Come sarà la nuova collezione firmata Cividini? Ci sono alcuni capi che sono stati realizzati utilizzando gli scarti e gli avanzi di altre collezioni. Si tratta di maglie uniche, che non saranno mai uguali, sebbene seguano la linea della collezione.
Così facendo si contengono molto i costi? Hanno generalmente gli stessi costi. Ciò che dona valore a questi capi è il loro essere sostenibili e il fatto che per realizzarli sia necessario un intero lavoro artigianale, fatto a mano. Una produzione industriale è infatti impossibile, perché richiede certi quantitativi.
Etro sfilata autunno-inverno 2020-2021
C’è quindi un aspetto di sostenibilità molto presente. Diciamo che noi abbiamo sempre lavorato con uno sguardo verso il green, producendo sempre un prodotto di qualità e stilisticamente moderno. Se ci fossero solo prodotti di qualità, sarebbe molto meno costoso produrre i capi, poiché durerebbero molto di più nel tempo, rendendo non necessaria una produzione di grandi quantità. Certo tutto questo ha anche dei risvolti meno positivi a livello di vendite.
Cosa vedremo in passerella? Il leit motiv della collezione è “Come eravamo” degli anni ’70, riferito a me e mia moglie. Ci siamo ricordati come eravamo ai tempi, anche con i nostri amici e abbiamo attinto a questi ricordi per dare vita alla collezione, che però non ha nulla a che vedere con la moda anni ’70; vagamente può ricordare l’epoca, ma sono tutti capi creati per la donna di oggi, moderna e contemporanea, con un certo gusto estetico. Abbiamo quindi riportato alla mente i nostri anni ’70, quando nessuno di noi avrebbe mai pensato che ci saremmo occupati di moda, e abbiamo rivisitato i nostri ricordi, guardandoli oggi a distanza di un po’ di tempo. Da qui è nato il tutto.
Fonte foto: press office Cividini