Non c’è dubbio: di questi tempi, se non ci fossero le serie tv bisognerebbe inventarle. Non solo ci fanno compagnia e ci intrattengono, ma ci permettono di viaggiare con la mente verso luoghi remoti e affascinanti, immaginandoci immersi in intrepide avventure e intrighi al cardiopalma insieme ai nostri personaggi preferiti.
Ed è proprio per omaggiare il potere evocativo delle storie narrate su schermo che inauguriamo una nuova rubrica: alla scoperta delle location dove sono state girate le nostre serie tv preferite. E quale inizio può essere migliore di una serie i cui protagonisti portano addirittura i nomi di città famosissime di tutto il mondo? Scoprite dunque con noi i luoghi dove è stata girata La Casa di Carta.
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La Casa di Carta: tre stagioni su Netflix e una in arrivo
Un successo intercontinentale per ascolti e seguito, La Casa di Carta è la serie spagnola che ha portato una ventata di aria fresca nel genere thriller/rapina in banca. Per chi ancora non l’avesse vista, la serie in streaming su Netflix racconta di un gruppo di rapinatori dai nomi in codice (Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo) che, guidati dalla figura geniale del Professore, tentano un epico colpo criminale: svaligiare la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, la Zecca di Stato di Madrid.
Il punto di forza che ha decretato l’alto indice di gradimento della serie per tre stagioni (con la quarta in arrivo il 3 aprile) è sicuramente il cast corale: 8 personaggi iniziali – più molti altri che si aggiungono nel corso delle stagioni, fra cui i nuovi membri della banda Palermo, Lisbona, Bogotá e Marsiglia – le cui vicende personali si intersecano, fra drammi e colpi di scena, durante il dipanarsi del grande piano del Professore.
A fare da sfondo a questa storia di rapine e ribellione è un susseguirsi di location tanto internazionali quanto lo sono i nomi in codice dei protagonisti, ognuna palcoscenico di inseguimenti al cardiopalma e intrighi svelati.
Le location della prima e seconda stagione de La Casa di Carta
Madrid
Gran parte della prima e della seconda stagione de La Casa di Carta ruota intorno alla capitale spagnola e ad alcuni dei suoi edifici storici. In primis la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, l’edificio/fortezza che la banda del Professore tenta di espugnare per poter trafugare banconote da loro stessi stampate.
Situata nel Barrío de Salamanca, la Zecca di Stato di Madrid è un edificio imponente e austero, perfetta rappresentazione del potere che si oppone alla missione di Tokyo & co. Al suo interno è oggi presente il Museo Casa de la Moneda, una ricostruzione della storia del denaro unica nel suo genere.
È bene però ricordare che le scene all’interno della Zecca non sono state girate in questo edificio a causa di una mancanza di permessi. Gli interni che si vedono nella serie sono infatti quelli del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, il Consiglio superiore delle ricerche scientifiche, un’agenzia statale volta alla promozione del progresso scientifico e tecnologico. Anche questo edificio presenta un colonnato imponente sulla propria facciata, e gli interni mantengono la stessa maestosità un po’ cupa di quelli della Zecca.
Nel distretto universitario della capitale, poco distante da Plaza del Cardenal, si trova invece la Scuola di Ingegneria Spaziale ed Aeronautica di Madrid, la location dove sono state girate le scene ambientate sul tetto della Zecca. Visitare questi luoghi vi porterà nel cuore del Politecnico Universitario di Madrid, dove l’aria operosa e al contempo spensierata degli studenti universitari è di casa.
Toledo
Conosciuta fra i fan della serie come “la casa di Toledo”, la tenuta dove il professore e la banda mettono a punto il colpo alle Zecca ritirandosi per cinque mesi è in realtà situata nel Parque regional del Curso medio del río Guadarrama, un parco naturale protetto a ovest di Madrid. Il parco ingloba gran parte del bacino del fiume Guadarrama, con suggestivi paesaggi che virano dai boschi di lecci e di pini fino alle praterie, mentre i corsi d’acqua sono a volte interrotti da dighe e contorniati da castelli, come il Castillo de Batres.
La “casa” vera e propria è nota come Casa Palacio o Casa Grande del Gasco, palazzo signorile nella zona di Torrelodones. Questa grande fattoria dallo charme rustico, interamente costruita in pietra granitica, è una gettonata location per feste ed eventi, forte anche della presenza di undici camere, cinque bagni e un vasto giardino.
Se poi volete ripercorrere in tutto e per tutto le orme del Professore e della sua banda, dirigetevi a San Martín de la Vega, piccolo comune nel quale sono state girate le scene del Parco autodemolizioni e della fuga del Professore da un posto di blocco.
I cinefili troveranno inoltre un’altra chicca in questa zona: non distante da San Martín de la Vega è infatti situato il Parque Warner Madrid, parco a tema dedicato alle produzioni cinematografiche dei Warner Studios. Fra le attrazioni da non perdere: le montagne russe ispirate ai film dell’Universo DC Comics con Batman e Superman protagonisti, i Movie World Studios dedicati all’età dell’oro di Hollywood, e un parco acquatico a tema Looney Tunes.
Le location della terza stagione de La Casa di Carta
Alla fine della seconda stagione della serie i membri della banda sono separati e sparsi in vari angoli del mondo (e, almeno per poco, felici). I loro cammini si incroceranno ben presto, ma non prima di aver regalato agli spettatori avventure in location da sogno.
Isola di Palawan, Filippine
È l’isola incantata che fa da sfondo al nuovo quartier generale del Professore. Anche se la realtà delle riprese è ben diversa: la troupe non ha avuto il permesso di girare a Palawan, e gli esterni che si vedono nella serie sono quelli della (altrettanto suggestiva) Tailandia.
