La collezione Primavera/Estate 2021-Vol.2 di Marni? In tempi complessi – e di distanziamento sociale – viene presentata tramite l’evento digitale MARNIFESTO.
Gli abiti? Sono come connettori collettivi che creano una comunità e originano in una comunità. Ma sono anche veicoli di libertà e di espressione personale. Comunità quindi … dove L’IO tradizionalmente associato alla narrativa della moda si trasforma ora in un NOI. E tutto ciò riflette le necessità, l’unità, la disuguaglianza, la bellezza, l’isolamento, l’intimità, il ridimensionamento, il cambiamento e la lotta che stanno segnando questo momento.
Gucci sfilata autunno-inverno 2020-2021
Parola chiave e… proiezione per la presentazione della collezione? Normalità. Non indossatori quindi, ma esseri umani con le loro vite piene di imprevisti… persone vere che hanno ricevuto gli outfit dalla collezione prima che questa fosse effettivamente presentata, saggiandola prima ancora che la ricetta fosse completata, aggiungendo la propria interpretazione al risultato finale, rendendo così incontrollabile il risultato finale.
Ed ancora – questa stagione – focus sul concetto del fare, in studio, insieme: pinzare, scarabocchiare, clashare. Ecco allora tagliare un cappotto, sforbiciare un costume da bagno per trasformarlo in una canotta, incollare una suola spessa a un paio di scarpe, aggiungere una cerniera extra lunga a una borsa per farla sembrare un siluro, segare un tutù in due. Lungo, corto, stretto, largo, sfilacciato, vernice, cotone, pelle, garza e poi fiori, righe e scritte: una decostruzione completa di forme, superfici e fantasie.
La bellezza fa coppia con ribellione, celebrando l’apertura del non finito.
Fonte foto: press office Marni