Sushi? non è più di tendenza
I ristoranti vegetariani a Milano, come nelle maggior parte delle grandi città italiane, hanno preso il posto di sushi restaurant e hamburgerie anche nelle abitudini di sempre più persone, che li scelgono per ragioni etiche, salutistiche, di moda, o semplicemente perché i loro piatti incontrano i gusti di molti.
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“Green market” in crescita
Non stiamo parlando di una tendenza di nicchia ma di un mercato che vale ben 850 milioni di euro (ed è in forte crescita, +9,8% nel 2017), e dove anche chef di fama internazionale non hanno perso tempo a farsi trovare pronti con proposte veggy nei loro menù, anche stellati, soprattutto in Italia, dove vantiamo la maggior biodiversità al mondo di risorse agricole.
Il 46% degli chef europei ha elaborato menù specifici senza carne o pesce – afferma Mennheimer in una sua recente indagine. Circa l’80% degli intervistati ha dichiarato di aver registrato nel corso del 2017 un aumento delle richieste di piatti vegetariani, e di essersi adeguati inserendo nel menù proposte vegane (46%) o vegane e vegetariane (46%).
Cucinare verde è anche high-tech
Anche gli elettrodomestici da cucina hanno subìto variazioni tecnologiche influenzate dalle nuove tendenze alimentari per venire incontro alle diverse tecniche di preparazione, conservazione e cottura degli alimenti, con per esempio food processor che lavorano con estrema delicatezza le verdure, senza stressarle, frigoriferi dotati di depurazione e ventilazione dell’aria nei vani per frutta e verdura, forni e piani cottura che permettono regolazioni micro per non distruggere nutrienti e sapori degli ingredienti vegetariani e poi l’ormai “mitico” sottovuoto per conservazione o cottura delle delicate fibre vegetali.
La dieta green dei Millennials
Dati del Rapporto Eurispes 2017, riferiti al 2016, ci indicano poi che sale all’80% la quota delle famiglie che consuma frutta e verdura di stagione e che gli italiani sono prevalentemente vegetariani e non inclini a scelte drastiche: solo il 7% infatti ha deciso di togliere definitivamente la carne e il pesce dalla propria alimentazione.
Ed è soprattutto grazie alle nuove generazioni, ai cosiddetti Millennials, che la cultura veg si è evoluta e moltiplicata, questo perché, per fortuna, questi giovani ragazzi rivolgono maggiore attenzione al cibo e all’ambiente, con una consapevolezza e sensibilizzazione sempre più forte nei confronti dell’ecosostenibilità.
Dove mangiare veggy in Italia – 9 proposte
Nonostante l’aumento dei ristoranti vegani/vegetariani, il mercato ancora però non è saturo e soprattutto non prevede una concorrenza spietata e ha una richiesta crescente da parte di consumatori sempre più interessati a nuove proposte.
Se avete quindi in progetto di aprire un’attività in ambito ristorazione, la scelta veggy è senza dubbio quella che vi porterà verso un’ottima opportunità di business.
Proposte bio, crudiste, a km zero…con location spesso particolari e accattivanti, sono decine i locali tra cui scegliere e in continua evoluzione. Ecco allora una mini selezione di dove poter “mangiare sano” se vi trovate in giro tra Torino, Milano e Roma (le tre città più vegan friendly d’Italia).
MILANO
SOULGREEN
Aperto da non molto tempo, ha già un nutrito gruppo di seguaci (Chiara Ferragni in testa).
Location ai piedi di Piazza GaeAulenti, è una piccola giungla urbana dove ogni dettaglio, che si tratti di arredi o di ingredienti del menù, è stato studiato per richiamare un forte contatto con la natura. É tutto un po’ in stile Los Angeles ma con un tocco di Milano, quindi ambiente retrò dal gusto “shabby chic” (e forse nasce anche da qui la passione della Blonde Salad per questo locale).
Si sfoglia il menù e si fanno le ordinazioni direttamente sui tablet inseriti in appositi spazi ricavati nei tavoli.
La scelta è ampia: si spazia da bowl con ricchi mix rigorosamente veggy, a estratti super salutari come il Vitamin Blast con menta, finocchi, arancia, sedano o l’Incredible Detox Red con spinaci, mela, tè, barbabietola; ci sono succhi serviti in scenografici boccali di vetro con bellissimi fiori commestibili, e poi zuppe, insalate di tutti i tipi, burger vegetariani o vegani e accompagnamenti di carboidrati come la quinoa o il riso integrale unite a combinazioni molto varie e saporite di verdure. Il tutto mixando sapori internazionali e nostrani. Che siano tailandesi, libanesi, messicani o indiani, Soul Green vi stupirà per i sapori decisi dei suoi piatti che quasi sicuramente riusciranno a convincere anche gli amici vegan scettici.
MAM – Milano Amore Mio
Siamo in zona Porta Romana, uno dei food district più di tendenza della città dove non poteva mancare una proposta vegetariana. Si chiama “MAM – Milano Amore Mio” ed è un posticino difficile da notare, senza insegna, due piccole vetrine, niente sito web…insomma poco attraente. Ma assolutamente da conoscere se vi piace il genere.
