono le lunghe coste tinte di un irresistibile rosso o rosa, l’incredibile altezza della pianta che può superare i 2 metri, e le grandi foglie che possono raggiungere un diametro di 50-80 cm.
La raccolta del rabarbaro avviene durante il periodo primaverile e nei mesi d’estate, in particolare a cavallo tra maggio e giugno.
Le specie di rabarbaro più diffuse sono di origine orientale, in particolare provenienti dal Tibet e dalla Cina, ma la sua coltivazione e crescita naturale sono ormai diffuse in gran parte d’Europa.
Fin dai tempi antichi il rabarbaro veniva usato a scopi ornamentali, ma erano le popolazioni orientali, soprattutto i cinesi e i mongoli, a farne un uso medico. Ed è proprio il rabarbaro di tipo cinese, il Rheum Palmatum – considerato tra l’altro quello più pregiato insieme al rabarbaro Officinale – a essere la variante più consumata e conosciuta al mondo.
Molte le varietà del rabarbaro, tra cui le più note sono:
- Queen Victoria, con gambi di colore verde-rosa e un ottimo mix tra dolcezza e acidità
- Glaskins Perpetual, che produce lunghi steli di colore rosso, succosi e con un sapore unico
- Champagne, che produce lunghi steli bianchi con venature rosa
- Goliath, la varietà più grande che potrete trovare, con gambi di oltre 90cm. La colorazione è rossa anche se è verde a maturità completata.
- Palmatum, una specie asiatica conosciuta anche in Europa da cui si possono ricavare amari e caramelle. Le sue foglie sono molto grandi e di colore verde intenso, anche se tendono al rosso nei periodi freschi dell’anno.
Proprietà e benefici del rabarbaro
- É ricchissimo di acqua e di una grande varietà di minerali tra cui potassio (in maggioranza), calcio, fosforo e magnesio
- Possiede una buona varietà di vitamine tra cui il Beta carotene e numerosi antiossidanti
- É estremamente povero di calorie (consumando 100 grammi di rabarbaro si ha un apporto calorico di sole 21 Kcal), il che lo rende perfetto come ingrediente nelle diete dimagranti
- É utile per l’intestino e per l’apparato digerente perché favorisce il corretto funzionamento della bile e la secrezione dei succhi gastrici; non a caso in Italia lo Zucca, l’amaro milanese a base di rabarbaro è un’icona dei digestivi alcolici
- Stimola l’appetito
- Può regolarizzare il ciclo alle donne che hanno problemi di amenorrea
- É ritenuto un efficace lassativo naturale (attenzione però a non esagerare)
- La potente azione antinfiammatoria del rabarbaro lo rende una pianta adatta a un uso esterno con impacchi cicatrizzanti per curare scottature e ferite
- L’abbondante presenza di fibre alimentari facilita l’eliminazione del colesterolo cattivo rendendolo un fedele alleato contro le malattie cardiovascolari
- Aiuta l’attività neuronale prevenendo l’Alzheimer
- Migliora la qualità della pelle
- É indicato nel trattamento delle malattie croniche del fegato.
Quali sono le controindicazioni del rabarbero
- Innanzitutto non mangiate le foglie perché contengono acido ossalico in gran quantità, e potrebbe favorire la formazione di calcoli renali e, se assunto in grandi quantità, può anche essere tossico. Comunque di solito del rabarbaro si utilizzano le coste e i piccioli fogliari carnosi, l’utilizzo delle foglie è altamente improbabile.
- Il suo effetto lassativo può essere dannoso se ne mangiate troppo
- è sconsigliato alle donne in stato di gravidanza, o in fase di allattamento
- Meglio non farlo mangiare ai bambini al di sotto dei 2 anni di età
- Non può mangiarlo chi soffre di colite nervosa
- Non va bene per chi soffre di disturbi gastrointestinali
- A causa delle sue proprietà lassative e purgative il rabarbaro può causare stress all’intestino.
Come consumare al meglio il rabarbaro
Nei più svariati modi, sbizzarritivi con la creazione di:
- liquori
- gustose confetture
- buonissime torte e crostate
- gelati
- decotti e infusi
- insalate e contorni
- abbinamenti con cipolle e asparagi che ben si sposano con il rabarbaro, oltre naturalmente alle fragole che è il loro abbinamento principe.
Le radici di rabarbaro, essiccate, vengono vendute a tocchetti o in polvere oltre che come ingrediente di tisane, gocce, compresse o decotti per disinfettare o per risciacqui e gargarismi del cavo orale o usata contro afte e ustioni.
