È stato legato alla bellissima Laetitia Casta, ora è felicemente sposato con Bianca Vitali, è padre di quattro figli avuti dalle due relazioni, è incredibilmente elegante in tuxedo, ma se potessi partire dalla mia adolescenza, direi che Stefano Accorsi è stato innanzitutto il giovane Alex dall’animo punk rock di Jack Frusciante è uscito dal gruppo.
Stefano Accorsi tra moglie, figli e carriera
Accorsi compie 50 anni il 2 marzo e, finalmente, con questo compleanno tondo e importante, lo possiamo definire un attore generazionale. È un attore che ha segnato gli anni e i decenni di chi, come me, l’ha conosciuto poco più che ventenne.
Andando per tappe, ecco la carriera di Stefano Accorsi
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- Si chiudono gli anni ’90 e prima di Muccino, è Ligabue a dargli la popolarità, corredata di un David di Donatello. In Radiofreccia Stefano Accorsi è Ivan Benassi e tutta Italia scopre la sua voce calda, e coinvolgente, con quella s tutta emiliana
- Con gli anni 2000, arriva l’Ultimo Bacio. Accorsi è indiscutibilmente il fidanzato d’Italia (sebbene la scappatella extraconiugale prevista nella sceneggiatura). È un film corale dove sono tutti bravi, tutti belli, 30enni, pieni di dubbi, eccessivamente isterici e urlanti. Il film consacra al botteghino una serie di attori e attrici che, da allora in poi, saranno appunto il simbolo di una generazione.
- L’incontro con Özpetek è il momento migliore. Il regista turco naturalizzato italiano dà ad Accorsi un’importante crescita, non solo anagrafica. Con lui, in quegli anni, gira Le Fate Ignoranti prima e Saturno Contro poi, confrontandosi con ruoli più stimolanti, meno scontati. È strepitoso!
- Con una carriera simile, negli ultimi anni Accorsi si è concesso alcune parti in opere teatrali ma anche il debutto in 1992, serie tutta italiana, nata proprio da una sua idea, ambientata nella Milano di Tangentopoli.
Di recente ho avuto modo di vedere Accorsi in un’intervista di promozione di Il Campione, lungometraggio dolce-amaro disponibile su Netflix.
Gli attori che lo affiancavano avevano la metà dei suoi anni. Giovani com’era giovane lui agli esordi. Loro però hanno gli smartphone e i social che Accorsi non aveva. Accorsi aveva i Marlene Kuntz come soundtrack, la t-shirt dei Police, le ore passate su MTV.
Accorsi era belloccio, è diventato più bello, poi si è allontanato dal bello ed è diventato grande. Questi 50 anni generazionali, secondo me, te li meriti tutti!
Fonte foto: David Beckham Eyewear press office
Crediti foto: SGP