Oggi vi parliamo della nostra giornata a Phantasialand, parco di divertimenti a Brühl, nei pressi di Colonia (a 15 minuti di macchina). Un parco divertimenti dedicato a grandi e piccoli, con attrazioni di ogni tipo, dalle montagne russe dove finisci a testa in giù ad altissima velocità fino alla casa di cioccolato, dove bisogna assolutamente sbarazzarsi dei topi e salvare il cioccolato dall’arrivo dei roditori.
Un parco giochi pazzesco, come l’albergo più pazzo del mondo, dove tutto è sotto-sopra, dai mobili alle scale, fino ai bagni. Tutto diventa a zig-zag o più piccolo. Ci sono scivoli, scale storte (ovviamente) e labirinti di specchi. Il personale all’entrata è stato selezionato tra i personaggi più svitati della zona, e il direttore, ci invita a ritrovare il suo cervello tra i corridoi dell’hotel. Un’esperienza davvero divertente.
Ma siamo partiti forte con il Black Mamba, nella zona dedicata all’Africa e poi con le fiammate rotanti di Talocan. Davvero impressionate la forza di questa attrazione. Più leggera ma ad altissima velocità la canoa di Chiapas (la nostra attrazione preferita!).
Ma qui ci siamo già trasferiti in Mexico ed è tutta un’altra cosa. Ci si bagna, ma mai quanto come sul River Quest, dove con il proprio gommone si viene avvolti in un vortice di cascate, discese mozzafiato e getti d’acqua. Impossibile salvarsi, si esce fradici. Consigliato un impermeabile.
Il Mistery Castle è il tenebroso castello con all’interno una delle attrazioni più ambite. Succede tutto nella torre, dove veniamo precipitati da oltre 30 metri di altezza verso il suole. Per fortuna senza nessun impatto 🙂 ma abbiamo temuto il peggio.
Ci riposiamo un po’ e scopriamo i locali del parco. Bar, ristoranti, locali con fast food, gelateria, caffè e addirittura una panetteria e un negozio di dolci. Phantasialand offre questo e altro. Annoiarsi è impossibile e tra un’attrazione e un’altra si mangia, si beve, si viene bagnati dal personale in giro per il parco con spruzzini d’acqua e si vedono bambini truccati come animali, principesse e mostri tenebrosi, grazie alle strutture make-up artistico posizionate all’ingresso. C’è anche qualche adulto in fila.
Ripartiamo con il simulatore Race for Atlantis. Succede tutto nella sfera gigante e appuntita che padroneggia sulla sinistra del parco. All’interno un dio di non si sa quale pianeta ci illulstra la missione. Il simulatore fa il resto e tutto sembra davvero molto, ma molto, molto reale.
Di montagne russe non ne mancano e proviamo anche quelle coperte. La sensazione è strana, ma è un’esperienza diversa dal solito. Il senso di vuoto è davvero unico. Non raccomandabile a chi soffre di vertigini.
Poi la casa dei mostri, il calcio-in-culo e ancora un giro sul Black Mamba e la sua musica africana. Poi un salto in China Town a sfidare i dragoni maledetti e nuovamente in Mexico. Le attrazioni le abbiamo provate quasi tutte.
La giornata volge al termine. Sono quasi le 20 e il parco sta per chiudere (d’inverno chiude alle 18). Ci dirigiamo all’uscita felici e ancora con tanta adrenalina prodotta grazie alle attrazioni action.
Nota positiva: prima di fare le file è possibile consultare un monitor con l’indicazione del tempo di attesa medio. Per chi non ha voglia di aspettare, è possibile acquistare quick pass da 15 euro per 4 ingressi singoli senza fare fila.