Possiamo amare oppure detestare i fast food, ma dobbiamo ammettere che sono ormai diventati parte della nostra cultura alimentare.
McDonald’s ha appena festeggiato gli 80 anni dalla fondazione del suo primo ristorante, aperto nel 1940 a San Bernardino, in California. A crearlo furono due fratelli, Dick e Mac McDonald, che avevano iniziato nel 1937 con un semplice chiosco di hot dog.
Proprietario McDonald’s: 9 frasi di Ray Kroc
Ora è la multinazionale americana di fast food che ha conquistato più di 119 paesi nel mondo e vanta oltre 36mila ristoranti che servono circa 75 hamburger al secondo ogni giorno.
Solo in USA si consumano in media 3 panini a testa ogni settimana, per un totale di circa 50 miliardi all’anno.
E chi l’avrebbe mai detto che un medaglione di carne di manzo tritata potesse diventare uno dei comfort food più celebri del pianeta?
Panini McDonald’s: perché si chiama “hamburger”?
L’antenato dell’hamburger moderno è arrivato sulle coste americane nel XIX secolo, quando gli immigrati tedeschi, in particolare da Amburgo, portarono con sé un piatto chiamato “manzo in stile amburghese”.
Il nome deriva proprio da questo collegamento con la città tedesca e dalle navi da cui scendevano gli immigrati: facevano parte della flotta dell’Hamburger Line.
Nel 1894 gli scambi commerciali tra Amburgo e New York, due dei porti più importanti al mondo, sono così fitti che le cucine si fondono, rendendo la Grande Mela la madrina dell’hamburger.
Oggi l’hamburger è un piatto da “cucina vera” e non solo da fast food, tant’è che addirittura la Guida Michelin ha aperto alla possibilità di premiare le steak house con la Stella.
Anche gli chef hanno infatti cominciato a considerare l’hamburger un piatto degno di entrare nei loro menù – l’hamburger “gourmet” – ricercando il maggior numero di consistenze, sapori e blend di carne perfetti per rendere questo piatto una vera esperienza gastronomica.
L’hamburger e i panini McDonald’s in Italia
Lo sviluppo vero si è avuto con i primi due McDonald’s della nazione, nel 1985 e nel 1986, rispettivamente a Bolzano e Roma.
Oggi è uno dei piatti più amati anche della ristorazione italiana. Ci sono steak house specializzate nella preparazione dei burger che nulla hanno da invidiare ai grandi ristoranti.
Panini McDonald’s: i più richiesti dal Big Mac al McRoyal DeLuxe
Panini McDonald’s: Big Mac
Ideato da Jim Delligatti, titolare di vari locali in franchising nella zona di Pittsburgh, viene messo in produzione in tutti gli Usa nel 1968 e la sua forza sta nella sua composizione raddoppiata: due hamburger, due strati di formaggio, due di salsa, di cetrioli, di cipolla e di insalata, separati da uno strato di pane interno.
Diventa l’emblema di un modo di mangiare tipicamente americano, il trionfo della mega porzione. Oggi è talmente diffuso in tutto il mondo che l’Economist lo ha usato come metro di paragone del costo della vita: l’indice Big Mac.
In Italia in 1 anno si mangiano 20milioni di Big Mac!
Panini McDonals’s: McRoyal DeLuxe
Altra invenzione di un titolare di franchising – Al Bernanrdin, che gestiva un ristorante in California ed era stato vicepresidente della catena produttiva – nasce dall’idea che non avendo più solo ragazzini come clienti, un uomo adulto avesse bisogno di più “ciccia” per saziarsi e quindi viene aumentato il peso della carne macinata a un quarto di libbra, circa 120 grammi. Per questo motivo il nome originale è Quarter Pounder, nome che però varia a seconda della nazione. Noi in Italia lo conosciamo appunto come McRoyal DeLuxe.
Panini McDonald’s: il Big Mac cos’ha dentro?
- 3 fette di pane
- 2 sottili burger di manzo italiano
- 3,5 gr di cipolla bianca
- 2 fettine di cetrioli sottaceto
- 15gr di insalata iceberg
- 1 fetta di formaggio cheddar
- 2 spruzzi di salsa big mac
Panini McDonald’s: come viene preparato il Big Mac?
La carne ancora congelata si passa 40 secondi su una doppia piastra che la cuoce uniformemente sopra e sotto
Si aggiunge sale e pepe con un apposito dosatore che li ha già mixati e predosati
Si tosta il pane in uno specifico macchinario in cui si infilano una alla volta le fette di pane scongelato
Si assemblano pane, salsa, cipolla, insalata, cetrioli, cheddar e carne – in quest’ordine – e si devono impiegare 50 secondi per farlo.
Il Big Mac ufficiale deve essere alto 7cm.
Panini McDonald’s: le calorie del Big Mac menu
Gli zuccheri, i grassi e il sale abbondantemente presenti negli hamburger agiscono sul nostro cervello come una sorta di droga: più ne mangiamo e più ne vorremmo mangiare.
Meglio quindi conoscere calorie e valori nutrizionali di quello che stiamo mangiando, soprattutto in un fast food.
Mc Donald’s in questo è molto trasparente: su ogni singola confezione di panini, patatine, bibite potete leggere quanti grassi contiene, quanti carboidrati, zuccheri… Ma parliamoci seriamente: chi di noi lo fa di mettersi a leggere i valori nutrizionali del panino?
Facciamolo adesso analizzando un classico Big Mac Menu.
- Partiamo dal panino: 509 calorie a porzione. I dati specifici più interessanti riguardano 27 g di proteine, 36 g di grassi, 42 g di carboidrati e ben 2,3 g di sale.
- Una porzione di patatine apporta invece 330 calorie. Qui troviamo principalmente carboidrati (41 g) e grassi (17,5 g).
- Per finire, pensiamo alle bibite. Il classico bicchiere di Coca Cola alla spina contiene 160 calorie con 42 g di carboidrati e altrettanti di zuccheri. Da sola, copre il 47% del nostro fabbisogno quotidiano di zuccheri.
Tirando le somme, ogni volta che consumiamo un Big Mac Menu, assumiamo circa 1000 calorie!
Panini McDonald’s e la svolta veggy
Da quest’anno McDonald’s metterà in menu un nuovo hamburger decisamente speciale perché totalmente vegetale: si chiamerà McPlant.
“McPlant è realizzato in esclusiva per McDonald’s, da McDonald’s – ha riferito Ian Borden, presidente internazionale di McDonald’s, durante la riunione degli investitori – in futuro, McPlant potrebbe estendersi su una linea di prodotti a base vegetale, tra cui hamburger, sostituti del pollo e panini per la colazione. Siamo entusiasti dell’opportunità perché crediamo di avere un prodotto collaudato e dal gusto delizioso”.
Una scelta quella di McDonald’s decisamente rivoluzionaria ma che punta ad andare incontro alla richiesta sempre crescente di persone che preferiscono non consumare carne anche nell’ottica della sostenibilità e non solo come scelta animalista.
In effetti McDonald era rimasta un po’ indietro rispetto alla sua eterna rivale Burger King, che per prima aveva lanciato Rebel Whopper, la versione veg del suo cavallo di battaglia “Whopper” nell’aprile del 2019.
Come scrive Kelsey Piper su Vox “nell’ultimo anno il 40 per cento degli americani ha mangiato un prodotto completamente a base di vegetali”. Oggi il mercato dei sostituti della carne a livello globale vale 4,6 miliardi di dollari ed è in continua crescita. Si stima che entro il 2024 si arrivi a oltre 6 miliardi di dollari.
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