Se qualcuno riuscisse a scrivere la storia della vanità,conoscerebbe già la metà dell’intera storia della cultura” sostiene lo storico Johan Huinzinga e sulla base di questa riflessione fino al 20 marzo potrete ammirare, presso l’Oratorio San Rocco di Padova, l’illusione fatta di…tessuti e gioielli. Una mostra curata da Mirella Cisotto Nalon e Luisa Tomarollo, che, ponendo l’accento sulla storia del costume del tardo Medioevo, ospiterà le opere di Alberta Vita, artista orafa padovana e Meika Wagner, stilista statunitense.

Abiti e gioielli fatti di illusioni, sogni, metafore che riflettono e fanno riflettere sulla “Mundana Vanitas” del passato, intesa come ricerca del superfluo e del vestire sofisticato non solo legata all’apparenza. La mostra infatti punta lo sguardo sul corpo, sul rapporto con l’ornamento e sulle problematiche relative alle materie prime, all’artigianato, all’industria, alle gerarchie sociali, dell’arte caratteristiche della florida epoca medievale.

Proporre in chiave moderna un abbigliamento inusitato e raffinato fatto di drappeggi, sovrapposizioni, spille, bottoni e collane, è l’obiettivo che si sono poste le due abili designer capaci di viaggiare tra cultura e sperimentazione con grande maestria.

Fino al 20 marzo appuntamento con la vanità e le illusioni presso l’Oratorio San Rocco di Padova. Per maggiori informazioni [email protected]. E.M.