Come scegliere il rabarbaro
Comprate gambi dal colore brillante perché più sono rossi, più sono dolci; i gambi devono essere, al tempo stesso, teneri e sodi al tatto e se spezzate un gambo deve uscire una goccia di succo. Non vanno bene i gambi molli perché troppo maturi e quindi più acidi.
RICETTE
Tartellette integrali di fragole e rabarbaro
Le fragole e il rabarbaro sono un classico abbinamento di stagione, un connubio perfetto e dal carattere deciso. Provate per credere.
Ingredienti
Per la pasta brisèe
- 350gr farina semintegrale
- 225gr burro freddo a pezzetti
- 20gr zucchero
- 1 pizzico di sale
- 2-3 cucchiai di acqua gelata
Per la farcitura
- 200gr fragole
- 200gr rabarbaro (i gambi)
- 100gr zucchero grezzo
- 1 cucchiaio di fecola
Procedimento
- Preriscaldate il forno a 190°.
- Iniziate preparando la pasta brisèe: mettete in un mixer la farina, il burro, lo zucchero e il sale. Azionate il robot a intermittenza in modo da lavorare l’impasto senza scaldarlo. Quando comincia a formare delle briciole aggiungete l’acqua gelata e mixate ancora fino a ottenere un composto morbido e liscio ma sodo. Lavoratelo il meno possibile con le mani, formate una sfera, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un’ora.
- Nel frattempo pulite i gambi di rabarbaro e le fragole e tagliate tutto a pezzetti regolari. Mettete la frutta in una ciotola, aggiungete lo zucchero, la fecola e mescolate. Lasciate macerate in frigo per mezz’ora circa.
- Stendete la pasta brisée con il mattarello su della carta da forno, ricavate dei dischi spessi 3-4 mm, metteteli su una placca da forno rivestita e lasciate in frigo.
- Prendete la ciotola con la frutta, eliminate la maggior parte del succo che avrà rilasciato e disponete un paio di cucchiai di ripieno al centro di ogni dischetto lasciando 3 cm di bordo vuoto che deve essere ripiegato sulla farcitura.
- Spolverizzate tutta la superficie con poco zucchero grezzo e fate cuocere in forno a 190°C per 30 minuti. Lasciate intiepidire e, se davvero golosi, servite con una pallina di gelato alla crema.
Crumble light di fragole e rabarbaro
Ingredienti
Per il ripieno
- 450gr fragole
- 120gr rabarbaro (i gambi)
- 35gr sciroppo di malto oppure di agave
- 1 cucchiaio succo di limone
- 1 baccello di vaniglia
- 30gr fecola
Per il crumble
- 190gr farina di riso
- 50gr farina di mandorle
- 70gr mandorle pelate
- 40gr nocciole tostate
- 60gr olio di semi
- 85gr sciroppo di malto o di agave
- 1 pizzico sale
Procedimento
- Preriscaldate il forno a 180° C.
- Lavate e tagliate le fragole e il rabarbaro a pezzetti e metteteli in una ciotola insieme al succo di limone, allo sciroppo, all’olio e ai semi di vaniglia. Mescolate, aggiungete la fecola, amalgamante con delicatezza tutti gli ingredienti e trasferite il composto in una pirofila.
- Tritate le mandorle e le nocciole, mettetele in una ciotola, unite la farina di riso, quella di mandorle, il sale, l’olio e lo sciroppo e impastate con le mani fino a ottenere delle grosse briciole.
- Versate il crumble sulla frutta nella pirofila e create uno strato uniforme.
- Cuocete in forno a 180°C per 30-35 minuti e lasciate riposare almeno 15minuti prima di servire. Gustate il crumble tiepido accompagnato da gelato alla vaniglia o yogurt.
Confettura di rabarbaro
Ingredienti
- 1 kg di gambi di rabarbaro
- 1 arancia non trattata
- 1 rametto di rosmarino
- 1 kg di zucchero (meglio grezzo)
- 1 mela golden
Procedimento
- Pelate i gambi di rabarbaro e la mela e tagliateli a tocchetti. Metteteli in una padella insieme alla buccia d’arancia grattugiata e al suo succo, allo zucchero e al rosmarino. Fate cuocere a fuoco basso.
- Dopo 5 minuti togliete il rosmarino e portare avanti la cottura per altri 25 minuti, fino a quando otterrete la giusta consistenza della confettura.
- Ancora bollente versatela nei vasetti sterilizzati e gustatela con yogurt e cereali per una sana colazione, usatela per farcire crostate, o anche per accompagnare formaggi stagionati.
Fonte foto: Pixabay