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Ti Bergamo: una mostra per intelligenza emotiva

Attraverso l’alternanza di opere d’arte e produzioni dal basso, immagini fotografiche, filmati, gesti e pensieri di quegli autori che, in tempi diversi, hanno raccontato Bergamo, i  suoi luoghi e la sua storia, la mostra rende testimonianza visiva di una comunità che, nella difficoltà, si è riscoperta tale e che, condividendo il proprio presente, ha saputo ritrovare anche il proprio passato.

Chiedi alla curatrice – 7 domande a Giulia Cirillo

Ho avuto occasione di esplorare diverse realtà: quella del museo, quella del curatore e quella delle gallerie. Rimango colpita dalla forza che alcuni artisti traggono dall’arte per sopravvivere, esprimersi e lottare; Ma per fruire dell’arte in modo totalizzante, per sentire le vibrazioni che ogni opera potenzialmente può emanare, per godere della cosiddetta sindrome di Stendhal, penso sia fondamentale essere a diretto contatto con “l’aura” di cui parla Walter Benjiamin.