‘Should we talk about the wheather?’ cantavano i punkeggianti REM degli anni ’80 in POP Song 89. La conversazione sul tempo per i britannici è un’arte, per il resto del mondo occidentale una buona tecnica per sbrigare con grazia saluti di circostanza.
Per qualcuno, invece, è una passione e quasi un lavoro che ben si inserisce nella crescente curiosità generale come se, con un’inversione di senso piuttosto divertente, davanti a un futuro imprevedibile su tanti fronti ci venisse più voglia di andare a cercare qualche appiglio in un ambito proverbialmente incerto: che tempo farà.
La scienza va avanti, la conoscenza è sempre più a disposizione di chi (molti meno di quanti non si creda) ha voglia di approfondire e capire come funziona il cielo, qualcuno decide di studiare davvero e di mettere a disposizione quello che sa, per chi lo vuole.
Un esempio per tutti, Riccardo Messori e Stefano Bianchin da Correggio di Meteo da Correggio, non più solo patria di Luciano Ligabue ma anche di un servizio meteo che ci aiuta a capire cosa sta cambiando sopra la nostra testa e come leggere meglio le notizie sul tempo. Ne parliamo con loro: chiacchierata da leggere prima di chiudere le valigie di Natale!
Come è nata la vostra passione per la meteorologia? Come si è sviluppata? Questa passione in noi è presente da sempre, fin da quando eravamo bambini, nata forse dallo stretto contatto con la natura, dall’essere cresciuti in una zona fertile e agricola dove il sapere quotidiano è anche nel conoscere i fenomeni atmosferici, dai temporali alla neve, e nel capire il cielo leggendo le nubi e le loro forme. L’idea di aprire una pagina facebook dove condividere le nostre conoscenze è di fine 2016, quando ci siamo incontrati scoprendo questa passione in comune. Ci è venuta l’idea di trovare la strada per fornire alcuni elementi che ci sembrano mancanti nel modo attuale di raccontare la meteorologia, ad esempio la spiegazione diretta dei fenomeni, ripresi sul posto in tempo reale attraverso la presenza degli esperti sul luogo, il tutto per far appassionare davvero le persone a questa scienza. La pagina si chiama ‘Meteo da Correggio’ perché ci concentriamo sul nostro territorio, quello che abbiamo imparato a conoscere, con il suo microclima particolare, nel corso di osservazioni di anni e anni, scoprendone gli aspetti più particolari che “sfuggono” alla meteorologia commerciale.
Secondo voi, come è l’attuale panorama delle notizie legate al meteo oggi, in rete e fuori? Attualmente il panorama delle previsioni meteo in generale è governato a nostro parere in gran parte dall’informazione sensazionalistica e non istruttiva, che bada spesso più ai click che al contenuto, sminuendo così questa scienza che, pur facendo progressi incredibili in questi ultimi anni, mostra sempre il suo lato di “imprevedibilità” e per questo resta affascinante.
Come elaborate le vostre previsioni? Quali dati utilizzate? Quali sono le vostre fonti? Ci basiamo su modelli matematici prodotti da supercomputer che “leggono” e stimano i movimenti barici, movimenti delle alte e basse pressioni a livello atmosferico che determinano il mutare del tempo, sull’Europa. Sulla base di questi, noi elaboriamo una previsione adatta al nostro territorio condizionato fortemente dalla geografia (si tratta della pianura fra Alpi e Appennini) e inserita nel bacino del Mediterraneo. In particolare ci occupiamo di Emilia Romagna e bassa Lombardia.
Come collaborano i vostri followers? I nostri followers collaborano inviandoci segnalazioni con foto e video a testimonianza dei fenomeni in atto e si dimostrano estremamente utili, in particolare nelle occasioni in cui quest’anno la nostra regione è stata interessata da episodi estremi, come grandinate o il gelicidio, cioé la situazione di estrema e rara pericolosità in cui le gocce di pioggia cadono al suolo con temperature sotto lo zero congelando istantaneamente e formando lastre di ghiaccio su ogni superficie, di cui si è tanto parlato di recente.
Che autunno stiamo vivendo da un punto di vista meteorologico? L’autunno che abbiamo vissuto, conclusosi dal punto di vista meteo il 30 novembre scorso, è stato caratterizzato da sbalzi termici molto importanti, ma anche dal tanto atteso ritorno delle piogge sulla Pianura Padana, soprattutto a fine periodo (novembre), in cui abbiamo avuto momenti anche molto freddi per la norma, con la neve che il 13 novembre è arrivata anche in pianura emiliana romagnola, tra Reggio Emilia e Forlì.
E ora la domanda clou: che tempo farà per Natale? Natale: tendenza fino al giorno di Natale con alta pressione e tempo stabile, che si tradurrà in nebbie e gelate notturne sulla pianura, sole in montagna con temperature non troppo fredde. Attenzione al periodo immediatamente successivo al Natale, quando si potrebbe aprire la porta Atlantica, cioé il bacino situato nell’oceano Atlantico da cui provengono le perturbazioni più significative, con l’arrivo di piogge e nevicate in montagna. Vi terremo aggiornati sul nostro sito e sulla pagina facebook Meteo Da Correggio.