Nel 2009 uscì ‘Se niente importa’ di Jonathan Safran Foer, un durissimo saggio su cosa comporta il fatto che l’uomo si nutra di animali. Safran Foer è l’autore di ‘Ogni cosa è illuminata’, fa parte di quella new wave di scrittori americani che a cavallo del millennio aveva fatto innamorare qualche milione di persone nel mondo e, nella mia storiografia personale, da quel momento si data l’esplosione del vegetarianesimo e affini.
Dal 2009 abbiamo fatto in tempo a testare qualche decina di modi diversi di evitare la carne o i cibi di origini animale, qualcuno si è fermato e ha proseguito, qualche altro ha tentato altre strade, pochi mi hanno convinto. Una di queste belle eccezioni è Francesca Turchi, chef che crede così tanto nello stile alimentare vegano crudista da averne fatto uno stile e una scelta di vita, cambiando strada, lavoro e città per frequentare la più importante scuola di cucina raw vegan del mondo, quella di Matthew Kenney in California.
Ci crede così tanto che ti propone le sue ricette, frutto di lungo e appassionato lavoro, con una semplicità estrema tanto lo sa che poi anche tu, carnivora emiliana, se non ti farai convincere dalle argomentazioni salutiste capitolerai di fronte a un’evidenza assoluta: la cena che Francesca ti ha preparato è buonissima! Tanto buona che ora che Francesca ha scelto il co-housing Bovisa di Milano per far provare la sua cucina si trova con il tutto esaurito la prima sera (il 17 maggio) e già due nuove cene in programma, il 24 maggio e il 14 giugno, tutte a posti limitati da prenotarsi scrivendo a [email protected]. Andiamo?
Francesca, raccontaci brevemente quali sono le principali differenze rispetto della cucina raw vegan rispetto a quella tradizionale? “Il crudismo vegano non prevede alcun tipo di cottura e nessuna trasformazione o manipolazione chimica degli alimenti. Il cibo mantiene quindi intatti gli enzimi che concorrono ad una perfetta digestione e che garantiscono la corretta assimilazione dei nutrienti dando grandi benefici al nostro corpo”.
Come selezioni gli ingredienti? “Tutte le materie prime devo essere rigorosamente biologiche, stagionali e possibilmente provenienti da produttori a chilometro zero: la scelta degli ingredienti è fondamentale“.
Ci puoi suggerire la ricetta di un piatto semplice per avvicinare al raw vegan chi non ha mai provato? “Un piatto semplice e simile alla tradizione italiana sono gli spaghetti di zucchina con pesto, sostituendo però il pecorino con un mix di anacardi e lievito alimentare”.
Cosa succederà durante le cene speciali che stai organizzando al co-housing Bovisa di Milano? “Si terrà una cena esperienziale crudista a base vegetale, per far gustare a curiosi e scettici la magia di una cucina alternativa ed intrigante: sono sicura che sarà una bella sorpresa per tutti“.
Puoi dirci 5 aggettivi legati alla cucina raw vegan che siano 5 motivi per provarla? “Viva: la tavola prende vita perché il cibo mantiene tutte le sue proprietà nutritive. Sorprendente: difficile immaginare quanto possano essere gustosi gli abbinamenti tra alimenti che non siamo abituati ad utilizzare. Alternativa: per provare e gustarla non è necessario cambiare le proprie abitudini alimentari o essere già vegani convinti. Gioiosa: non è una cucina di rinuncia. Creativa: i piatti sono pieni di colore e l’estetica completa il gusto”.