Tutto inizia per amore. E anche per Lancel, tutto è iniziato grazie ad una storia d’amore. L’amore di Dalì, per Gala, la sua musa ispiratrice, il suo amore grande. Era l’estate del 1929 quando si incontrarono durante una visita a Cadaquès e fu amore a prima vista. Lei era la donna che lui “aveva sognato e aveva già dipinto ancor prima di conoscerla“. Una storia come ne esistono poche. Quella di un amore passionale, folle, surreale fatto di arte, di lettere e di pazzie. Non si lasciarono più, lui offrì alla sua amata un vero castello dove le mandava vere lettere d’amore. Ma tutto ciò sarebbe stato ancora troppo scontato e facile per il grande Salvador Dalì.
Così, crea per lui e la sua musa un vero e proprio alfabeto. Un alfabeto segreto basato sulle loro iniziali. G per Gradiva-Gala, D per Dalì e S per Salvador, in otto caratteri stilizzati e criptati: I Daligramas.
Già nei primi ani ’70 la Maison Lancel interpretò i Daligrammi creando una borsa da collezione chiamata Dalì, con una tracolla costituita dalla catena di una bicicletta, simbolo di devozione sincera di due energie che vanno nella stessa direzione.
Oggi Lancel ripropone, con quella légèreté tutta francese, una collezione audace, impertinente e appassionata. È più di un semplice monogramma creato da Dalí, il Daligramma è una vera e propria dichiarazione d’amore.
Dopo il successo della borsa BB, Leonello Borghi firma “Daligramme” la nuova punta di diamante di Lancel. Icone indiscusse di questa linea, La borsa DoliDol e la DoliGala, la prima che riprende la famosa borsa anni ’70 creata da Lancel, in pelle o in tela con la preziosa catena, la seconda che invece riprende il secchiello, uno dei grandi must-have di Lancel. E per saperne di più, o se solo volete sentir parlar d’amore, ecco a voi il video del nostro incontro con Leonello Borghi. E.L.
Lancel celebra l’amore con “Daligramme” |