MAM più che un ristorante è un vero progetto di accoglienza che mescola l’esperienza di vari creativi milanesi. La cucina che propone è prettamente vegetariana, l’attenzione ai dettagli rasenta il maniacale, l’ambiente è incentrato sulla condivisione, in sottofondo musica anni ’60 diffusa da un giradischi (e se volete potete scegliere e mettere voi i dischi) e l’arredamento racconta le spiccate personalità dei tre soci fondatori, ovvero Maddalena Monti, Veronica Pecorini e Corrado Bonfanti – Bar Cuore e il negozio vintage Cavalli e Nastri vi dicono niente?!
La formula proposta è semplice e funzionale: il classico menù è sostituito dal vassoio del giorno stile bento-jap in cui si alternano varie proposte naturalmente meat-free servite con ciotole, piatti e bicchieri old-style uno diverso dall’altro (molto! ed è quello il bello). Zuppe, verdure, uova… tutto di stagione, tutto gourmet e a prezzi corretti. La cucina è aperta dalle 9 all’1 di notte.
FLOWER BURGER
Da quando ha aperto nell’autunno del 2015 (ve ne avevamo parlato in anteprima QUI) in un locale minuscolo in P.ta Venezia a Milano questa “veganburgeria” artigianale è cresciuta molto, riscuotendo un successo enorme. I locali ora sono in tutta Italia: due a Milano, poi Monza, Roma, Torino e Bergamo.
La qualità dei burger di ceci, seitan, soia o tofu è rimasta invariata, la scelta in menù è più ampia, le patatine non fritte speziate alla paprika affumicata sono ancora imperdibili e l’ambiente un po’ hippie semplice e casual rende il tutto davvero perfetto per una cena informale e super gustosa.
TORINO
SOUL KITCHEN
Uno dei punti di riferimento per vegani (e non!) a due passi dalla Mole Antonelliana, è il locale perfetto per avvicinarsi a una cucina 100% vegetale ricercata e mai banale.
Così definisce il suo locale Luca “Soul Kitchen nasce dalla voglia di proporre un qualcosa che secondo me è sempre mancato nella ristorazione vegana, ovvero piatti creati mixando tecniche, gusti, ingredienti e sapori da tutto il mondo, curando ambiente, cibo, estetica e dettagli. Perché il cibo non può più essere considerato solo cibo, ma è un qualcosa di davvero più profondo e rivoluzionario.” E come dargli torto?!
RATATOUILLE
Per chi, anche se vegano, ai dolci non riesce a rinunciare, Ratatouille è il posto perfetto. Ristorante, pizzeria ma soprattutto pasticceria 100% vegetale: aperta nel 2009 è stata la prima 100% vegan in Italia. In più Ratatouille utilizza solo ingredienti biologici certificati per le sue infinite preparazioni golosissime, dai pasticcini al gelato, dalle mousse alle torte, anche nuziali!
GIUGGIOLE BIOVEGANERIA
Nel cuore di Torino, a due passi dalla Mole Antonelliana, Giuggiole bioveganeria è la prima trattoria vegana biologica della città. L’ambiente è curato e accogliente, arredato con mobili rustici in legno, molti dei quali recuperati e ristrutturati.
Plus? l’occhio di riguardo che tutto lo staff pone all’ecosostenibilità con l’utilizzo esclusivo di materiali riciclabili e a basso impatto ambientale e con la raccolta differenziata quotidiana di tutti i materiali di post-produzione e post-consumo. Il locale giusto dove gustare piatti abbondanti e gustosi, 100% vegetali, amici dell’ambiente e a prezzi super convenienti.
ROMA
So What?!?
Trattoria vegana nata nel 2013 e fiore all’occhiello della ristorazione veg di Roma. Paolo Petralia e la moglie Alessandra Pezzuolo, i proprietari, da anni si occupano di diffondere la cultura veg tramite il portale Vegan Riot e i loro piatti che si rifanno alla cucina popolare (con particolare attenzione ai prodotti a km zero e bio). Quindi niente vellutate e insalatine ma piuttosto sostanziosi e gustosi primi come le fettuccine al ragu di seitan e gnocchi al pesto di salvia e anacardi, oppure lo zuccotto di lenticchie e la tofu cake ai mirtilli e zenzero.
La Capra Campa
Uno dei più conosciuti bistrot vegani di Roma, Capra Campa utilizza solo verdure a km zero (direttamente dalle campagne laziali), farine, legumi e cereali bio e la frutta secca è equosolidale. Il plus? Il seitan e i “vegan formaggi” sono autoprodotti. Potrete gustare piatti come il focacciotto – con seitan porchettato, insalata, funghi arrosto e contorno – la millefoglie di melanzane, pomodoro, mozzarella veg su salsa di origano fresco e pomodoro, e concludere con una crema pasticcera limone e cardamomo con granella di frutta secca.
Il Margutta
Più noto come RistorArte, è celebre a Roma per essere uno dei migliori ristoranti vegetariani dove, oltre a mangiare molto bene potete anche vedere mostre d’arte, eventi teatrali, presentazioni di libri, incontri e dibattiti… . Dal brunch alla cena i piatti in menù sono curati nei minimi dettagli e cucinati con prodotti di alta qualità; da provare il risotto al timo, lime ed essenza di zenzero mantecato al mascarpone o il filetto di seitan al pepe rosa e Madera, con rosti di patate e riduzione di lamponi.