Abbiamo incontrato Chhabi Lal Kandel, uno dei due titolari del ristorante nepalese Himalaya a Milano, diventato un vero punto di riferimento per gli amanti della cucina tipica del Napal, ma anche dell’incredibile cultura di questo paese.
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Come è nato il progetto di questo ristorante nepalese? Questo progetto nasce per via della mia esperienza con la cucina nepalese e perché mi ero accorto che in Italia non c’erano altri ristoranti nepalesi. Per diffondere la nostra cultura ho pensato che facendo conoscere la nostra cucina potesse essere il perfetto punto di partenza per diffondere tradizione e cultura. Da qui abbiamo creato un team di persone con forte esperienza nella cucina nepalese che ha potuto dare vita a questo ristorante.
La tua esperienza di cucina nepalese è nata in Nepal? No, in Europa. La mia idea è che per far conoscere il Nepal si debba partire dalla cucina.
Quindi la cucina è solo il primo step? Sì. C’è un progetto più ampio per far conoscere il Nepal. Penso che andare avanti sia doveroso, in Italia, ma non solo. Se andiamo avanti come stiamo facendo ora, abbiamo idee di nuovi locali in cui cibo e tradizioni nepalesi saranno il fulcro.
Quali sono le cose che apprezzano di più i vostri clienti? I clienti apprezzano soprattutto il nostro piatto classico nepalese, amato principalmente da coloro che sono stati in Nepal e hanno avuto modo di degustarlo anche là. Il piatto comprende riso, lenticchie e verdure. Ma anche agnello e pollo con diverse salse molto famose in Nepal. I clienti apprezzano anche ravioli e noodles speziati tipici della nostra tradizione. Ci sono poi anche altri piatti tipici e nel tempo ne aggiungeremo di ulteriori.
Qual è la differenza tra la cucina indiana e quella nepalese? La cucina nepalese, rispetto alla cucina indiana usa meno spezie, è meno piccante e usiamo meno olio. Il nostro cibo nepalese può essere mangiato da tutti senza problemi, ma se il cliente preferisce averlo più speziato o più piccante, noi possiamo aggiungerlo. La cucina nepalese ha meno sugo e i ravioli e i noodles non ci sono nella cucina indiana.
Come è stato accolto questo ristorante dal pubblico? Considera che noi siamo stati fermi quasi due anni per via della pandemia. Il nostro obiettivo è cucinare cibi freschi e dare il massimo ai nostri clienti, a cui spieghiamo i nostri piatti e tutti gli ingredienti. Ad oggi, i clienti che sono stati da noi sono molti soddisfatti, come dimostrano anche le recensioni.
Quanti coperti riesce a garantire il ristorante? Possiamo arrivare fino a 50 posti, ma facciamo anche i doppi turni, arrivando anche a 65.
Il ristorante è aperto sia a pranzo sia a cena? Per il momento siamo aperti tutti i giorni per cena e il week end apriamo anche per il pranzo. L’obiettivo è quello di aprire anche a pranzo tutti i giorni.
Qual è il tuo piatto preferito nepalese? Per me sono i ravioli. Quando ho tempo e sono un po’ tranquillo con la mia famiglia mangiamo anche altri piatti unici con riso, carne, verdure, ecc…
Gli italiani “mangiano bene” il cibo nepalese o sbagliano qualcosa? Ci sono alcune difficoltà a volte a capire i piatti. Noi comunque prima di prendere l’ordine definitivo spieghiamo tutto al cliente, dagli ingredienti a come si mangia, così cerchiamo di non lasciare dubbi.
Come vedi questo progetto tra 5 anni? In questo momento, sulla base della mia esperienza, credo che il progetto potrà andare molto avanti, portando la cucina nepalese in alto anche in Italia.