Di dispositivi antiabbandono ne esistono diversi e ognuno propone caratteristiche differenti, con il comune denominatore della funzione primaria, ovvero quella di avvisare immediatamente i numeri telefonici prescelti di una eventuale dimenticanza a bordo del bambino.
Dispositivo antiabbandono. Obbligo di utilizzo
Purtroppo l’obbligo del dispositivo antiabbandono si è reso necessario in seguito a molti casi di morti premature aventi come vittime proprio bimbi piccolissimi lasciati in auto. In merito a tale obbligo il mondo dei genitori si è spaccato in due: da una parte i sostenitori della legge, felici che sia stato introdotto il dispositivo antiabbandono come obbligo nazionale, dall’altra chi invece ha ritenuto esagerato il provvedimento.
Qualsiasi sia il punto di vista, tutti i genitori (e non solo, perché anche nonni, baby-sitter e zii si occupano spesso dei bambini trasportandoli in auto) si sono dovuti adeguare acquistando uno o più dispositivi antiabbandono.
L’Italia si posiziona in cima alla lista dei paesi che hanno emanato una legge per rendere obbligatoria la presenza di un dispositivo antiabbandono per i bambini fino ai 4 anni. La legge Salva Bebè si è resa necessaria perché nell’ultimo decennio sono deceduti 9 neonati dimenticati in auto; l’ultimo caso è stato registrato nel 2019 a Catania.
La maggior parte dei genitori è convinta che mai potrebbe dimenticare il proprio figlio in auto, tuttavia non è qualcosa che accade a livello razionale e spesso succede davvero come un fulmine a ciel sereno per via dei motivi più diversi, che quasi sempre non dipendono dalla volontà dell’adulto. Il risultato di ciò è però drammatico, motivo per il quale è importante tutelare i più piccoli da questo terribile rischio.
Dispositivi antiabbandono. Quale scegliere?
Dall’entrata in vigore della legge, avere in auto un dispositivo antiabbandono collegato al seggiolino del bambino è dunque obbligatorio, diversamente si rischia di incappare in sanzioni pecuniarie: da 81, fino a oltre 300 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di 5 punti dalla patente.
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Quando si parla di sicurezza dei bambini non si scherza, motivo per il quale è necessario fare sempre le più accurate valutazioni prima di procedere con gli acquisti. Ma come scegliere il dispositivo antiabbandono per i figli?
In commercio si trova praticamente di tutto, da quelli più economici a quelli un po’ più costosi, tutto dipende dalle esigenze e dalle comodità di chi andrà a utilizzarlo.
Tippy Pad, Baby Bell, Chicco, Tata Pad, Ally Pad Inglesina, ecc… di modelli ce ne sono davvero da lasciare l’imbarazzo della scelta.
Certamente tutti svolgono la funzione di dispositivo antiabbandono, quindi tranquilli, ogni dispositivo vi avviserà in caso di dimenticanza del piccolo in auto, tuttavia ci sono delle differenze tra i vari marchi, che prevedono principalmente la modalità di utilizzo; ci sono quelli da inserire nel seggiolino auto, esattamente sotto la seduta del bimbo, altri che si possono agganciare al seggiolino in qualsiasi posto poiché non rilevano direttamente la presenza del bebè, ma si attivano manualmente, inviando informazioni direttamente allo smartphone.
Quasi tutti i dispositivi sono in grado di comunicare ai differenti device attraverso un’app dedicata, volta ad aiutare i genitori nell’utilizzo e nella gestione del dispositivo stesso. Si tratta di app semplici da utilizzare anche per chi è meno amante della tecnologia: tutti, ma proprio tutti possono attivarle.
Tippy dispositivo antiabbandono. Caratteristiche
Tra i dispositivi più richiesti c’è Tippy Universale, che si pone in un fascia prezzo media, proponendo un prodotto di qualità. Si può collegare con un massimo di 4 dispositivi e il collegamento avviene tramite bluetooth, quindi qualunque tipo di smartphone è idoneo; Il dispositivo Tippy, in caso di abbandono del bambino sul seggiolino, invia un avviso allo smartphone, segnalando la presenza del piccolo in auto. Non meno importante, il dispositivo Tippy si può agilmente installare su ogni tipo di seggiolino, permettendo così ai genitori di non dover affrontare una spesa sicuramente più ingente per nuovi seggiolini auto con dispositivo antiabbandono integrato.
Facile da installare, Tippy è molto apprezzato dai genitori, che non devono far altro che collegare il dispositivo allo smartphone e il gioco è fatto; in caso di necessità Tippy invia un segnale che avvisa l’autista della presenza del bambino in auto e qualora si rendesse necessario, avviserebbe anche gli altri numeri precedentemente inseriti in fase di installazione.
Per chi non vuole utilizzare l’app, ecco la soluzione: Tippy propone Tippy-Fi, l’accessorio da abbinare direttamente a Tippy-Pad, che utilizza la tecnologia bluetooth per collegarsi direttamente al dispositivo localizzato sul seggiolino. Non servono smartphone o applicazioni e può essere utilizzato come portachiavi. Insomma, non ci sono scuse!
Tra le principali caratteristiche dei dispositivi antiabbandono da valutare c’è indubbiamente la durata della batteria, fondamentale per il corretto funzionamento di ogni dispositivo: ipotizzando di usare il dispositivo una media di 2 ore al giorno, Tippy avrebbe una durata di 4 anni, avvisando il genitore, attraverso l’app, del livello di carica della batteria, in qualsiasi momento.
Scegliere il dispositivo antiabbandono migliore è possibile, ma non si può dire quale modello lo sia, poiché ogni individuo trova la propria comodità, optando per scelte differenti. Ecco dunque che il solo consiglio da poter dare è quello di vedere con accuratezza le diverse caratteristiche, perché ogni dettaglio, anche quello più piccolo, potrebbe fare la differenza.
Dispositivo antiabbandono. Cosa deve avere per essere a norma?
Per essere a norma di legge, il dispositivo antiabbandono deve presentare alcune caratteristiche:
- Deve funzionare grazie a sensori, o sistemi elettronici
- Deve attivarsi ogni volta che il bambino è presente in auto e deve presentare un chiaro segnale di attivazione.
- Se si tratta di un dispositivo che funziona a batteria, è fondamentale che presenti il livello di carica di quest’ultima, così da mettere l’autista al corrente quando è scarica.
- L’allarme deve essere chiaro sia all’interno, sia all’esterno del veicolo e in caso di bisogno è bene che sia in grado di inviare messaggi ai numeri preselezionati.
Fonte foto: Josh Willink da Pexels