Era il 4 gennaio 2015 quando un infarto pose fine alla vita del celebre artista napoletano Pino Daniele. Nonostante i vari tentativi di rianiamazione il cantante si è spento.
Oggi, a distanza di un anno dall’evento, le manifestazioni di affetto continuano: “Siamo sotto choc per l’affetto dei fan. A un anno dalla scomparsa continuano a telefonare, portare regali, chiedere notizie” racconta Loredana, nipote di Pino Daniele.
Jovanotti, che ha festeggiato un 2015 ricco di successi, ricorda il cantautore napoletano attraverso la sua pagina facebook in cui commenta il concerto tenuto a luglio allo stadio San Paolo: “Quella sera il grande artista e il grande amico di Pino e mio, Eros Ramazzotti insieme al fantastico James Senese, il sax di Napoli Centrale e dei dischi storici di Pino, si sono uniti alla mia band per ricordarlo attraverso il dono gigantesco che ci ha fatto quel “pazz e’ Pino”, oltre al suo affetto personale: la sua MUSICA”.
“Quel concerto del 1994 fu una botta pazzesca dalla quale poi non mi sono più ripreso. È stato uno dei regali più belli mai ricevuti nella mia vita di artista. Pino non c’era più in carne e ossa, ma al San Paolo c’era la sua anima. Era lì con noi” racconta Jovanotti.
La presenza di Pino Daniele a Napoli è più viva che mai: organizzati i primi flash mob con l’obiettivo si raccogliere voci e chitarre dei fan, “invadendo” le strade della città.
Dopo la scomparsa del cantante, la famiglia ha dato vita alla Fondazione Pino Daniele trust onlus, un Ente no profit nato con lo scopo di promuovere iniziative culturali, sociali e musicali. Per prima cosa si pensa alla creazione di un’installazione museale permanente chiamata “Pino Daniele Alive”.
“Sarà ricostruito il suo studio con gli strumenti e amplificatori e , grazie ad un ologramma, si potrà rivedere Pino suonare” afferma Michele Capasso, Presidente della Fondazione.
Crediti: Facebook Fondazione Pino Daniele trust onuls