Severus Piton è uno dei personaggi della serie di Harry Potter che più fa riflettere: la gente o lo ama o lo odia, non esistono mezze misure.
Piton-Harry Potter: il primo incontro
Molti insegnanti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts hanno mostrato un grande entusiasmo nell’avere Harry Potter come studente. Fin dalla prima lezione di Pozioni, tuttavia, era ovvio che Severus Piton non sarebbe stato uno di loro. Il modo in cui Severus introduce la sottile arte della creazione di pozioni è leggendario quanto il suo rapido assalto di domande dirette a Harry: non sorprende che Harry non sia in grado di rispondere, e l’incidente imposta immediatamente Piton come una presenza da temere.
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È interessante notare che le prime parole ad Harry, che fanno riferimento al distillato della Morte Vivente, potrebbero effettivamente avere un significato diverso. Nel linguaggio floreale vittoriano, l’asfodelo è un tipo di giglio che simboleggia i rimpianti che ti seguono nella tomba, mentre l’assenzio indica “l’assenza”. In altre parole, Piton esprime il suo rammarico per la morte di Lily, anche se probabilmente è consapevole che Harry non lo può ancora capire.
James e Lily Potter: amore e odio di Piton
Il fatto che fosse un insegnante severo non era altro che la sua stessa natura: e ammettiamolo, James Potter non ha aiutato molto in tal senso. Una delle cose peggiori del personaggio di Piton è il modo in cui tratta gli studenti a lui affidati. Il risentimento del professore è causato dai suoi stessi anni trascorsi a Hogwarts, dove è stato incessantemente vittima di bullismo da parte dei Malandrini. Guidato dal padre di Harry, James, il gruppo di burloni ha reso la vita di Piton un inferno, e il loro comportamento è parte del motivo per cui l’amicizia di Severus con Lily va in pezzi. Questa brutta verità viene rivelata ad Harry durante le sue lezioni di occlumanzia: Harry, anche lui vittima di bullismo, non vuole credere che James fosse capace di una cosa del genere. Alla fine, non ha altra scelta che accettarlo e accettare che la vita non è giusta dal momento che suo padre ha lavorato per mantenere le cose in quel modo durante i suoi anni da studente di Hogwarts.
Abbiamo la certezza che se Harry non fosse stato il figlio di Lily, Severus lo avrebbe comunque protetto. Ha protetto Draco, Neville, Luna, Ginny e molti studenti senza nome. E di certo non si può dire che fosse innamorato di Narcissa, Alice, la defunta Pandora, Molly e molte madri senza nome.
Severus Piton protegge Harry Potter
Ricordiamo che ne “Il prigioniero di Azkaban” vediamo il trio Harry-Ron-Hermione apprendere la verità sulla morte dei genitori di Harry. Si trovano faccia a faccia con Sirius Black, che rivela di non essere stato lui a tradire James e Lily e che Peter Minus è il vero colpevole. Gli eventi si intensificano quando compaiono sia Remus Lupin che Severus Piton. Dopo aver dimenticato di prendere la sua pozione scaccialupi, Lupin si trasforma in un lupo mannaro. È proprio in questo momento che Piton si getta di fronte ai tre bambini senza pensarci neanche un momento, proteggendoli dalla bestia furiosa con il proprio corpo. È un momento particolarmente importante, che mostra come Severus sia un uomo forte, che nonostante tutto lotta per fare la cosa giusta.
Piton e il sacrificio per Silente
Dopo che Silente ha commesso l’errore di indossare l’anello appartenuto a Voldemort, la maledizione sull’Horcrux inizia il suo lento cammino di morte. Sopravvive solo grazie all’esperienza di Piton nelle Arti Oscure, ma è ancora il maestro di Pozioni che deve porre fine alla sua vita. Rispettando il voto infrangibile fatto a Narcissa Malfoy e consolidando il suo posto tra i Mangiamorte, Severus uccide Silente durante l’attacco dei Mangiamorte nella scuola. È un momento tragico, soprattutto perché coloro che guardano, come Harry, non si rendono conto di quanto faccia male a Severus lanciare l’Avada Kedavra che pone fine alla vita di Silente.
Ma non finisce qui.
Lo scontro fra McGranitt e Piton
In Harry Potter e i Doni della Morte, Severus diventa il preside di Hogwarts, governando la scuola in nome di Voldemort. Il suo mandato non dura, poiché alla fine viene espulso dalla scuola: l’incidente è piuttosto diverso fra pellicola e carta stampate. Nei libri, diversi membri dello staff si alleano per sconfiggere Severus, mentre nei film, è solo Minerva McGranitt che lo affronta. Nell’intenso duello che segue, Piton riesce a deviare l’infuocato incantesimo di Minerva direttamente nei due vicini Mangiamorte, i gemelli Carrow, prima di scappare. È difficile sapere se la cosa fosse voluta o meno, ma sembra sicuramente qualcosa che Piton avrebbe fatto di proposito
Harry Pottere: le ultime parole di Piton
Gli ultimi momenti di Piton sono forse i più coraggiosi che abbiamo visto di qualsiasi personaggio: sia nei libri che nei film sono rivolte ad Harry, con la richiesta di vedere un’ultima volta i suoi occhi. Severus è morto guardando gli occhi della donna che ha sempre amato.
Dopo una lunghissima attesa (per i fan della prima ora stiamo parlando di quasi dieci anni), nei capitoli finali dei Doni della Morte viene finalmente svelato che Piton ha vissuto la sua vita nascosto, oscillando costantemente dal lato buono al cattivo, e tutto nel nome di un amore eterno verso Lily che ha cementato la sua lealtà a Harry e Silente.
Ha tenuto Harry al sicuro in modo che la morte di Lily non fosse vana, e perché è ciò che Lily avrebbe voluto, nonostante Harry gli ricordi James, che lo ha umiliato, e ha sposato la donna che amava. Dopo che Harry ha visto il passato di Piton ha capito chi era veramente il suo insegnante.
Severus incarna al meglio la fragilità dell’essere umano: ha commesso gravi errori, ma poi ha riconosciuto di aver sbagliato e ha lavorato duramente per cercare di correggerli. Ci spinge a prendere il coraggio e lavorare anche noi sulle nostre fragilità.
Non è importante che il motivo per cui ha deciso di aiutare Silente fosse il suo amore per Lily: potremmo anche chiamarlo egoista, ma quanti di noi hanno bisogno di sentire gli effetti dei propri errori sulla propria pelle prima di aprire gli occhi ed agire?
Quello che importa è che al momento della sua morte, dopo quasi 18 anni di lavoro o intenzione di lavorare contro Voldemort, non era più il ragazzino entrato nei ranghi dell’Oscuro Signore. Anzi, non è nemmeno chiaro se lui abbia mai davvero creduto nell’ideologia di Voldemort.