Opere d’arte da indossare, magliette che si trasformano in tele del gusto che fondono moda, arte, cucina e solidarietà.
Questo il progetto “Mise En Place”, 100% italiano, che nasce da un’idea di Joe Bastianich e della fashion designer Chiara Mosti che per dar vita e risonanza all’iniziativa, hanno coinvolto dodici grandi rappresentanti del panorama gastronomico italiano: Antonino Cannavacciuolo – Moreno Cedroni – Carlo Cracco – Enrico Crippa – Gennaro Esposito – Gualtiero Marchesi – Norbert Niederkofler – Davide Oldani – Italo Bassi e Riccardo Monco per Enoteca Pinchiorri – Niko Romito – Davide Scabin – Viviana Varese.
Le magliette sono classiche t-shirt a manica corta ma sul cotone spiccano i colori delle pietanze scelte e riprodotte artisticamente da diversi grandi fotografi: una seppia blu raffigura la cucina di Moreno Cedroni, un’insalata liquida di riccia, stracciatella di bufala, crudo di scampi, trucioli di pane e acciughe è quella di Cannavacciuolo, della verdura e frutta essiccate sono per Cracco, un’insalata di Trusot per Crippa, le tagliatelle con broccoli e ricci di mare per Esposito, un dripping al nero di seppia e ricci di mare per Marchsei, un apple strudel per Niederkofler, il risotto D’O per Oldani, un doppio petto di piccione con piselli alla menta e salsa ai fegatini per Bassi e Monco, una misticanza per Romito, le Cyber Egg per Scabin e un carpaccio fantasia per Viviana Varese.
Sul retro poi (lasciato sempre bianco) una frase emblematica e personale diversa per ogni chef.
Le magliette sono acquistabili su CharityStars.com – la piattaforma digitale che nel 2014 ha raccolto più di 1.070.000 € a favore di 150 Onlus italiane e internazionali – al prezzo di 100 euro l’una.
Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto a Mani Tese, ONG italiana impegnata dal 1964 a combattere la fame nel mondo e promuovere stili di vita sostenibili, che festeggia in questi mesi i suoi primi 50 anni.
I fondi saranno investiti in un progetto di cooperazione per il raggiungimento della sicurezza alimentare in Burkina Faso. “Un grazie speciale va a Joe Bastianich, Chiara Mosti e agli Chef. Il loro è un atto di fiducia e un sostegno importante per il nostro impegno di giustizia in Italia e all’estero. Siamo felici di partecipare a questo progetto che valorizza le doti migliori del nostro paese: creatività e solidarietà”, ha dichiarato Valerio Bini, presidente di Mani Tese.
Fama e visibilità, spiega Davide Scabin, chef bistellato del Combal.zero di Rivoli (Torino), si rivelano preziose per sostenere chi lavora lontano dai riflettori: “In un momento in cui gli chef sono diventati molto popolari, possiamo usare questa popolarità con uno scopo solidale al fine di aiutare Onlus come Mani Tese a portare avanti progetti per il Sud del mondo. Grazie quindi a Joe Bastianich per avere pensato al progetto Mise En Place“.