C’era tutta la moda-spettacolo delle passerelle Versace degli anni 90… top model comprese. Ma anche quella moda blindata che faceva urlare, desiderare e sognare …. e che all’epoca (non esistevano ancora i social media) ti faceva aspettare e aspettare mesi per poter vedere la collezione della stagione dopo e le top model sui magazines patinati.
E tutto ciò all’epoca incrementava il mito, la passione e l’attesa. Ieri Donatella Versace e Kim Jones – Direttore Artistico Fendi Couture e Womenswear – hanno ricreato quello status da sogno.
Ecco che ieri in passerella – a chiusura della settimana della moda milanese – i due Direttori Creativi si scambiano i ruoli, gesto forse insolito nella moda ma che rompe quello schema ormai vecchio, del detto che “tra grandi c’è solo competizione e non collaborazione” per lasciar spazio al dialogo creativo.
Kim Jones così disegna la collezione Versace e Donatella disegna la collezione di Fendi ognuno con la sua personale visione ed interpretazione dell’archivio dell’altro.
L’unione di Fendi e Versace – nella celebrazione della moda italiana e nello sconvolgimento dell’ordine stabilito delle cose – per Fendace… nome di questa collezione-dialogo.
Con gli archivi completamente aperti a entrambi, si verifica così una fertilizzazione incrociata unica, con elementi trasposti da ciascuna casa di moda.
VERSACE by FENDI – FENDI by VERSACE: tutte le celebrities presenti
Ispirato al periodo medio-fine degli anni novanta della casa storica, VERSACE BY FENDI esplora un’idea di dualità, vista in modo più evidente nella fusione del monogramma Fendi con il motivo della Chiave Greca di Versace. Qui i capi si trasformano, molti si rivelano reversibili con codici nascosti e la squisita fattura dell’atelier Fendi in mostra, come la cotta di maglia realizzata in pelle. Qui un approccio multigenerazionale è abbracciato in tutto. FENDI BY VERSACE invece assume una posizione più punk rock con Donatella Versace che dichiara che la contaminazione e la rottura sono la chiave.
Proliferano le spille da balia Versace che bucano segni e simboli Fendi. La cotta di maglia è sposata con pizzo e F tempestate di cristalli in un’interpretazione del monogramma. Mentre la faille di seta imita il denim e gli shearling sono rasati, rendendo il mondo di Fendi un po’ più giovanile e ribelle. E in passerella tra luci e loghi che ruotano – assieme alle top di oggi e in puro e chiaro sistema Anni 90 – ritornano Kate Moss e Kristen McMenamy, Naomi, Amber Valletta, Shalom, Kirsten Owen ed Esther Canadas proprio come quando c’era Gianni.