La Sensazione che ho quando vedo qualcosa del passato, oggetti arrugginiti, mobili vecchi porte consumate, capi usurati, è quella di tornare indietro con il tempo, immaginarmi il loro momento di massimo splendore, la gioia provata da chi per primo ha comprato e usato quell’oggetto e come il tempo abbia modificato l’aspetto MATERICOVISIVO.
Molte cose prendono fascino e valore proprio quando sono vecchie e oggetti che sono insignificanti da nuovi, quando li vediamo esposti in un negozio VINTAGE/ANTIQUE o in un mercatino dell’usato, diventano pezzi unici da mettere in casa o in ufficio, magari trasformandoli in un’altra cosa.
Pensate a un vecchio casco da parrucchiera trasformato in una LAMPADA DA TERRA, un ferro da stiro, una valigia sgangherata, una vecchia macchina da scrivere, un porta violino, un attaccapanni, un tavolo da falegname, una vecchia SINGER. Mille oggetti apparentemente inutili del passato, possono rivivere anche nel mondo di oggi, basta far viaggiare la FANTASIA, la CREATIVITÀ, il senso per la Ricerca che è dentro di noi.
Ricerca, Creatività, Fantasia, Trasformazione, parole che ormai fanno parte della mia vita e del mio Mondo/Lavoro. Sono parole che mi appartengono, mi stanno attaccate addosso come un abito su misura, in qualsiasi momento del giorno, mentre lavoro o mentre penso ad altro. Il mio cervello lavora in continuazione e quando sono in un luogo dove si trovano ammassati oggetti di ieri, acquisterei tutto ciò che in quel momento mi suscita un’EMOZIONE, per poi trasformarlo e farlo rivivere con un’altra veste.
Pensate a quanto lavoro c’è dietro un oggetto vecchio? Quanti Mercatini del Vecchio/Usato ci sono nel Mondo e quante persone ci lavorano!
Quando frequentiamo luoghi come questi, non facciamo caso alle persone che sono dietro ai banchi. La cosa strana di cui non ci rendiamo conto è che queste persone stanno lavorando e che il loro unico obiettivo è “TIRARE” sul prezzo. Ci sembrano persone strane, curiose, artisti mancati forse, anche loro hanno un aspetto un po’ vintage ma nel loro sguardo leggiamo un grande senso di libertà, perché vivono fuori dagli schemi ritmici e frenetici del nostro Tempo/Momento.
Molte volte li troviamo in vere e proprie fiere antiquarie che si svolgono nei centri storici dei piccoli paesi o delle città, luoghi caratteristici e pieni di storia dove gli oggetti in vendita si amalgamo e vanno ad “arredare” le vie, creando un’atmosfera completamente diversa.
In questo momento di Crisi Economica sono sempre più frequentati da persone che vogliono risparmiare, per obbligo e non per passione, i collezionisti si contano sulle dita della mano, ovunque, è una caccia all’affare, tra continue trattative e mediazioni sui prezzi.
E’ vero che i tempi dei più chic “vide granier” francesi e dei “garage sales” americani ormai sono finiti, nel senso che gli affari adesso li vogliono fare tutti e non solo chi come un tempo decideva di svuotare la cantina. Lo shabby ha cambiato registro, adesso le cose o si buttano o prima di eliminarle ci pensi 10 volte ma per un instancabile cercatore di sogni come me “fra tutti gli oggetti i più cari sono per me quelli usati” (lo diceva Brecht) perché hanno una storia da raccontare … ma soprattutto da reinventare, oggi più di ieri!