Running: da Milano a New York. Un amore lungo 42 kilometri e 195 metri
Quando non corro, mi piace andare al mio Parco Marinai d’Italia sedermi sul muretto e guardare gli altri runners. Mi rilassa, mi aiuta a svuotare la testa e mi diverte.
Quando non corro, mi piace andare al mio Parco Marinai d’Italia sedermi sul muretto e guardare gli altri runners. Mi rilassa, mi aiuta a svuotare la testa e mi diverte.
Divertimento e solidarietà, anche questo è il running. Prepararsi per correre una maratona non è facile, se ne hai già corsa una e sai quello che ti aspetta, diventa ancora più difficile!
La città e i suoi abitanti ci accolgono a braccia aperte, basta avere ai piedi un paio di scarpe da corsa per attirare l’attenzione di chiunque per strada, nei ristoranti, nei negozi, negli alberghi, chiunque è pronto a dirti una parola d’ incoraggiamento, augurarti buona fortuna per la gara.
-9 giorni alla partenza della Maratona di New York. Gli allenamenti continuano regolarmente e qualche dubbio sull’outfit da indossare comincia a rendermi un po’ nervosa.
Correre. Una passione inarrestabile. Escoriazioni, crampi, infiammazioni muscolari, tendinite e vesciche ai piedi… ma chi me l’ha fatto fare?
Mitigare praticità e paranoie a meno di un mese dalla prima Maratona. Mancano 24 giorni 13 ore e una manciata di minuti alla Maratona di New York e io sono entrata ufficialmente in paranoia. Per cosa? Praticamente per tutto!
Prossima fermata New York. La Maratona con la M maiuscola ci aspetta. Vi racconto come è nata questa pazza idea e le persone che fanno parte del mio gruppo.
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