“I’m a bird. An airbag save my life. Everything about him was simple“. Con queste parole Gazzarrini introduce la spring-summer 2011. L’uomo Gazzarrini anima la scena contemporanea portando con se una storia che parte da molto lontano… un viaggio, un quadro, un racconto, tutto si manifesta attraverso l’abito. Grafiche sofisticate richiamano il cubismo e la sintesi estrema dei segni. Monocromie, costruzioni e decostruzioni, testimoniano vite vissute e ricostruite più semplici, fluide, spontanee come le giacche viste in passerella: leggere, morbide ed essenziali che accarezzano il corpo.
Il new look proposto fa in modo che i bottoni diminuiscano e i pantaloni si allarghino, grazie ad un attento gioco di pince. Anche i materiali sono protagonisti: leggeri cotoni e lini ondeggiano ad ogni movenza sia essa determinata, incerta o spavalda. Si sono viste lane sottili, mischie in viscosa e il cupro, tessuti esaltatori di silhouette proposti nei colori della luce: soffici bianchi, pallidi beije e intensi azzurri sfumati.
Un insieme d’ispirazioni che vagano dal mondo della moda a quello dell’arte e che non possono far altro che richiamare alla mente l’installazione artistica di Giorgio Brogi, dalla quale Gazzarrini ha scelto, ancora una volta, di lasciarsi coinvolgere. E.M.
Gazzarrini P-E 2011 |