Non ci avete capito nulla? Normale. Andiamo per passi. Era il 2012 quando la mia amica e co-fondatrice di Fashion Times, Elise Lefort, ha dato alla luce la sua primogenita, Sophia. Da allora sono diventato zio acquisito di questa bellissima bambina, felice e sorridente, e qualche volta davvero furbetta.
La settimana della moda è stressante e di tanto in tanto bisogna staccare. Complice il week end e l’ultimo caldo di settembre, decidiamo di staccare un po’ la spina tra una sfilata e l’altra. Io, Elise e la piccola Sophia, in giro con noi tra sfilate e presentazioni, solo perché “dai tanto è domenica…”
Corso Buenos Aires è già piena di turisti. I negozi sono già aperti. Lo shopping può cominciare. La mia condanna è segnata (oppure no?). Ore 11, OVS Store di Corso Buenos Aires. Elise mi chiede di accompagnarle al piano dedicato al kidswear. La situazione peggiora, non era certo la pausa che stavo cercando. Conoscendo Elise, mi rassegno a “perdere” la prossima ora di vita tra scarpine all’ultimo grido e pigiamini per bambini. Anche Sophia sembra pensarla come me, oppure ha ancora sonno. Questa bambina è una vera dormigliona.
Succede qualcosa di inaspettato. Sentiamo bambini ridere. In sottofondo una musica allegra. Un display luminoso e una piattaforma molto simile ad una navicella spaziale. “Cosa diavolo succede ora?”, penso tra me e me.
Sophia ha già capito tutto, prima di noi adulti (se così, possiamo chiamarci… capirete ben presto!). I suoi occhi si illuminano. Ora è sveglissima. Corre e salta sulla navicella spaziale e comincia a giocare. Il display della navicella è collegato al tavolo luminoso. Ogni volta che la piccola Sophia avvicina i “timbrini magici” di legno sul tavolo luminoso, il display reagisce. Timbrino di una gonna, sul display appare una gonna. Timbrino di una t-shirt, sul display appare una t-shirt, e così via. Sophia è coinvoltissima. La sua immaginazione è tutta su quel display. Ora, mamma fashion editor o no, è lei a costruirsi il look. La cosa comincia a divertere anche Elise. Io osservo e cerco di capire.
Leggo le istruzioni (da vero anziano) e comincio a giocare con Sophia. Ai suoi look combino capi veri, comincio a darmi da fare, e comincio a divertirmi. Appoggiando il qrcode dell’etichetta di ogni capo, il display combina i modelli in vendita con i “timbrini magici” appoggiati sul tavolo luminoso: PLAY YOUR LOOK!!! Intanto il tempo passa veloce, e senza accorgermene, è già passata un’ora. Elise e Sophia hanno già combinato 3 o 4 look, il tutto a tempo di musica. Sì, perché volta che un capo viene “scansionato” sul tavolo, parte una musichetta a tema. Vista dall’occhio di un bambino: i capi suonano (bene!). Vista dagli occhi di un adulto: i capi suonano 😀
Un’esperienza ludica, per rendere lo shopping più coinvolgente, creando i propri look con un’esperienza digitale realizzata da Econocom Italia, che, persone della mia generazione (anni 80-90), potevano solo sognare: #TheFutureIsOn e il sogno diventa realtà, tornando tutti un po’ bambini.