Abbiamo incontrato Domenico Gianfrate, Direttore Creativo di PT Torino per parlare del presente e del futuro del brand italiano che ha da poco cambiato nome e non solo…
Andiamo subito al dunque: come mai è stata presa questa decisione di un cambio nome e di una brand extention? Non avete paura di perdere una parte di identità del brand? Il rebranding, cambio da PT 01 e PT 05 a PT Torino, lo abbiamo iniziato un anno e mezzo fa. L’idea era quella di prepararci al lancio del progetto “menswear” e con la pandemia i tempi si sono accorciati: abbiamo lavorato sull’idea di presentare una collezione capace di svecchiare il concetto di “classico”. Non vedo una minaccia per la nostra identità anzi, devo dire che con le proposte di capi che completano il look, stiamo vendendo addirittura più pantaloni, ed era il nostro intento; a nostro avviso il total look aiuta a presentare meglio i nostri pantaloni.
Come si fa a fare in modo che le persone non vi chiamino più Pantaloni Torino, indirizzandole verso la nuova concezione del brand? Semplicemente continuando a chiamarci PT Torino!
Come è stato studiato il total look? Quali saranno i capi e i prodotti nuovi? All’interno della collezione abbiamo realizzato tutte le tipologie di prodotto: c’è la pelle, la giubbotteria, i trench, i parka, la maglieria in tre materiali (cotone e seta, cotone e lino, cotone e viscosa). Ci sono anche camice con volumi nuovi e vestibilità moderne. Abbiamo lavorato molto con il jersey e ne abbiamo tratto due tipologie di felpe, una in cotone con la mano seta e una in neoprene. In linea di massima abbiamo toccato tutte le tipologie di prodotto.
Andando a pensare questi nuovi capi, avete fatto anche uno studio sul mercato o siete andati dritti per la vostra strada senza guardare agli altri? Abbiamo guardato alle esigenze del mercato e allo stesso tempo abbiamo cercato di creare un mood tutto nostro. Abbiamo scelto di avvicinare un pubblico più giovane cercando di leggerne le esigenze.
Per quanto riguarda la parte denim, anche lì avete fatto lo stesso ragionamento? A dire la verità il denim era già in crescita nelle passate stagioni. Con il progetto di brand extension abbiamo inserito due nuove vestibilità che si adattano perfettamente alla collezione. Oltre ad essere una collezione di denim realizzata in tanti lavaggi, ci sono anche delle proposte nuove in termini di fit.
La differenza di volumi di vendita tra capi per uomo e capi per donna rimane? Noi siamo un’azienda con una trazione maschile molto forte in termini di vendite. Per quanto riguard ala donna partiremo con il progetto di ampiamento della collezione con la prossima FW2022.
Per quanto riguarda le strategie di vendita, puntate anche sulle vendite online? Per quanto riguarda il mondo delle vendite online, si tratta di un percorso che abbiamo avviato a gennaio 2021 e che andremo a sviluppare non appena i nostri prodotti saranno presenti nelle boutique.
In questo momento, quanto incidono le vendite online? Stiamo ancora lavorando così da poter essere presenti in modo significativo.
Con la creazione di un total look state puntando anche ad altri mercati? Noi siamo già presenti in tutto il mondo. Più che entrare in nuovi paesi, stiamo lanciando il nuovo progetto con l’obiettivo di raggiungere nuove tipologie di clienti: più giovani e più contemporanei.
All’interno del vostro nome c’è “Torino”. Quanto è un valore aggiunto? E quanto invece può essere limitante? Per noi non è limitante, anzi diventerà un valore aggiunto nelle prossime collezioni, l’idea è quella di raccontare in maniera moderna, alcune caratteristiche della nostra città.
Dicendo “Torino” cosa vi viene in mente? Quale aspetto della città? Senza dubbio la parte artistica e storica.
Avete altri progetti in mente? Per ora dobbiamo fare bene ciò che abbiamo iniziato. Per noi questo passaggio rappresenta un grande cambiamento sul quel stiamo investendo molto.
Non rinnegate quindi il fatto di essere degli esperti in pantaloni? Assolutamente no, il pantalone rappresenta ancora oggi il nostro core business.
Una persona che sceglie di comprare pantaloni, come fa a riconoscere un pantalone di qualità a occhio nudo, velocemente, e senza essere un esperto? La prima cosa da osservare è il tessuto, poi ovviamente gli interni e la costruzione, così come i dettagli. Noi utilizziamo solo tessuti di altissima qualità che insieme all’ampia proposta, rappresenta la nostra cifra stilistica ed estetica.