Dopo i storici dilemmi “allattamento artificiale o al seno”, “ciuccio sì, o ciuccio no?” arriva uno dei più grandi dilemmi dei gentori moderni e dei loro figli 2.0: tablet sì, oppure no?

I genitori spesso si dividono in due squadre: quelli che ne fanno ricorso spesso e volentieri nei momenti più critici, e coloro che giurano di non usarlo mai, nemmeno sotto tortura.

La cosa giusta, se ci si arma di buon senso, sta ovviamente nel mezzo. Il tablet non è certo da demonizzare, anzì, dipenderà solo dall’uso che se ne si farà. Del tempo di utilizzo, e dai momenti in cui si sceglierà di sdoganarlo.

Tablet e bambini: gli errori più comuni

Chiaramente sarà prima di tutto il tempo trascorso sugli schermi (che sia il tablet o ancora lo smartphone) ad essere determinante. Così come la frequenza di utilizzo.

Sembra una sciocchezza ma il tablet dovrebbe essere concesso solo a tempo limitato e in determinate occasioni. E no, non vale se il bambino è noioso o se non vi lascia trascorrere una serata tranquilla al ristorante. Contrariamente a quello che si tende a fare abitualmente, il tablet non dovrebbe MAI essere usato come diversivo, per intrattenere un bambino capriccioso o peggio, per calmarlo.
I momenti peggiori per l’uso del tablet? Durante i pasti, oppure prima di andare a dormire. Dai 2 ai 5 anni i bambini non dovrebbero usarlo né guardarlo più di un’ora al giorno. Dai 5 agli 8 anni invece, non più di due ore. Un lasso di tempo più che ragionevole che andrebbe ricordato e rispettato.

Chiaramente, ad essere determinante sarà la presenza dell’adulto. Un bambino non dovrebbe essere lasciato solo con un tablet ma “accompagnato” o semplicemente affiancato da una presenza e un occhio vigile. Così da evitare che il bambino possa accedere a contenuti indesiderati, oppure ad immagini violenti o non adatte alla sua età.

Come scegliere un tablet per i bambini

Sarà meglio optare per un modello a misura di bambini, ideato e creato per i bambini, oppure rimanere sul tablet di mamma e papà? Con la crescita della tendenza e l’aumento dei bambini sempre più tecnologicamente avanzati, i nomi più noti nel settore dei giocattoli e della puericultura si sono subito fatti avanti.

Da Chicco a Clementoni passando per Imaginarium sono ormai davvero molti ad avere nella loro gamma di prodotti un tablet per bambini. Il pro di questi tablet “giocattoli” è chiaramente il design adatto ai bambini e ala loro fisionomia.
Linee tondeggianti e più bombate per garantire una migliore presa, l’aggiunta di cover e /o bordi di caucciù o di gomma per proteggere al meglio il tablet dalle eventuali cadute o altri urti e i colori, sicuramente giù più avvincenti.

Nonostante tutto però, sono spesso “tutt’altro” che tablet giocattoli. Quasi tutti hanno un sistema tecnologicamente avanzato e propongono moltissime attività per le più educative e tante altre app da scaricare e aggiornare a seconda dall’età. Dettagli che ovviamente… si pagano. Finisce quindi che alcuni tablet a misura di bambini si avvicinano davvero di gran lunga a quelli degli adulti anche per quanto riguarda il prezzo!

A questo punto, tanto vale decidere di prendere un modello dedicato a tutta la famiglia. Un tablet da condividere (così anche da legittimare ancora meglio la ripartizione oraria tra i vari membri piuttosto che far sembrare al bambino che il tablet sia esclusivamente suo) in famiglia potrebbe quindi alla fine essere tra le idee migliori.

Come rendere un tablet per adulti “a misura di bambini”

A patto però di rispettare alcune regole (per l’incolumità dei bambini… ma anche dello stesso tablet! Credo che tutti abbiano avuto almeno una volta nella vita il famoso “schermo a ragnatela”).

Il tablet andrà protetto fisicamente con custodia, cover in gomma, e proteggi schermo. Protetto anche al suo interno con app. intelligenti che possano bloccare alcuni contenuti non adatti ai bambini, limitare l’accesso a internet e soprattutto non permettere alle piccole dita più veloci del west di far acquisti compulsivi! (Amazon con “compralo subito” nelle mani di un bambino potrebbe velocemente trasformarsi in arma di distruzione di massa).

Tra le app da scaricare, Kids Place, Screen Time Parental Control o ancora Kids Zone che possono bloccare alcune app o siti inappropriati ai bambini, monitorare le chiamate e i messaggi, tenere sotto controllo il tempo trascorso sul dispositivo nonché delle app e dei contenuti più utilizzati, creare di versi profili per i componenti della famiglia, mettere in pausa il dispositivo così come installare un blocco infante.

In ogni caso il consiglio migliore è quello dell’uso con buon senso. Non troppo tempo, non troppo spesso, con contenuti selezionati, controllati e approvati da mamma e papà e magari, con la supervisione più o meno importante di un adulto.

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