Ha debuttato a Milano il corner Beauty by Mimi Luzon, che combina tecnologia e bellezza, proponendo trattamenti specifici e studiati su misura da AlmaCare in collaborazione con Mimi Luzon, la beautician definita “the best facialist in the world”.
Intervista a Mimi Luzon
Parlaci un po’ di questo nuovo corner, di questa novità. Come è nata e cosa la rende speciale? (Risponde Barbara di AlmaCare): “Il progetto nasce da un punto di vista medico, non puramente estetico. Poi abbiamo conosciuto Mimi, una delle beautician più brave del mondo e ci è venuta l’idea. Abbiamo fatto delle ricerche e abbiamo scoperto che in Italia i problemi maggiori sono legati a peli, rughe e cellulite. Così abbiamo pensato di creare qualcosa con la migliore tecnologia al mondo abbinata al migliore prodotto al mondo. Siamo riusciti ad ottenere queste apparecchiature che fanno questi trattamenti nel migliore dei modi. Da qui nasce il nuovo corner Beauty by Mimi Luzon. Abbiamo studiato che combinando prodotti ottimi con la tecnologia si ottengono i migliori risultati. Puntiamo a garantire servizio e risultato”.
Mimi, come nascono tutte le tue idee per i nuovi prodotti? “Per prima cosa io amo quello che faccio e amo che la gente si senta felice. Perché quando io parlo con tutte le ragazze, le attrici o le top model, loro sono infastidite non tanto dalla ruga o dall’imperfezione, ma dal fatto che la loro pelle non appaia “WOW!”. Io voglio che loro appaiano “WOW” e lavoro per questo. Nel mondo in cui viviamo oggi, tutti vogliono tutto e lo vogliono ora, non possiamo aspettare. Tutto deve andare di pari passo: non si può indossare un meraviglioso abito e non avere una bella pelle o un bel viso; bisogna stare attenti alla propria pelle e spesso non le si dà sufficiente attenzione. Io provo ad educare i miei clienti (anche se sono molto giovani) a prendersi cura della propria pelle.
Qual è, secondo te, il segreto della bellezza? “La routine. Bisogna prendersi del tempo ogni giorno. Non si può fare un trattamento una volta e pensare di avere un risultato. Come la dieta: bisogna portare avanti un giusto equilibrio ogni giorno. È necessario farlo e anche quando si dice “non ho tempo”, si deve trovare il momento per mettere la crema. Ci vogliono 2 minuti!”
Tu sei considerata la migliore beautician nel mondo. Quando e perché hai iniziato la carriera nel mondo del beauty? “Ho iniziato 31 anni fa. Io sono ossessionata dal mio lavoro (ride!) e da tutto quello che è una novità. Sono ossessionata dalla creazione di nuovi prodotti. Ho iniziato quando ho capito che anche le modelle avevano bisogno di aiuto per la loro pelle, perché nessuno le aveva mai educate a prendersene cura. La pelle è il vestito più importante che possiamo indossare, dopodiché possiamo portare qualunque abito. La pelle è l’organo più importante”.
Tu lavori con molte star italiane ed internazionali. Cosa pensi del rapporto che le donne italiane hanno con la loro pelle? “Penso che le donne italiane siano molto interessate alla bellezza. Vogliono provare nuovi prodotti e si affezionano ai trattamenti: se consigli loro di fare dei trattamenti specifici, loro li fanno. Usano buoni prodotti e vogliono sapere e studiare. Sono di mentalità molto aperta”.
Ci puoi svelare qualcosa in più riguardo i tuoi prossimi progetti? “È un segreto! C’è qualcosa di nuovo nell’aria, collegato alla Spring-Summer Fashion Week. Stiamo lavorando per creare ancora qualcosa di nuovo, anche qui…a Milano, mi piace la città!”
Qual è secondo te il tuo miglior prodotto? “È come chiedermi quale dei miei figli amo di più, li amo tutti! Il prodotto che amo di più e la Re-survivor cream: si può combinare con il siero e penso che sia la migliore di sempre”.
Come approcci alle tue clienti? “La prima cosa che chiedo alle mie clienti è “Cosa ti disturba?” non “Che tipo di pelle hai?” perché non è importante. La cosa importante è come la cliente vuole diventare. Da qui si parte con un piano speciale studiato appositamente per quella cliente. Io credo nel programma pensato su misura per ognuno di noi. Noi siamo come una boutique: sappiamo che il prodotto è costoso, ma poi il risultato fa la differenza”.