Se comunque l’idea di un viaggio verso quest’isola delle Filippine vi attrae, vi capiamo: definita più volte come “l’isola più bella del mondo”, Palawan è l’emblema del paradiso tropicale incontaminato. I suoi faraglioni ricoperti di vegetazione lussureggiante si ergono su un mare dalle sfumature verdi-azzurre quasi irreali, mentre le spiagge bianchissimi sono lambite da folti palmizi. La parte più suggestiva è senza dubbio El Nido, un gruppo di isolotti e lagune da sogno che comprende addirittura un tunnel per arrivare ad una grotta subacquea. Il paradiso dei sub, ma anche di chi soffre di “mal dei tropici”.
Isola di San Blas, Panama
Altro continente, altro atollo mozzafiato. San Blas è l’isola caraibica dove si ritirano Tokyo e Rio, parte dell’arcipelago panamense e perfetto sfondo alla loro storia d’amore. Questo mondo fatto di acque cristalline e spiagge che sembrano uscite da uno screensaver preimpostato del computer è formato da una miriade di isolotti (sono più di 300), terra dell’abbondanza per sub e amanti dello snorkeling, ma anche di chi si vuole dedicare agli sport a vela.
Fra un bagno e l’altro, immergetevi nell’esplorazione di questo arcipelago: potreste entrare in contatto con i gunas, gli aborigeni del luogo, e scoprire i loro ritmi di vita e rituali appartenenti ad un passato misterioso e suggestivo.
Buenos Aires
La terza stagione de La Casa di Carta vede il consolidarsi di una coppia tanto bizzarra quanto amata dai fan: Helsinki e Nairobi. I due sono al riparo a Buenos Aires, capitale argentina brulicante di vita e avventure da cardiopalma.
La stessa Buenos Aires dà anche il nome in codice ad una delle new entry di questa stagione: il geniale e tormentato Palermo. Ebbene sì, il nome di questo personaggio non deriva dal capoluogo siciliano, bensì dall’omonimo quartiere della capitale argentina. Questo barrío situato nella zona nord-ovest è il più esteso della metropoli, brulicante di vie dello shopping (Soho e Hollywood sono le zone più gettonate per grandi boutique e negozietti esclusivi), movida e affascinanti luoghi di interesse culturale. Due su tutti: il Planetario Galileo Galilei, la cui sala di osservazione è racchiusa in una mastodontica cupola semisferica di 20 metri di diametro, e il Parque Tres de Febrero, che ospita lo stesso Planetario e che si estende per oltre 60 ettari nel bel mezzo della città, fra laghi e giardini di rose.
Java
Fra i protagonisti de La Casa di Carta c’è anche chi, nella terza stagione, ha deciso di mettere su famiglia. Stiamo parlando di Denver e Stoccolma, che crescono il loro figlio Cincinnati in un’altra parte remota del mondo: Java.
Quest’isola indonesiana sta ricevendo negli ultimi anni attenzioni sempre crescenti da parte del turismo internazionale, forte di scenari lunari da arcipelago vulcanico, templi mozzafiato e città brulicanti di vita e tradizioni millenarie.
Gli amanti del trekking rimarranno spiazzati dai sentieri che conducono alla cima del vulcano Bromo e verso il lago acido di Ljen, mentre chi è in cerca di itinerari spirituali (ma anche di foto ad alto tasso scenico) potrà vagare incantato fra i rilievi del tempio di Prambanan, oppure rimanere di stucco davanti all’imponenza del tempio di Borobudur. Le città? O super tecnologiche come Giacarta, oppure ancora immerse in atmosfere mistiche e rituali senza tempo, come Yogyakarta.
Madrid, di nuovo
Paesaggi esotici e grandi metropoli saranno pure affascinanti, ma il gruppo del Professore è destinato a tornare insieme lì dove tutto è iniziato: a Madrid. Il secondo colpo studiato da questi maghi della rapina avviene infatti ancora nella capitale spagnola, precisamente al Banco de España, la banca centrale spagnola.
L’edificio ottocentesco della banca sorge in un angolo di Plaza de Cibeles, uno dei crocevia più importanti di Madrid. Qui si ergono altre imponenti istituzioni madrilene che riflettono tutte un originale stile neogotico: il Palacio de Comunicaciones, il Palacio de Linares, il Palacio de Buenavista e la Fuente de Cibeles.
Nella terza stagione de La Casa di Carta c’è anche spazio per gli spazi sconfinati della Spagna rurale, anche se sotto mentite spoglie. Sì, perché il suggestivo eremo di San Frutos, immerso nelle gole del fiume Duratón nella Comunità Autonoma di Castiglia e León e location delle riprese della serie, viene fatto passare per il monastero di Pratovecchio ad Arezzo, luogo dove la banda si ritira per escogitare il nuovo colpo.
Firenze
Un po’ d’Italia comunque nella serie c’è davvero, e che Italia. Alcuni flashback che narrano la storia di Berlino vedono il personaggio incontrarsi col Professore a Firenze, in un tripudio di luoghi che fanno la felicità dei turisti, ma che restano comunque meraviglie intramontabili del patrimonio artistico e culturale nostrano. Da Piazza del Duomo con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Piazzale Michelangelo e Piazza della Signoria, le location de La Casa di Carta abbracciano l’orgoglio dell’italianità nel cuore della Toscana. E come potrebbe una serie così internazionale dirsi completa, altrimenti?
Fonte foto: Netflix Media Center